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Una Virtus Segafredo bella e vincente espugna Badalona e corre in semifinale: 78 -84 alla Joventut

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foto Virtus/Giulia Pesino


JOVENTUT BADALONA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA  78 – 84  (14-19; 31-43; 54-64)

Virtus Segafredo: Tessitori 4, Abass, Pajola 5, Alibegovic 2, Markovic 3, Ricci 5, Adams, Belinelli 3, Hunter 18, Weems 18, Teodosic 17, Gamble 9. All. Djordjevic

Joventut: Dimitrijevic 7, Dawson 5, Ribas 3, Lopez-Arostegui 4, Morgan 3, Brodzianski 3, Parrado n.e., Ventura 4, Bassas 26, Birgander 10, Parra 6, Tomic 7. All. Duran

Arbitri: Javor, Trawicki, Thevenier

Tiri liberi: BA 16/21; BO 19/25  

Rimbalzi: BA 32; BO 25

Falli: BA 24; BO 23

Tiri da 2: BA 13/28; BO 19/38

Tiri da tre: BA 12/28; BO 9/23

È fatta. La qualificazione alle semifinali è arrivata per una Virtus Segafredo giunta a Badalona nella sua forma migliore, soprattutto sul piando del carattere, vera molla vincente questa sera. I catalani della Joventut si sono invece lasciati innervosire, nel corso della gara, e questo gli è costato parecchio, anche se nel finale hanno per un momento ritrovato la speranza di andare allo spareggio. La Virtus avrebbe così buttato alle ortiche una partita giocata benissimo per quasi trenta minuti e con orgoglio ha invece saputo ridare l’inerzia giusta alla gara negli ultimissimi minuti.  

Quintetto catalano, in partenza, con Bassas, Ribas, Brodziansky, Lopez-Arostegui e Tomic; quello bolognese con Markovic, Teodosic, Weems, Ricci e Tessitori, subito in fallo alla seconda azione di Tomic, che apre le marcature con un 2 su 2 dalla lunetta. Tex segna tuttavia i primi due punti virtussini su rimbalzo d’attacco. Preoccupa, invece, che dopo due minuti e mezzo la Virtus sia già in bonus coi falli, praticamente quasi uno ad ogni azione del Badalona, con un arbitraggio per ora a senso unico. C’è da dire che i falli ci stanno pressoché tutti, magari ne manca qualcuno per i neroverdi. Weems, peraltro in avanti ha iniziato facendo sfracelli. Tutta la squadra d’altra parte sta esibendo sia tecnica che intensità difensiva. Alla lunga arriva il bonus pure per Badalona e il quarto finisce con la Segafredo avanti di 5, 14-19.

Il secondo periodo comincia con un tentativo di allungo bolognese, che si tiene avanti più che altro per una maggior precisione dall’arco. Il +10 (21-31) arriva quasi a metà quarto con una schiacciatona in contropiede di Hunter. Poco dopo giunge l’infortunio alla caviglia di Lopez-Arostegui, brutta tegola per i padroni di casa, seguito dal terzo fallo di Tomic. Ne segue un momento di “ubriacatura” bianconera in avanti che permette nonostante tutto ai catalani di riavvicinarsi al -7, dopo essersi trovati a -14. Time out e doppia tripla Teodosic/Hunter, però, che ristabilisce le distanze. L’impressione è che da una parte si sia diffuso l’entusiasmo, dall’altra la paura. Bassas cerca di sbloccare i suoi dall’arco, ma ormai è ora dello stop lungo, che arriva sul 31-43. L’errore, da parte dei virtussini, potrebbe essere rientrare credendo di avere già in mano la partita e di conseguenza allentare le maglie in difesa o concedere eccessivamente all’accademia in attacco.

Teodosic oggi c’è, nonostante il dito fasciato, e lo chiarisce immediatamente al riavvio. I catalani evidenziano un nervosismo che potrebbe costar loro caro. La sfortuna tra l’altro si accanisce, colpendo il ginocchio di Dimitrijevic, che nonostante ciò resta in campo. Il +23 arriva al 25° in un’azione cominciata con tuffo difensivo di Markovic, poi: passaggio tra le gambe di Teodosic, assist di Weems e tripla di Ricci. Time out iberico e asciugamani al vento nella panchina bianconera. I nervi invece costano un tecnico a Bassas, in occasione del quarto fallo di Tomic. Ma Bassas proprio non ci sta e inizia un bombardamento che riporta i suoi a -14, ispirandoli a ritrovare il -10. La partita non è finita, insomma: la Joventut ha tirato fuori le unghie, come un orso ferito.

La schiacciata di Birgander riporta Badalona sotto la doppia cifra di svantaggio immediatamente ad inizio ultimo quarto. Bassas insiste con percentuali irreali dalla lunga distanza. Ora la paura sta insinuandosi tra i bolognesi, l’inerzia si è totalmente invertita, e Djordjevic deve chiamare sospensione quando il tap in in contropiede di Birgander sancisce il -6 al 33°. Lo svedesone schiaccia pure il -3. Bassas dalla lunetta addirittura pareggia, con un parziale di 15-5. Ventura trova la tripla del vantaggio, con l’arbitraggio divenuto molto generoso sui contatti. Per un po’ sena solo Hunter, tra i virtussini, quando improvvisamente arriva il primo canestro della serata di Markovic, la tripla del 72-76 a 2’08” dalla fine. Arriva però un regalo degli arbitri a Bassas, il quinto fallo di Markovic che lo porta in lunetta per il -1. Time out, allora, e rientro con tripla di SanTeo che d fatto chiude la gara. Ci sono scaramucce conclusive che aggiustano il punteggio, con Hunter sempre protagonista e decisamente MVP della serata. Finisce 78-84, la Virtus Segafredo si è dimostrata più forte di una Badalona peraltro anche un po’ sfortunata. Ma resta poco da dire: partita preparata bene da Djordjevic, giocata con lo spirito giusto, se si eccettua una pericolosa distrazione verso il finale. Badalona si è confermata una squadra di carattere, con giocatori di ottimo livello, il che avvalora ancor di più questa vittoria di una Virtus Segafredo che va verso il derby con il morale altissimo.

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