Virtus Bologna
Come te nessuno mai, grazie Milos Teodosic
Lettera aperta di Luca Ferri, per dire grazie di cuore al grandissimo campione Milos Teodosic, che ha abbandonato il basket giocato
Nuova lettera aperta del nostro Luca Ferri, che dopo aver voluto festeggiare assieme a tutti i nostri lettori lo Scudetto della Virtus, oggi vuole dire grazie pubblicamente a Milos Teodosic per le emozioni regalategli e regalate a tutti gli appassionati di basket. Ecco quindi la sua lettera aperta al Mago.
Come te nessuno mai
Era il 6 ottobre 2019 e non si trattava di una domenica come le altre nel palasport di Piazza Azzarita, già teatro, in passato, di tantissime emozioni sportive.
Quel giorno avrebbe esordito con la maglia della Virtus un campione sempre ammirato, ma che non avevo mai avuto il coraggio di accostare alla mia amata V nera.
L’avevo visto giocare per 4 anni nell’Olimpiakos, per 6 anni nel CSKA Mosca e per 2 anni in NBA, coi Los Angeles Clippers e mai avrei pensato che, a soli 32 anni, un giocatore di quel livello sarebbe venuto nella mia squadra, dopo che erano passati ormai 18 anni dall’ultimo scudetto e quando il fascino della nostra maglia era un po’ sbiadito, logorato da mille vicissitudini, tra cui una radiazione nel 2003 e una retrocessione in A2 nel 2016.
L’inizio del sogno, subito una magia
E invece eccolo lì, nel riscaldamento, coccolato dal nostro entusiasmo e pronto ad esordire 10 mesi dopo l’ultima partita giocata in America prima di un brutto infortunio. L’inizio di quel match contro i campioni d’Italia della Reyer Venezia fu traumatico: 19 a 6 per loro, che non sbagliavano nulla. Ma quando mancavano 3 minuti e 25 secondi alla fine del primo quarto, con una standing ovation indimenticabile del Madison, entrò lui, il MAGO, Milos Teodosic.
Dopo un attimo, infilò la sua prima tripla, con una facilità disarmante, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
E un giocatore che non toccava il parquet da dicembre 2018 realizzò 22 punti e ci trascinò a una vittoria memorabile, 75 a 70. Impressionante.
Da quel momento andare al palazzo a vedere la Virtus è stata ogni volta un’emozione unica. Milos era il nostro paese dei balocchi. Sapevi che, in ogni momento della partita, il Mago avrebbe inventato qualcosa, un canestro pazzesco, un assist impossibile a un compagno, una magia improvvisa, capace di farti volare dove non pensavi mai di arrivare, neppure nei tuoi sogni più belli da tifoso.
Milos è stato per 4 splendidi anni, dopo quasi un ventennio di batoste, tristezze e magoni, una fontana nel deserto, un’ancora per una nave alla deriva, la sensazione che con lui avresti potuto sfidare chiunque, sapendo che, nei momenti di difficoltà, si sarebbe inventato qualcosa. E in ogni caso, per noi appassionati, con Teodosic c’era la certezza che ti saresti divertito e che le sue continue magie avrebbero sempre giustificato il prezzo del biglietto o le fatiche di una trasferta.
L’imperturbabile si emoziona?
Di lui mi ha sempre colpito una cosa: la sua imperturbabilità. Dopo un canestro decisivo o dopo un tiro sbagliato, la sua faccia non cambiava mai. Stesso viso quasi imbronciato, stessi gesti, stessa espressione, di uno che si trova lì per caso. Invece, passando a una lettera aperta, nella nostra squadra sei arrivato per un motivo ben preciso e cioè riportarci dove eravamo fino a 20 anni prima: a vincere uno Scudetto memorabile nel 2021, con un 4 a 0 a Milano che ci farà godere fino all’ultimo giorno di vita; a trionfare in una fantastica Eurocup; a giocare di nuovo, dopo tempo immemorabile, in Eurolega, fra le grandi d’Europa.
Solo una volta ti ho visto vacillare: il 20 ottobre 2023, nella tua prima partita da ex, quando hai ricevuto la più grande ovazione che ricordi, lunga dieci minuti e per un attimo hai avuto lo sguardo quasi smarrito e forse (dico forse) gli occhi un po’ lucidi.
E non hai neanche infierito, perché la Virtus vinse di sei quella partita e tu non facesti magie, quasi rispettando la squadra con cui avevi dato spettacolo per 4 anni meravigliosi e indimenticabili.
Per questo so che, come noi, dopo averti amato follemente, ti porteremo per sempre nel nostro cuore, anche tu non ci dimenticherai mai e, in qualche attimo di nostalgia, ricorderai il coro che ti dedicavamo ad ogni ingresso in campo.
Milos Teodosic in azione (Bianca Costantini per 1000 Cuori Rossoblù)
Grazie Milos Teodosic, grazie di cuore
Forse ti chiederai il motivo di questa lettera, scritta ora e non nell’estate 2023, quando passasti alla Stella Rossa di Belgrado. Ti scrivo solo adesso perché il tuo ritiro è un lutto, non solo per noi virtussini, ma per chiunque ami il basket e perché, in fondo al mio cuore, ho sempre sperato che, magari a 40 anni, tu potessi tornare in Virtus, giocando anche solo cinque minuti a partita, ma regalandoci, in quei pochi attimi, qualcuno dei colpi di genio che ti hanno reso unico.
Ricordo una volta in cui ero veramente al tappeto, con un febbrone da cavallo e un raffreddore insopportabile, ma due ore dopo c’era la partita e mai mi sarei perso le tue magie, per cui mi alzai da letto e mi trascinai al palazzo, per essere al mio posto a scandire il tuo nome. Quella volta vincemmo, tu facesti un record di assist e io pensai che non mi ero sbagliato: eri stato meglio di una Tachipirina.
Grazie Mago, grazie davvero di cuore.
Grazie per averci riportato in alto, grazie per averci fatto sentire di nuovo orgogliosi di avere un grandissimo campione con la maglia bianconera e grazie soprattutto per non essere mai stato egoista e per aver messo davanti a tutto il desiderio di far vincere la Virtus, migliorando, coi tuoi passaggi deliziosi e col tuo esempio, tutti quelli che hanno avuto la fortuna di giocarti accanto.
Buona vita grande Milos e un abbraccio lungo fino alla tua prossima magia.
Luca Ferri
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