Seguici su

Bologna

A tu per tu con Cristiano Piccinelli – 21 ott

Pubblicato

il


Questa settimana la nostra inviata, Valentina Cristiani, ha incontrato Cristiano Piccinelli, giornalista di RaiSport. “Ho cominciato con la Radio parlando sempre di sport a “Radio Capital” prima, e “Radio 24” dopo. – racconta Piccinelli in esclusiva a 1000cuorirossoblu – Sono state esperienze molto formative che mi hanno permesso di affrontare al meglio altre avventure lavorative. Sono stato poi un anno e mezzo a Sportitalia, dal 2005 al 2006, partecipando attivamente alla costruzione del canale sportivo “all news” che da lì a poco avrebbe preso piede. Irrinunciabile la chiamata della Rai arrivata nell’estate del 2006. Di seguito telecronista della Serie D, ho seguito tre edizioni consecutive del torneo di Viareggio riservato alle squadre Primavera, seguendo la scorsa “final eight” del campionato Primavera vinta dal Chievo. Attualmente seguo con particolare attenzione il campionato Primavera da telecronista Rai e la serie A come inviato di 90° minuto”.

 

Che giudizio da sino ad ora al lavoro di mister Colucci e al Bologna Primavera?

“Sotto la guida di Leonardo Colucci ho visto un Bologna Primavera combattivo e coriaceo. Normale considerando le caratteristiche da calciatore del tecnico rossoblù. Averlo confermato dopo il buon lavoro fatto con altre formazioni del settore giovanile mi sembra una mossa azzeccata. I ragazzi conoscono bene il mister, sanno quello che pretende e quello che non vuol vedere in campo, mentre l’allenatore conosce i limiti e le caratteristiche dei suoi ragazzi. Elementi che non possono che favorire un buon andamento in campionato”.

 

Qualche ragazzo che si sente di segnalare per il salto in prima squadra? 

“Occhio al promettente portiere Albertazzi e ai suoi compagni Calabrese e Scalini. Per un club, seppure storico e blasonato come il Bologna, non può prescindere dall’inserimento di uno o più elementi del vivaio in prima squadra. Consiglierei alla nuova dirigenza di aumentare gli investimenti nel settore giovanile, unica via per sopravvivere ed evitare derive pericolose”.

 

Dove può arrivare la Primavera? 

“Difficile al momento fare previsioni sul futuro, siamo ancora a inizio stagione, ma non escluderei una qualificazione alla fase finale nonostante un girone complicato con  le due torinesi e la Fiorentina”.

 

Passiamo la palla al Bfc, giudizio positivo per questo avvio di Campionato? 

“Passando alla squadra di Diego Lopez credo che il tecnico sudamericano stia facendo molto bene. L’alternanza di risultati iniziali era inevitabile vista la delicata situazione societaria e la fretta con cui è stata costruita la rosa questa estate. Lopez ha avuto bisogno di tempo per mettere insieme i giocatori e capire cosa andava bene e cosa no. I 4 risultati utili consecutivi sono il segnale della riscossa”.

 

Cosa occorre per essere al top? 

“Mancano ancora i gol di Cacia, fermo a due reti, e la difesa subisce troppe reti. Coppola sta cercando di dare sicurezza al reparto che a mio modo di vedere dovrà essere migliorato a gennaio. Ottimo l’impatto dio Laribi con la maglia  rossoblu. Ormai è diventato insostituibile. MI aspetto molto anche da Zuculini e da Matuzalem, un lusso per la serie B. Categoria difficile e lunghissima. E dunque le prospettive sono rosee”.

 

Quale il compito primario della nuova società appena insidiatasi? 

“La nuova società dovrà subito dare certezza e sicurezza a un ambiente che ha vissuto momenti delicati nell’ultimo periodo. Primo passo dare fiducia a Lopez, poi mettere le basi per acquisti mirati a gennaio, con l’obbligo, visto il palcoscenico, di riportare il Bologna in serie A”.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv