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Bologna

Amarcord – 3 maggio 1998, Bologna-Empoli 2-2

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Collezione Lamberto e Luca Bertozzi

Mezzogiorno di fuoco. È quello che aspetta Bologna ed Empoli domenica al Dall’Ara. Probabilmente le temperature non saranno basse, ma il vero motivo è che le due squadre si giocano tanto. Motta vuole a tutti i costi ritrovare i tre punti, dopo l’ennesimo torto arbitrale (con sfogo annesso) subito in quel di Monza. L’Empoli, al contrario, potrebbe aver iniziato il suo campionato proprio dopo l’ultima con la Salernitana vinta per 1-0, giunta a seguito di un avvio horror, con cinque sconfitte in altrettante partite affrontate.

Per il nostro episodio di Amarcord, abbiamo scelto di raccontare il primissimo match giocato in Serie A tra emiliani e toscani, risalente al maggio ’98 e conclusosi con il risultato di 2-2, a seguito della rimonta ospite dopo i goal di Baggio e Paramatti.

Il 1998 delle due squadre

La stagione ’97-’98 è sicuramente quella di Roberto Baggio in rossoblù. Strappato nell’estate precedente al Milan, il Divin Codino riaccende la passione nei tifosi felsinei e porta il numero di abbonati a sfiorare delle soglie mai raggiunte prima. Il rendimento sul campo non tradisce le attese: sono 23 i goal del numero diez messi a referto al termine della stagione, fondamentali per trascinare la squadra all’ottavo posto finale che significa Coppa Intertoto. Al principio del match contro i toscani, il Bologna è in piena corsa per il piazzamento minimo necessario alla competizione, in lotta con Milan, Sampdoria e Fiorentina.

L’Empoli gioca un campionato di profilo indubbiamente più basso, rimanendo in bilico in più di una giornata e con un margine risicato sulla zona retrocessione. Ma ad inizio maggio, i punti di vantaggio sull’Atalanta terzultima sono ben cinque, e la squadra arriva con una buona dose di tranquillità alla sfida contro gli emiliani, pur sapendo che portare a casa qualcosa sarebbe comunque auspicabile.

Le formazioni

Ulivieri schiera i suoi con un 3-4-3, dove davanti a Sterchele agiscono Paganin, Mangone e Paramatti. Sulla linea di centrocampo, i quarti sono Tarantino e Carnasciali, con Marocchi e Magoni liberi di agire al centro. Davanti, Andersson è servito dalla coppia BaggioKolyvanov.

Modulo speculare per il giovane Spalletti, che opta per Baldini, Bianconi e Fusco a protezione di Roccati; quindi, Pane e Ficini a centrocampo, con ai lati la coppia Lucenti-Ametrano; in attacco, chiudono Bonomi ed Esposito, a supporto di Cappellini.

La partita

L’inizio sembra essere quello di una partita a senso unico. Il Bologna prende subito il controllo del campo, palleggia bene e controlla i tempi di gioco, rendendosi pericoloso al 12’ con un cross basso e insidioso effettuato da Kolyvanov dopo una buona percussione sulla sinistra. È il preludio al rigore dei rossoblù: appena un minuto dopo, Baggio in scioltezza salta Pane con un tunnel, venendo quindi atterrato da Ametrano all’interno dell’area (seguiranno polemiche). Dal dischetto va il 10, che mette dentro il decimo della stagione dagli undici metri e si conferma glaciale al momento decisivo.

Al 17’ sembra arrivare il colpo del KO; angolo di Kolyvanov, Paramatti stacca e piega le mani di Roccati: è 2-0 ed esplosione del Dall’Ara, che vede all’orizzonte il realizzarsi delle ambizioni europee. Per il difensore è il quinto goal stagionale, nonché il nono in appena due anni di A.

Poco dopo, Roccati salva due volte su Andersson, evitando quella che si annuncia come una possibile goleada. E invece, nei minuti successivi l’Empoli riprende campo e fiducia, sfiorando il goal dell’1-2 con Cappellini e infine trovandolo con Esposito su una disattenzione della retroguardia di casa.

Inizia la ripresa, ed è un assolo empolese. Prima Sterchele copre bene su Bonomi, poi Lucenti colpisce l’esterno della rete dopo una gran giocata sull’out di sinistra. Al 16’, uno scatenato Esposito trova addirittura la rovesciata, ma anche il petto di Fontolan. Il Bologna non sembra dare segnali di reazione, e Cappellini ci prova due volte su punizione: al 31’ non impensierendo troppo Sterchele, tre minuti dopo chiamandolo alla parata da copertina.

È ormai il 48’, e su tiro da fuori Mangone impatta con le mani: per l’arbitro Messina è solo punizione, anche se gli empolesi protestano. Cappellini ci prova quindi per l’ennesima volta, trovando l’opposizione – ancora una volta di mano – di Magoni. Ora la decisione del direttore di gara è netta: calcio di rigore (per cui seguiranno altre polemiche). La palla lambisce il palo e Sterchele è spiazzato: il tiro di Cappellini vale il 2-2 finale e il rinvio dei verdetti – europei e in zona salvezza – alle ultime gare della stagione.

L’episodio

Nella memoria collettiva, forse, più che la partita in sé rimangono impressi i secondi appena precedenti all’inizio della ripresa. Perché dal nulla, sorprendendo giocatori e addetti ai lavori, fa capolino in campo un tifoso di casa evidentemente molto innamorato del Divin Codino. Che supera gli uomini delegati alla sicurezza e riesce a raggiungere il rettangolo di gioco, potendo finalmente toccare con mano il proprio idolo.

Lo spezzone è obiettivamente molto buffo: l’uomo è palesemente inoffensivo, al che il giocatore lo fa avvicinare, si prende due baci e una sciarpa rossoblù attorno al collo, quindi aspetta che se ne vada, non prima però di averlo salutato dandogli un abbraccio e sfoderando un sorriso dei suoi. La semplicità e la classe: in una parola, anzi due, Roberto Baggio.

 

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