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Alle 16, oggi, un’incerottata Armani Milano-Virtus Segafredo

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foto di Bianca Costantini/1000 Cuori Rossoblu/Basket City

 

 

Come ricorda oggi su +Stadio Ezio Liporesi, lo storico per antonomasia delle vicende virtussine, è la terza volta che Virtus Segafredo e Olimpia Milano si incontrano ad inizio dell’anno solare: nei due precedenti incontri (1970 e 1976) ha avuto la meglio la formazione bolognese, con Terry Driscoll grande protagonista in entrambe le partite, supportato la prima volta da Dado Lombardi e la seconda da Gianni Bortolotti. Momenti di storia indelebile nella vita della società bolognese, anche perché il secondo è legato alla stagione dello scudetto dopo vent’anni che diede il via alla rinascita del mito delle Vu Nere. Di scena oggi al Mediolanum Forum di Assago, il cosiddetto derby d’Italia, per lo meno dell’Italia cestistica, difficilmente potrà collocarsi allo stesso livello sul piano del mito, primo perché il basket odierno offre molte più occasioni di confronto ad alto livello per la moltiplicazione degli eventi, secondo perché nonostante questa sia una gara che pone in palio il temporaneo primo posto in classifica in campionato, sul parquet scenderanno formazioni decisamente rimaneggiate, tra Covid e soprattutto infortuni vari: fuori Mannion, Hervey, Cordinier e Tessitori, come minimo, tra i bianconeri, Shields, Mitoglu, Datome e molto probabilmente Delaney, fra i milanesi, ai quali si aggiungeranno quelli che non saranno ancora usciti dal tunnel dell’isolamento per il Covid, davvero in tanti fino a pochi giorni fa.

Sul piano statistico Milano parrebbe favoritissima: conta, in casa, un record di 67 vittorie a 22, e anche stando alla cabala, venendo da uno schiacciante 5-0 per la Virtus negli ultimi scontri diretti ci potrebbe stare, onestamente, che questo torni ad essere un turno favorevole agli uomini di Messina. Sotto l’aspetto tecnico, invece, la gara è proprio tutta da vedere, perché i temi del confronto pongono davvero su un piano ipoteticamente di parità le formazioni: lo scontro diretto tra Teodosic e Rodriguez, la ricerca della rivincita milanese dopo le sonore sconfitte negli incontri precedenti, il confronto fra i due coach italiani per eccellenza, Scariolo e Messina, entrambi fra l’altro nel ruolo di ex, la Virtus prima a livello statistico in campionato in quasi tutte le specialità offensive, al contrario dell’Olimpia prima in quasi tutte le specialità difensive.

In altri termini, una partita tra Olimpia Milano, ora targata A|X Armani Exchange, e Virtus Bologna, con sponsor Segafredo Zanetti, rimane in ogni caso sempre un evento sportivo di assoluto livello. Premiato, manco a dirlo, da una diretta televisiva su Rai 2 alle 16,00 di un giorno feriale. Su questo Lega e Federazione dovrebbero interrogarsi proprio tanto, ma il fatto è che non solo su questo dovrebbero darsi delle risposte, e darle soprattutto al movimento cestistico italiano.

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