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La Virtus Segafredo butta la partita a Brescia, perdendo 75 – 77 dalla Germani

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GERMANI BASKET BRESCIA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA   77 – 75  (23-15; 42-27; )

Germani Basket: Hamilton 22, Abass  15, Mensah n.e., Vitali 9, Laquintana 11, Caroli n.e., Beverly 7, Zerini 3, Moss 8, Sacchetti 2. All. Diana

Virtus Segafredo: Punter 10, Martin 12, Moreira 18, Pajola 5, Taylor 6, Baldi Rossi 7, Cappelletti n.e., Kravic 13, Aradori, Berti n.e., M’Baye 4, Cournooh. All. Djordjevic

Arbitri: Sahin, Martolini, Grigioni

Tiri liberi: BS 14/18; BO 4/9

Rimbalzi: BS 33; BO 35

Falli: BS 14; BO 18

Tiri da 2: BS 18/28; BO 25/47

Tiri da 3: BS 9/24; BO 7/27

“Il nostro campionato non è ancora finito, faremo di tutto per onorarlo al meglio”, è il monito lanciato da Andrea Diana, coach della Germani Brescia, alla Virtus Segafredo per l’anticipo della 14^ di serie A di questa sera, una partita che peraltro potrebbe rivelarsi inutile per entrambe, in chiave playoff, pure in caso di vittoria. Tuttavia, la speranza è l’ultima a morire, e la gara rimane in ogni caso un appuntamento importante di questo finale di stagione.

Il fatto è che mentre Brescia la interpreta subito con la giusta intensità, Bologna entra come addormentata, e dopo soli tre minuti il tabellone segna uno sconfortante 11-0 che obbliga Djordjevic a chiedere la sospensione. La Virtus è entrata con Moreira centro, oltre a Taylor, Punter, Martin e M’Baye. La Germani ha replicato con Vitali, Moss, Abass, Beverly e Hamilton. Quest’ultimo appare subito un rebus di difficile soluzione, già in doppia cifra in neanche cinque minuti. Il primo canestro bianconero è targato Baldi Rossi ed è la tripla del 16-3, seguita da cinque punti consecutivi di Martin e dalla tripla di Taylor che producono complessivamente uno 0-11 e riportano in partita i bolognesi. Si procede peraltro a piccoli strappi ed all’intervallo è 23-15.

Continua a fare tanta fatica la Virtus, sebbene a tratti dia segni di ripresa, più che altro individuali. Arriva ad un certo punto anche il -5, finché Hamilton non decide di vestire nuovamente i panni del killer e riportare i suoi ad un vantaggio più rassicurante. All’intervallo lungo il risultato premia ancora la spavalderia dei lombardi e boccia decisamente la scarsa intensità dei virtussini: 42-27.

Torna in campo la Segafredo con occhi meno depressi; qualcosa si vede, più in difesa che in attacco, dove Moreira si conferma primo terminale, inaspettatamente, della serata. Al 25° sembra incredibile, ma Diana deve chiamare time out perché il parziale del quarto è 2-13, con Bologna giunta a -4. A 3’29 dell’ultima sirena arriva addirittura il pareggio a 44 di Martin, seguito dal vantaggio di Moreira. Una coraggiosa tripla di Pajola confeziona il +5 virtussino, un suo assist a Moreira il +7. Il cinno bolognese serve la tripla a Punter, ruba palla a Vitali, prende fallo da Moss: è il protagonista della rimonta che porta la Segafredo a condurre, all’ultima sosta, 49-58, con un parziale di 7-31.

L’ultimo quarto riparte da dove ci si era fermati, con Kravic che non fa rimpiangere Moreira in attacco (in difesa, invece…). A 6’12” dalla conclusione è time out sul 55-67. La macchinetta però si inceppa: a 2’17” è 68-71, perché la palla quando è in mano ai bolognesi non gira proprio più. Il gioco si ferma per capire se una palla contesa a Punter sia uscita con tocco bianconero o bresciano. Palla alla Virtus, ma Kravic si esibisce in un liscio spaventoso. Di là Laquintana invece continua a spingere i suoi e li trascina nel nuovo vantaggio a 1’04” dalla fine: 72-71. Taylor attacca penetrando ma non completa dalla lunetta il 2+1. Abass con la grinta del guerriero risponde per le rime per il nuovo +1 a 25”, con time out ovviamente chiesto da Djordjevic. Ripreso il gioco, Hamilton commette fallo su Moreira a 8”. Sulla rimessa Punter sbaglia dalla media ma poi prende il rimbalzo e segna il 74-75. Mancano 3 secondi e 9 decimi. La rimessa bresciana in attacco bresciana è contesa bene dai bolognesi, Vitali però sulla sirena spara (facendo prima probabilmente un passi non fischiato) la tripla della disperazione: la palla entra fortunosamente di tabella, la beffa è servita come in un thriller. 77-75 è il risultato finale. Alla Virtus resta la sensazione di aver buttato l’ultima occasione per accedere (forse) ai playoff, per essersi svegliata solo dopo l’intervallo e non averci davvero creduto fino in fondo (ed era sopra di 12 a sei minuti dalla fine). Ora, tutta l’attenzione deve andare verso le finali di Anversa, sebbene in mezzo ci sia anche la gara di domenica al PalaDozza contro Trento. Ci si augura che le presumibili contestazioni e i mugugni dei tifosi aspettino almeno la conclusione della Coppa, perché la stagione della Virtus non è ancora finita.

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