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Non c’è gara al Paladozza: Fortitudo battuta da Tortona 74-92

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Foto di Bianca Costantini

KIGILI FORTITUDO BOLOGNA – BERTRAM DERTOHNA TORTONA 74-92 (15-32; 19-19; 20-22; 20-19)

 

Statistiche: 

Fortitudo: Frazier 7, Aradori 15, Mancinelli ne, Durham 7, Zedda ne, Procida 8, Benzing 11, Feldeine 8, Charalampopoulos 11, Totè 2, Groselle 4, Borra 1. All.Martino

Tortona: Mortellaro ne, Rota, Cannon 6, Tavernelli 3, Filloy 8, Mascolo 21, Severini, Sanders 12, Daum 15, Cain 5, Macura 22. All.Ramondino.

Tiri Liberi BO 21/28  TO 3/9

Tiri da 2 BO 16/31 TO 28/43

Tiri da 3 BO 7/22 TO 11/24

Rimbalzi BO 28 TO 32

Falli BO 16 TO 25 

 

Arbitri: Lo Guzzo, Bongiorni, Vita.

Quintetti iniziali: 

Fortitudo: Durham, Frazier, Aradori, Benzing, Groselle.

Tortona: Mascolo, Macura, Sanders, Daum, Cain. 

 

Per trovare continuità di risultati la effe dovrà ancora attendere. La differenza con l’atipica neopromossa Tortona è immediatamente evidente, d’altra parte la squadra di Ramondino è meritatamente alle Final Eight di Coppa Italia e lotterà da favorita per accedere ai playoff. Una gara dagli iniziali ritmi alti per poi calare d’intensità quando La Bertram Yachts può gestire l’ampio vantaggio accumulato che nel terzo periodo sfiora il +30. Moto d’orgoglio biancoblu nell’ultimo quarto fino al -10 prima di cedere il passo definitivamente anche se partita, questa sera, non c’è praticamente mai stata. Contestazioni da parte dei tifosi all’indirizzo del Presidente Pavani a fine partita. 

Serve una Fortitudo concreta ed abile a segnare con continuità per contrastare Tortona, squadra che dimostra fin da subito il suo grande feeling col canestro, senza errori al tiro nei primi 2’30” di gioco. La reazione biancoblu è corale, si prendono pochi rischi, si fa girare la palla in cerca della soluzione più sicura. Nonostante l’8-19 dopo i primi 5′ la gara si mantiene in equilibrio, è la precisione dalla distanza della squadra di Ramondino a determinare il solco nel punteggio. Solco che si fa più pesante quando anche Filloy battezza il tiro dai 6,75 metri mentre il rientrante Feldeine non riesce ad orchestrare come Durham le manovre dei compagni e la Kigili rimane a secco per oltre tre minuti fino al libero di Procida per il 9-22 al minuto 8′ di gioco. Tenta il cambio di passo Frazier offensivo anche se la bilancia perde l’equilibrio iniziale muovendosi decisamente verso la Bertram che compie il primo allungo significativo più che doppiando la Fortitudo a fine primo quarto (15-32).

L’infallibilità di Derthona nei primi 10′ non pare ripetersi all’inizio dei secondi, fa centro più faticosamente anche se non abbassala guardia in difesa anzi si fa più aggressiva e il pubblico del Paladozza rumoreggia. E’ in questo momento che la Fortitudo deve tentare di invertire se non il punteggio almeno l’inerzia della gara, come probabilmente sottolinea coach Martino al time out indicando il tabellone ai suoi. La tripla di Benzing resta un tentativo troppo isolato e privo di seguito, seguito che da al suo attacco Mascolo, personale 4-0 valido per il 21-42 quando il secondo periodo supera la metà. Le soluzioni ragionate dei primi possessi della partita vengono abbandonati per forzare la rimonta biancoblu. Strategia che permette il momentaneo -14 (34-48) proveniente dalle triple di Feldeine ma non di fermare JP Macura, uno che dalla distanza si sbizzarrisce prima di tornare negli spogliatoi per l’intervallo sul 34-51.

Essere al livello dell’avversaria quando sei sotto di 15 non basta, essere anche un filo al di sotto rischia di chiudere la rivalità con molto anticipo. I primi minuti del terzo quarto raccontano proprio questo, saltano gli schemi, si gioca in contropiede e Tortona incrementa il proprio bottino, +24 (40-64) dopo i primi 5′. Piove sul bagnato quando Feldeine si infortuna e Martino rimedia un fallo tecnico. O cambia qualcosa adesso oppure la squadra di Ramondino otterrà la seconda vittoria esterna stagionale, Macura  e Cannon suggeriscono la seconda così come il pressing difensivo ospite a limitare le faticosissime transizioni fortitudine. Senza lasciare spazio al nervosismo, Durham prende per mano i compagni ed assieme ad Aradori riporta a -19 (54-73) la Kigili a 10′ dalla fine.

E’ impossibile ribaltare questa partita ed infatti nel quarto quarto non accade, le due triple di Durham da 9 metri sono il segnale di preludio alla resa definitiva biancoblu a 8′ dalla fine. L’ultimo ad arrendersi è il tifo del Paladozza, che si fa incandescente quando Procida segna l’illusoria tripla del -10 (65-75) a 6’30” dalla sirena finale. Ci pensa il solito Macura, seguito successivamente da Daum a ristabilire le gerarchie di classifica e bilanciare la stanchezza dei compagni di squadra, 67-84 a 3′ dal termine. Ennesimo parziale a favore di Derthona, questa volta è quello finale, quello che conferma il divario tra due formazioni in lotta per obiettivi e risultati differenti. Risultato finale di 74-92, sconfitta meritata per la Fortitudo che perde l’occasione di bissare il successo della scorsa settimana e si trova anche a dover fare i conti con la vittoria a sorpresa di Cremona su Venezia che permette proprio alla Vanoli di raggiungere i biancoblu in classifica. 

 

 

 

 

 

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