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Punto Virtus – Tra Milano e Venezia per ritrovare l’ultimo tassello mancante

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Virtus Bologna a colloquio con il suo coach

In casa Virtus Segafredo Bologna faticano ad arrivare risultati positivi, ma non prestazioni di alto livello. Questo perché, nonostante le due sconfitte rimediate contro Panathinaikos e Pistoia, le Vu Nere hanno realmente demeritato solamente nei dieci minuti finali contro i toscani, dov’è arrivato un parziale di 10-32. Qual’è allora il problema che persiste all’interno di quei meccanismi brillanti che sembrano per lunghi tratti essere nuovamente in possesso dei bianconeri? 

L’amaro ateniese

Il Punto in casa Virtus parte quindi con uno sguardo sul risultato dopo i primi venti minuti giocati contro i greci (39-51) che può far pensare ad una primo tempo insufficiente, deduzione sbagliata: gli ateniesi hanno infatti trovato un assetto impeccabile su entrambi i lati del campo, non a caso da seconda forza dell’intera competizione: emblematico l’otto su dodici da tre punti. Chiudere con un passivo di “soli” 12 punti è stato per la squadra di coach Banchi un merito, confermato da una seconda parte di gara vinta per 40-30 nel momento in cui gli ateniesi non hanno più trovato le conclusioni impossibili della prima metà di gara. Un finale come quello di venerdì scorso lascia si l’amaro in bocca per come arrivato, ma se mettiamo sulla bilancia le qualità generali delle dei due roster risulta essere ampiamente comprensibile.

Dieci minuti fatali

Meno comprensibile invece l’ultimo quarto contro Pistoia, dopo trenta minuti di assoluto controllo è mancata infatti la lucidità, a partire dallo staff per arrivare ai giocatori, di chiudere il conto mantenendone il controllo. Superficialità e pigrizia sono state le cause del recupero avversario, che una volta concretizzatosi non ha lasciato scampo al risveglio virtussino.

Milano, più per la testa che per la classifica

La questione ottavo posto in Eurolega, passa principalmente dalla sfida interna contro il Baskonia di settimana prossima, alla quale si potrebbe arrivare già con la matematica in tasca nel caso di vittoria bianconera e sconfitta basca a Madrid. Quella di domani sarà quindi una gara dalla duplice importanza: evitare rischi di classifica, ma sopratutto infilare un’altra vittoria stagionale contro Milano in funzione anche degli aspetti psicologici in chiave scudetto. La squadra di coach Messina è chiamata ad una vittoria per sperare in un play-in che ormai non dipende solo da se stessi, ma sopratutto alla volontà di ribaltare un trend che l’ha vista sempre sconfitta nel derby italiano, 3-0 per la Virtus il computo delle vittorie. La compagine meneghina vanta giocatori di altissimo livello che stanno ancora cercando la giusta chimica, gli equilibri di gioco sono ormai chiari e si basano sulle prestazioni individuali di Mirotic, Shields e Napier.

La sfida della settimana: Venezia

Nella doppia trasferta settimanale l’importanza per il futuro della stagione bianconera passerà per un 90% dalla gara del Taliercio in programma domenica alle 18:15, al momento le Vu Nere pagano lo scontro diretto perso di un punto all’andata contro gli orogranata. Le Vu Nere in trasferta si portano dietro un record di sette vittorie e sei sconfitte, ma hanno dimostrato di trovare la propria miglior versione proprio contro squadre di alta classifica come Brescia e la stessa Milano. Il vantaggio per Spahija e i suoi ragazzi è indubbiamente quello di poter preparare il match con a disposizione una settimana completa a differenza di Belinelli e compagni che si presenteranno alla palla due a meno di 48 ore dalla gara del Forum. Ancora una volta sarà quindi fondamentale l’approccio mentale alla partita, contro un’avversaria dotata di mezzi atletici che possono mettere in seria difficolta il roster bolognese.

 

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