Bologna FC
Cos’è l’articolo 17 del codice FIFA e perché interessa il Bologna da vicino
Negli ultimi giorni di calciomercato, i rossoblu stanno cercando di trovare un accordo con Lucumi, ma il colombiano potrebbe avere dalla sua un articolo del codice FIFA
Negli ultimi giorni si sta infiammando il calciomercato, complice anche il calendario che stringe sempre di più. Così vengono a galla le reali intenzioni dei calciatori e dei loro agenti, come anche quelle dei club e di chi lavora per loro. Questo strano periodo dell’anno, sfortunatamente, sta toccando anche il Bologna, con Lucumi che ha chiesto la cessione e la società che ha fatto muro. Quali sono i possibili sviluppi? Se una delle due parti dovesse fare marcia indietro, chiaramente, l’altra l’avrebbe vinta. Ma se così non fosse, quali strumenti sono a disposizione di Lucumi e del suo entourage?
Il caso di Andy Webster
Per avere un’idea più precisa, dovremo analizzare il primo caso simile, andando indietro nel tempo fino al 2006. Andy Webster, allora militante negli Hearts of Midlothian, ex squadra di Aaron Hickey, voleva servirsi di una nuova regola sui trasferimenti, introdotta dalla FIFA nel 2001. Il difensore scozzese era stato messo fuori rosa per delle diatribe con la società dovute al rinnovo del suo contratto, ma aveva ancora un anno di contratto. Per risolvere la situazione, dunque, fece ricorso per la prima volta all’articolo 17 del codice, allora mai utilizzato, e riuscì ad aggregarsi al Wigan grazie al pagamento di 150.000 sterline.
Hickey, ex Hearts of Midlothian (© Damiano Fiorentini per 1000cuorirossoblu)
Cosa dice l’articolo 17 del codice FIFA?
All’interno del Regolamento della FIFA per lo status e il trasferimento di giocatori, il diciassettesimo articolo (quinto del quarto capitolo), intitolato “Conseguenze della rescissione di un contratto senza giusta causa“, regola i contratti conclusi senza giusta causa. Ogni giocatore che ha accettato un contratto prima dei 28 anni può svincolarsi dopo tre anni dalla firma, altrimenti il tempo si riduce a due stagioni. In cambio, il professionista deve svolgere tre compiti. Occorre infatti che avvisi la società entro 15 giorni dall’ultima gara giocata, non si trasferisca nel medesimo campionato entro 12 mesi e paghi un indennizzo di valore variabile alla sua vecchia squadra.
Cosa può fare Lucumi?
Lucumi ha ancora meno di 28 anni, ma veste la maglia rossoblu dal 2022. Pertanto, avendo fatto passare i tre anni, potrebbe servirsi del regolamento, anche grazie alla gara giocata contro la Roma. Essendo questa terminata a meno di 15 giorni dalla fine del calciomercato, rientra perfettamente nei termini del già citato articolo e, se le cose non dovessero migliorare, il centrale di Cali avrebbe tempo fino al 7 settembre per avvisare Casteldebole di un eventuale sfruttamento del codice. Va anche detto che il colombiano dovrebbe pagare una cifra non banale alla società, grazie ad alcuni criteri oggettivi come la durata del contratto e le cifre percepite dal professionista. La speranza, ora, è che le cose possano risolversi civilmente tra le parti, giungendo ad un accordo pacifico in buoni rapporti, senza danni collaterali. Per il bene del Bologna e di Jhon.
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