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Virtus, il blackout di Brindisi una lezione da cui ripartire

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Foto Virtus Pallacanestro

Il 13 Ottobre 2022 la Virtus Bologna ritrova il successo in Eurolega dopo quasi 15 anni dall’ultima vittoria ottenuta nel Novembre 2007 contro l’Olimpija Lubiana. Parliamo della seconda giornata di questa stagione Europea, al Paladozza arriva il Bayern Monaco di Andrea Trinchieri. La squadra della Baviera è tenuta a distanza per tutta la partita dalle Vu nere, fin quando nel finale il tiro da tre sbagliato prima da Lucic e poi da Hunter portano ad un passo dal pareggio i tedeschi, e fanno tremare i tifosi Virtussini, la partita finisce 66-63 per i bianconeri. 

Questo è un po’ lo specchio della stagione bianconera, tante sfide controllate per la maggior parte della gara che rischiano poi di sfuggire dalle mani di Scariolo e i suoi ragazzi. 

Giovedì scorso alla Virtus Segafredo Arena si è rischiato nuovamente di inciampare contro il Panathinaikos, la prima metà di gara è finita sul 43-30 per Shengelia e compagni, ritrovandosi poi nella metà del quarto quarto a subire il primo svantaggio della sfida. Le castagne dal fuoco in quella occasione le ha tolte il solito Teodosic, che rientrato in campo ha costruito per Shengelia, Hackett e Cordinier, piazzando un 14-0 di parziale che ha chiuso la sfida. 

Domenica pomeriggio, PalaPentassuglia di Brindisi, il risultato alla fine del terzo quarto recita 47-67 per un incontenibile Ojeleye e compagni, sembra non esserci più partita e si prospettano 10’ di garbage time. Brindisi però non sembra essere d’accordo e piazza un parziale di 16-0 nei primi 5 minuti del quarto, la Virtus ha già staccato la spina. Ojeleye prova a dare la scarica per rianimare i compagni ma non viene seguito, nel finale alcuni episodi dubbi favoriscono i biancoblù, dalle immagini i piedi di Lamb sono ampiamente fuori quando tocca la palla a Jaiteh, la partita non è sfuggita dalle mani di Scariolo in quella occasione, bensì nell’approccio all’ultimo quarto e nell’incapacità di reagire dei ragazzi in campo, contro una squadra che non ha mai smesso di crederci. 

Come detto prima, questa sembra essere una cattiva abitudine dei bianconeri che sta caratterizzando la stagione. Domani si vola in Germania, per sfidare proprio il Bayern Monaco contro cui ad Ottobre si è rischiato di andare all’over time sullo scadere dei 40 minuti, ora c’è bisogno dello step mentale che porti alla maturità. Quella di Brindisi, se analizzata nell’aspetto mentale più che in quello tecnico può essere l’occasione per non incappare più in determinate circostanze che possono, a maggior ragione in Eurolega, spegnere il sogno playoff.

Al momento la classifica nella massima competizione europea conta poco, fare calcoli è prematuro e porterebbe solo dei danni, partita per partita bisogna portare a casa più vittorie possibile. La squadra di Trinchieri non sta vivendo una grande stagione, ma è una mina vagante, ne è la dimostrazione la vittoria ottenuta settimana scorsa in casa dell’Efes per 81-89. 

Probabilmente a questo giro Iffe Lundberg resterà fermo ai box per il problema al dito citato da coach Scariolo, ma sembra vicino il rientro di Abass (probabile convocato tra i 12 contro Verona), che potrebbe essere “l’acquisto” italiano che sembrava mancare a questa squadra. C’è sempre il “problema” lunghi, ma Bako sembra stia salendo di livello partita dopo partita, sopratutto in Eurolega, mentre Mickey sta faticando dopo l’infortunio alla spalla, il suo valore però non è assolutamente da mettere in discussione. 

Mancano ancora quattordici partite e la griglia playoff probabilmente sarà chiara solo dopo l’ultimo turno in Eurolega, Brindisi non dev’essere un capitolo da archiviare, ma una lezione da cui imparare. 

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