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Virtus – Tortona, le dichiarazioni post-gara di coach Luca Banchi

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Cinismo-Cattiveria
Foto Virtus Segafredo

La Virtus Segafredo Bologna vince anche contro Tortona, 85-81 il risultato finale, e sale a sei vittorie consecutive in campionato. Le V Nere, alle prese con settimane ricche di partite, hanno avuto un impatto alla partita non particolarmente felice, come dimostrato dalle percentuali al tiro piuttosto basse e dai tanti errori commessi sia in attacco che in difesa nel primo quarto.

Nonostante ciò, però, la Segafredo ha saputo restare in partita e, nel secondo tempo, ha provato anche la fuga toccando la doppia cifra di vantaggio. Come già accaduto contro Treviso, però, un calo nel finale ha rimesso in gioco Tortona, capace di tornare anche a soli due punti di distanza. Alla fine, però, a sorridere è stata la Virtus, che ha potuto festeggiare la vittoria assieme ai propri tifosi presenti all’Unipol Arena.

LE DICHIARAZIONI POST-PARTITA.

Al termine della gara giocata e vinta dalle V Nere ha parlato il capo allenatore della Virtus, Luca Banchi:

«E’ un calendario impegnativo, che ci costringe a trovare le energie ogni sera per giocare. Oggi abbiamo avuto delle difficoltà oggettive nei primi minuti ma siamo cresciuti esponenzialmente nell’arco del secondo quarto. L’energia messa in campo ci ha permesso di proseguire sulla stessa traccia, toccando un vantaggio rassicurante poi delapidato con superficialità. Abbiamo alzato il piede dall’acceleratore, sono situazioni negative che arrivano nel momento in cui devi essere cinico e che ci obbligano a usare ulteriori energie in un momento in cui il calendario è davvero impegnativo».

«Una valutazione generale è che, il modo in cui siamo entrati nel match non è stato dei migliori. Tante palle perse e diversi errori ai liberi hanno appesantito l’umore. L’applauso chiesto da Shengelia ai tifosi dopo un errore di Zicic è un gesto che testimonia stima e affetto. Le risposte vanno date sul campo, lavorando seriamente ma nel finale siamo stati complici di errori dovuti all’andare alla ricerca di un qualcosa che non serviva. Non è nel DNA di una squadra come la nostra».

«Su Morgan dico che è la prima volta che si misura in un contesto del genere. Fa ancora un po’ fatica ad entrare nella partita, deve lavorare su questo aspetto perchè è un qualcosa che può dipendere dal suo carattere. E’ un giocatore creativo, talentuoso ma con una personalità particolare. Dobbiamo capire come aiutarlo e rendere al meglio. Cerchiamo di cavalcare i suoi momenti positivi, siamo all’inizio di un percorso in cui vogliamo capire le sue potenzialità».

«Non ci sono possibilità di vedere Daniel Hackett in campo venerdì sera. Su Momo, invece, niente di così preoccupante».

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