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Alla grande festa per la Champions manca Davide Ferrerio (Repubblica)

Alessandro Ferrerio racconta la passione del fratello Davide per il Bologna. Assisterà al match di lunedì in suo onore.

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Tifosi del Bologna
Tifosi del Bologna (©Damiano Fiorentini)

Domenica sera Bologna è stata travolta da festa ed entusiasmo. I rossoblù sono ufficialmente entrati in Champions e i tifosi si sono riversati in Piazza Maggiore a festeggiare.

Tra i cori di gioia dei tifosi mancava però una voce, quella di Davide Ferrerio.

Davide ha solo 22 anni, andava allo stadio da quando era un bambino, era un vero appassionato, anche di più, uno di quelli che hanno la fede. Il suo forte amore per il Bologna è stato però costretto ad interrompersi l’11 agosto 2022. Si trovava a Crotone, quando è stato vittima di un ignobile e assurdo pestaggio, che lo ha portato a un coma irreversibile. Da quel giorno si trova in ospedale, immobile, lottando silenziosamente.

Suo fratello, Alessandro Ferrerio, 29 anni, è un tifoso come Davide e in giorni di festa come questi non riesce a scrollarsi di dosso un’enorme tristezza ed amarezza. Durante i festeggiamenti di un traguardo così agognato doveva esserci anche Davide.

È un vuoto incolmabile, che segna questo paradossale contrasto tra gioia e dolore.

Alessandro racconta l’amore del fratello per il Bologna

La Repubblica ha intervistato Alessandro Ferrerio, dove ha ricordato e fatto conoscere a tutti la passione e la storia di Davide. Emerge il dilemma interno, “Non me la sono sentita”, confessa in merito alla sua partecipazione ai festeggiamenti. Il pensiero di festeggiare senza condividere il momento con il fratello è per lui un dolore inconsolabile.

Con un peso sul cuore confessa il suo desiderio: “se Davide avesse potuto alzarsi dal letto ci saremmo andati insieme. Avremmo cantato, festeggiato e urlato di gioia. Non averlo potuto fare è un dolore che mi mangia dentro”.  

La felicità per l’obiettivo raggiunto è innegabile, ma nel cuore di Alessandro l’assenza di Davide rappresenta una voragine che non si potrà mai colmare, soprattutto durante un evento irripetibile, che ogni vero appassionato attendeva con fervore da anni. “Avrei voluto condividere quella notte con mio fratello, lui sarebbe stato strafelice, orgoglioso.” Festeggiare un traguardo simile e non avere accanto il fratello è impensabile per Alessandro. Così la vittoria lascia spazio solo ad un flusso di pensieri, che rimpiangono l’assenza di Davide.

Questa qualificazione sarebbe stato un sogno per Davide che ha assistito come ultimo campionato a quello del 2021/22, anno decisamente non paragonabile ai fuochi d’artificio attuali. Sarebbe rimasto incredulo di fronte a questi obiettivi raggiunti, sarebbe stato “Molto più di un sogno che si avvera”.

Alessandro parla anche del rapporto di Davide con i cosiddetti tifosi occasionali, quelli che non c’erano da sempre come lui, scherzando anche sul fatto che “Accusava me di esserlo solo perché qualche volta mancavo alle partite per lavoro”. Non era sicuramente un estimatore dei tifosi dell’ultima ora, considerando che “Lui in curva ci è sempre stato fin da bambino, anche quando le cose non andavano bene.”

Davide viene raccontato anche attraverso i ricordi più intimi: amava Di Vaio e stimava Messi proprio perché mancino come lui, dava il punteggio ai calciatori. Piccole confessioni, che aveva trascritto con cura addirittura nel suo diario di terza elementare. La beffa è che anche quell’agosto 2022 Davide voleva tornare in tempo da Crotone a Bologna per non perdersi la partita contro il Verona. Ma non c’è stata più alcuna partita per lui.

Lunedì contro la Juventus, Alessandro ha promesso di esserci, insieme alla madre, in onore del fratello minore.

Davide non sarà presente fisicamente, ma nel cuore dei tifosi continuerà ad avere il suo posto al Dall’Ara, come simbolo di autentica passione, quasi una fede, per il Bologna.

Fonte: Repubblica, Maria Elena Gottarelli

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