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5 cose da sapere sul Milan

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Dopo la sconfitta di Empoli in tanti si aspettavano l’esonero di Inzaghi, che invece è stato subito confermato dalla dirigenza rossoblù. Per Pippo il match contro il “suo” Milan potrebbe essere il più importante da quando è qui a Bologna, e una sconfitta condita da una brutta prestazione potrebbe portare alla fine del rapporto tra Inzaghi e la società felsinea.
Dall’altra parte Gattuso non sembra rischiare la panchina, ma anche da lui ci si aspetta una reazione immediata dopo l’eliminazione dall’Europa League, a partire proprio dal Dall’Ara.
Sarà un match complicato e maschio; per scoprire qualcosa in più sui nostri prossimi avversari, ecco le 5 cose da sapere sul Milan.

1. Il trend delle ultime partite

Solo una vittoria nelle ultime 4 partite per i rossoneri, che arrivano al Dall’Ara con poche certezze, soprattutto dopo il flop europeo in terra greca.
In campionato, a dire il vero, i rossoneri stanno facendo più che bene, con il quarto posto per ora solitario, mettendo in campo anche discrete prestazioni, nonostante le tantissime assenze, soprattutto in difesa.

2. L’allenatore.

Gennaro Ivan Gattuso non ha di certo bisogno di presentazioni come giocatore, si invece come allenatore.
Ha iniziato in panchina al Sion, in Svizzera, svolgendo inizialmente il ruolo di giocatore-allenatore. I risultati non furono esaltanti, e il 13 giugno del 2013, arrivò la chiamata di Zamparini, che lo portò a Palermo dopo la caduta in Serie B.
Nel capoluogo siculo Gattuso non durò molto, appena 6 giornate per l’esattezza, in cui totalizzò due vittorie, un pareggio e tre sconfitte.
L’estate dopo firmò per l’OFI Creta, ma anche qui non andò benissimo. I risultati non arrivarono, ma soprattutto l’ambiente non era dei migliori e le divergenze con la società furono molte. Il 30 dicembre infatti, Rino rassegnò le sue dimissioni.
L’estate successiva arriva la chiamata del Pisa, in Lega Pro, e qui inizia il suo anno d’oro. Con i toscani guadagna la Serie B dopo aver battutto in finale playoff il Foggia: un risultato importantissimo guadagnato con sudore e bel gioco.
Nella serie cadetta però le cose non andarono benissimo, e il motivo principale sicuramente fu la gravissima crisi societaria, che non pagava più giocatori e dipendenti. In un ambiente quasi surreale Gattuso portò a termina la stagione, e dopo la retrocessione in Lega Pro, rassegnò le sue dimissioni.
Dopo le esperienze più o meno fortunate in giro per l’Europa, Gattuso torna a casa, e lo fa sulla panchina della primavera del Milan. Il cammino con i giovani rossoneri stava proseguendo parecchio bene, ma dopo l’esonero di Montella, viene promosso come primo allenatore, ed ora eccolo là, sulla panchina della squadra che ha sempre portato nel cuore.

3. Squalificati e infortunati

Martedì mancheranno sicuramente i lungodegenti Biglia, Bonaventura, Caldara e Strinic, che ha da poco riottenuto l’idoneità sportiva. In più dovrebbero dare forfait Romagnoli, che fatica a recuperare dal problema al polpaccio e Borini, che risente di un fastidio alla caviglia. Dovrebbe tornare almeno tra i convocati Musacchio, mentre Suso stringerà i denti dopo il problema fisico che gli ha fatto saltare la trasferta europea.

4. Attenzione a…

Jesus Joaquin Fernandez Saez de la Torre, meglio noto come Suso.
Lo spagnolo è indubbiamente il pericolo numero 1 dei rossoneri, che puntano molto su di lui quando le cose si fanno complicate. Suso predilige partire largo per poi puntare l’avversario e accentarsi aprendo il suo spettacolare sinistro. Oltre a questa giocata, però, sta migliorando molto anche con il piede destro, diventando sempre più imprevedibile nell’1 contro 1.

Gonzalo Higuain
El Pipita è a secco da diverse partite e un problema alla schiena sta complicando e rendendo difficili le sue prestazioni. L’argentino però resta una delle punte più forti in Europa, quindi guai a sottovalutarlo, perchè in area basta un metro e il più delle volte Gonzalo colpisce.

5. La probabile formazione per martedì

(4-4-2) Donnarumma; Calabria, Abate, Zapata, Rodriguez; Suso, Kessie, Bakayoko, Calhanoglu; Cutrone, Higuain.

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