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Virtus – La coppa Italia i rumors di mercato e le nazionali, domani però c’è il Baskonia

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Foto Virtus Pallacanestro

Sono passati quattro giorni dalla finale di coppa Italia persa con la Germani Brescia, ma in bocca rimane il sapore di un’occasione sprecata. Oggi andremo ad analizzare, a mente fredda, ciò che di positivo si è visto a Torino e quello che in casa Virtus continua a non funzionare. 

Partiamo dal presupposto che per le Vu Nere ogni trofeo nazionale è un obbiettivo, è quindi impensabile e superfluo ragionare sulla possibilità che la squadra sia scesa in campo attivando il “risparmio energetico”. I ragazzi di coach Scariolo hanno affrontato la Final Eight con la fame e la determinazione di chi voleva alzare il trofeo al cielo. Contro Venezia dopo i primi due quarti di studio dell’avversario si è premuto in maniera decisa sull’acceleratore, Teodosic e Shengelia hanno illuminato e Belinelli si è reso protagonista decisivo nella vittoria. Il successo è arrivato riuscendo ad estraniare Granger dagli schemi avversari, qua i meriti vanno a Scariolo che ha capito subito che il gioco della Reyer da quando c’è stato il cambio di allenatore passa al 90% da lui. Conquistata la semifinale la Virtus ha trovato sulla sua strada la Bertram Tortona, squadra che in passato aveva messo in grossa difficoltà Belinelli e compagni, proprio grazie ad un’altra prestazione tendente alla perfezione da parte del capitano è arrivata una vittoria larga. Anche in semifinale la chiave è stata la difesa bianconera che ha tolto i punti di riferimento a coach Ramondino, indirizzando la sfida già dai primi minuti con Shengelia e Weems sugli scudi. 

In finale la Virtus ha trovato Brescia, che al primo turno ha eliminato Milano, in semifinale Pesaro ma soprattutto sembra essere entrata in una condizione che niente ha a che fare con la squadra confusa e in caduta libera che arrivava da sei sconfitte nelle ultime sei in campionato. La Final Eight però ha sempre regalato grosse sorprese, nel 2014 la Dinamo Sassari che sconfisse in finale Siena, nel 2018 Torino e nel 2019 Cremona sono le più eclatanti, ma anche la stessa Reyer Venezia che nel 2020 arrivò come ottava alla competizione, al primo turno sconfisse proprio la Virtus e concluse la sua cavalcata vincendo la Coppa Italia. 

Contro Brescia la Virtus ha subito la foga e l’allineamento astrale di una squadra che “doveva” vincere, le Vu Nere nei primi due quarti sono scese in campo dimenticandosi la fase difensiva e sbagliando tutto ciò che si potesse sbagliare in attacco, compresi i tiri liberi. Nel momento in cui Scariolo ha deciso di passare alla zona 3-2 la sfida sembrava poter essere ribaltata, si è passati dal -17 al -1 grazie ai soliti Belinelli e Shengelia. Le forze messe in campo nei giorni precedenti e quelle per la scalata degli ultimi due quarti sono state troppe e Brescia ha avuto la meglio nei minuti finali, meritando di alzare la sua prima Coppa Italia. 

Di fatto la squadra di Scariolo su 12 quarti di partita giocati in 4 giorni ne ha sbagliati solo due, che gli sono stati però fatali. Brescia invece ha giocato il suo miglior basket e forse anche qualcosa in più, certo nel momento in cui la bacheca non vede il trofeo è facile parlare di fallimento per i bianconeri, ma sul campo si è vista una squadra che ha dominato cento minuti su centoventi. 

I tasti dolenti: la rotazione dei lunghi. Ismael Bako che nelle ultime uscite prima della settimana a Torino si stava ritagliando uno spazio importante non è mai stato tra i dodici, complice la regola dei tesseramenti. Scariolo gli ha preferito Lundberg contro Venezia e Ojeleye contro Tortona e Brescia ma ciò che lascia più perplessi è la resa di Jaiteh. Scariolo lo ha sempre schierato nei quintetti iniziali ma il suo utilizzo è diminuito di partita in partita: 25 minuti contro Venezia (2 punti 4 rimbalzi), 17 minuti contro Tortona (4 punti 3 rimbalzi) e 15 minuti contro Brescia (2 punti 3 rimbalzi). Le prestazioni del Francese sono state insufficienti e Scariolo ha preferito giocare con Shengelia e Mickey da cinque. Il Francese nonostante le prestazioni non troppo convincenti di quest’anno pare sia corteggiato dal Monacò, che gli avrebbe offerto un biennale a cifre importanti per le prossime stagioni, il lungo Mvp della scorsa EuroCup, è legato alle Vu nere fino al 30 Giugno 2023 e potrebbe partire alla fine di questa stagione. In estate quindi qualcosa si dovrà muovere per rinforzare un reparto che fino ad ora non ha dato garanzie a coach Scariolo, soprattutto per l’Eurolega. L’asse Monaco – Bologna è caldo, la squadra del principato ha messo gli occhi anche su Isaia Cordinier, anche lui in scadenza con la Virtus, in questo caso però le Vu nere sembrano più decise ha trovare l’accordo per il rinnovo del Francese che oltre qualche infortunio sta dimostrando di essere una pedina fondamentale. 

Chi sta convincendo (se mai ci fosse bisogno) è Marco Belinelli. E’ lui il migliore nell’ultimo mese virtussino, lo sta dimostrando in tutte le competizioni e nelle ultime ore sembra sempre più vicino il rinnovo con la società bianconera. Il rinnovo sembra vicino anche per Milos Teodosic, i due veterani sembrano voler continuare la loro carriera di altissimo livello insieme e vogliono farlo a Bologna, per continuare a regalare spettacolo sotto le due torri. 

Lasciati i rumors di mercato, domani alle 20:30 si torna alla Virtus Segafredo Arena per la sfida con il Baskonia, gara, come da qualche turno a questa parte, che vale come una finale per una Virtus che sta provando ad entrare tra le prime otto d’Europa. Nella sfida di andata in terra basca i bianconeri caddero per 90-79 sotto i colpi di Vanja Marinkovic, il Serbo registrò la sua miglior prestazione della stagione con 22 punti a referto. La squadra di Penarroya ha il miglior attacco dell’Eurolega con i suoi 85.4 punti di media a partita contro i 77.8 della Virtus che, dati alla mano, risulta più efficiente in fase difensiva. Sarà quindi compito di Sergio Scariolo riuscire a mettere un freno alla produzione offensiva degli avversari, ci vorrà una partita di sacrificio per guadagnarsi una vittoria importantissima. 

Parlando di sacrificio non si può non mettere l’accento su Tornike Shengelia, il 21 bianconero scenderà in campo questa sera alle 19:30 con la sua Georgia nella sfida alle qualificazioni mondiali FIBA, durante la notte farà ritorno a Bologna per disputare la sfida di domani contro il Baskonia e poi ancora con la nazionale per la sfida di domenica contro l’Islanda. Un tour de force da vero “Ironman” dopo la settimana scorsa in cui ha giocato 24,6 minuti di media nelle tre sfide di coppa Italia. La stessa situazione sembrava prospettarsi per Sergio Scariolo con la Spagna, il coach ha deciso però di affidare la nazionale ai suoi vice, complice anche la qualificazione già ottenuta, ed è a lavoro con Belinelli e compagni per preparare la sfida di domani.   

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