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ALESSANDRO CAPELLO: generazione di talenti in rossoblu -8 feb.-

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foto bolognafc.it
Nome e Cognome: Alessandro Capello
Data di nascita: Bologna, 12.Dicembre.1995 
Nazionalità: italiano
Altezza: 180 cm
Peso forma: 74kg 
Ruolo: attaccante
Piede: destro
Squadra di appartenenza:Bologna
Numero di maglia: 29 
Convocazioni nazionali: Italia Under 16,17,18 
 
Sono numerosi i campioncini italiani che possono aspirare a tali livelli ma se su qualcuno è giusto nutrire qualche dubbio, dettato dalla imprevedibile crescita dal punto di vista umano e caratteriale, su altri invece, si riesce ad avvertire quella inspiegabile sicurezza che permette di sbilanciarsi. Non credo di esagerare infatti, quando eleggo Alessandro Capello come il miglior talento italiano che per il momento transita nel parco giovanile italiano. Alessandro Capello è il baby attaccante del Bologna, quest’anno aggregato in pianta stabile con il gruppo Primavera, con cui aveva esordito di già durante la passata stagione, andando tra l’altro a segno. Più che un attaccante, lo ritengo un autentico fuoriclasse nel suo ruolo, capace di giostrare in qualsiasi posizione avanzata, senza dover patire nessuna fatica. E’ un professionista scaltro, intelligente, dotato di un micidiale istinto e di una forte attitudine nei confronti di questo sport. Stefano Pioli, attuale allenatore della formazione emiliana, ha carpito sin da subito le potenzialità del baby bomber e gli ha concesso un quarto d’ora di gioco, durante la gara valida per il quarto turno di qualificazione di Coppa Italia contro il Livorno, con il chiaro intento di fargli respirare l’aria del calcio che conta. In quella occasione è sceso in campo con la maglia numero 29 che sono abbastanza sicuro rivedremo nelle ultime sfide di campionato, quando magari il Bologna avrà conquistato di già la salvezza. Il ragazzo milita nelle fila dei rossoblu dalla tenera età di sei anni, dopo una breve parentesi nella piccola società calcistica della Pianorese. Nella passata stagione si è messo in bella mostra nel campionato Allievi Nazionali, dove ha siglato 19 marcature e mostrato chiari segnali di come tale competizione gli stesse sin troppo stretta. E’ entrato da diverso tempo nel giro delle Nazionali giovanili italiane, dove ha saputo conquistarsi il suo spazio, disputando interessanti sfide internazionali. Alessandro è una realtà che può e deve bruciare alcune delle normali tappe che un aspirante calciatore è chiamato a compiere e la società bolognese non può permettersi passi falsi in questo caso, poiché si ritrova in casa ciò che con fatica potrebbe conquistarsi a suon di quattrini dalle finestre di mercato e soprattutto ha la ghiotta possibilità di lanciare una nuova promessa italiana, così come tanti anni fa fece con Roberto Mancini. Alessandro possiede una buona struttura fisica, ben bilanciata in rapporto fra cm e kg. E’ un attaccante intelligente, molto portato al dialogo che ama partecipare alla manovra di costruzione di gioco ma che altresì è in grado di concludere con diversi colpi. Svaria per tutto il front d’attacco e cerca la sfera costantemente dai compagni, dimostrando gran carattere e personalità. E’ dotato di ottime doti atletiche e tecniche. E’ abbastanza rapido, soprattutto nel gioco di gambe, qualità che gli permette di eseguire efficaci dribbling sia nello stretto che negli spazi. Non difetta in termini di coordinazione sia in fase di stop che di tiro e soprattutto è in grado di giocare a testa alta e in maniera semplice e efficace. Il suo piede forte è il destro con cui è in grado di eseguire conclusioni precise e ben potenti dalla media e lunga distanza ma sa farsi trovare pronto anche con il gemello. L’istinto gli concede di risultare un discreto opportunista che riesce quasi sempre a farsi trovare al momento e al posto giusto ma in termini di cattiveria agonista, deve ancora sviluppare quella ferocia degna di un attaccante implacabile mai sazio e mai domo. Anche in questa occasione non mi lascerò andare in inutili paragoni, Alessandro Capello è un attaccante completo e capace di far esaltare i tifosi sugli spalti con le sue giocate e i suoi gol. Le potenzialità del ragazzo sono davvero incoraggianti e andrebbero stimolate in un contesto decisamente più competitivo rispetto a quello del campionato Primavera, dove ad amor del vero milita in una formazione di tutto rispetto dove ci sono altre individualità di primo ordine, come quella del difensore centrale Marco Maini. Ha dimostrato gran carattere anche quando ha saputo rifiutare le allettanti offerte da parte della Juventus e di alcuni club inglesi, interessati a strapparlo alla società Bolognese e inoltre ha chiaramente dichiarato come desideri ardentemente esordire in serie A con la la squadra della sua città. Bologna e l’Italia necessitano di esempi e di protagonisti del genere che ci facciano rivivere quelle emozioni che solo i campioni del passato sono stati in grado di farci assaporare. 

 


 

 

 

 

 

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