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Fortitudo infermabile! Dominata Trieste 65-84

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Foto di Mauro Donati/Fortitudo Pallacanestro


PALLACANESTRO TRIESTE – FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA 65-84 (8-21; 15-27; 21-19; 21-17) 

 

Statistiche:

Trieste: Bossi, Filloy ne, Rolli ne, Reyes 13, Deangeli 1, Ruzzier 10, Camporeale ne, Campogrande 9, Candussi 10, Vildera 5, Ferrero 8, Brooks 9. All.Christian

Fortitudo: Giordano ne, Sergio 5, Aradori 19, Conti, Bolpin 5, Panni 1, Kuznetsov ne, Fantinelli 16, Freeman 23, Ogden 15, Morgillo. All.Caja

Tiri liberi TR  BO 

Tiri da 2 TR 14/32 BO 27/48

Tiri da 3 TR 7/37  BO 6/16

Rimbalzi TR 43 BO 40

Fall TR 17 BO 24

 

Arbitri: Rudellat, Cappello, Tarascio

 

Quintetti iniziali:

Trieste: Ruzzier, Brooks, Deangeli, Reyes, Candussi.

Fortitudo: Fantinelli, Bolpin, Aradori, Freeman, Ogden.

 

Ennesimo esame superato dalla ciurma di Coach Caja che anche a Trieste, contro il roster più attrezzato della categoria, mette in campo le proprie armi, azzerando l’avversaria già nel primo tempo. La differenza finale è esplicativa rispetto a quanto messo in campo. La Fortitudo, oggi guidata su tutti da Freeman, resta prima in solitaria, il discorso si fa molto interessante. 

Sfida d’alta classifica che in avvio pare intimorire maggiormente i padroni di casa mentre la Fortitudo acquista coraggio vedendo a segno i propri tentativi dal perimetro: 3-10 dopo 4′, quando gli equilibri sono rimessi in discussione dai fischi arbitrali che spezzettano il ritmo gara e costringono i biancoblu a rotazioni forzate. Morgillo commette tre falli in meno di un minuto, Fantinelli sale a quota due. L’ex di turno Candussi prova a guidare senza esito positivo l’attacco triestino ma dall’altra parte del campo Aradori trova il colpo del +10 (8-18) a 2’30” dalla fine del primo quarto. Se il canestro è piccolissimo per gli uomini di Christian grazie alla difesa fortitudina, la Flats Service sfrutta bene le occasioni per aumentare il gap: 8-21 dopo 10′.

Il gioco ospite rimane più efficace, sia in costruzione che in chiusura; Bolpin e Freeman prendono per mano la Effe firmando il parziale di 6-0 (8-27) dopo 1′. Trieste costretta al time out per ritrovare l’intensità richiesta dal confronto: Reyes risponde presente sbloccando il punteggio sebbene i biancoblu sembrino non risentirne tra la tripla di Sergio e il lavoro sotto le plance di Freeman. L’unica spada di Damocle che preoccupa gli uomini di Coach Caja, sopra di 21 (14-35) a 6′ dall’intervallo, è il numero i falli diffusi su tutto il roster. Morgillo fa il quarto, si fermano a due quasi tutti gli altri. Statistica che da un po’ di fiducia ai biancorossi, capaci di aprire un 7-0, utile al -17, ma non di trovare una quadra nel proprio gioco. Fatica da una parte e dall’altra avvicinandosi alla pausa: pochi canestri e di fattura biancoblu che allargano la forbice tra le due squadre fino al nuovo +21 (20-41) firmato Aradori. Inerzia netta nei primi 20′ coronata dal buzzer beater di Freeman da 9 metri che manda le squadre a riposo sul 23-48. Unica sbavatura per i biancoblu, i troppi falli commessi, incognita da tenere sott’occhio nella seconda frazione. 

Margine rassicurante ed amministrato con facilità dalla Fortitudo, brava a giocare anche sulle energie mentali avversarie. Il vantaggio sale senza che i giuliani riescano a trovare continuità. A metà terzo quarto, solido +29 (31-60) , non solidissimo soltanto per il cronometro ancora lontano dal 40°. La rotta, però, è sempre più tracciata; anche se Reyes e Brooks reagiscono d’orgoglio, la frittata è fatta: 44-67 a 10′ dal termine. 

Il basket è imprevedibile, ma non così tanto da ribaltare quanto accaduto nei primi tre quarti. Ogni punto recuperato da Trieste serve al morale ma non a fermare l’attacco della Effe che trova i punti necessari a certificare con ampio anticipo il quinto successo consecutivo ed il momentaneo dominio sul girone rosso. Al PalaTrieste la Fortitudo passa 65-84. E’ lecito chiedersi, se non Trieste, chi può fermarla?

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