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Bernardeschi, crederci senza troppe illusioni
Il fantasista ex Juventus difficilmente partirà titolare questa sera contro il Milan. Italiano frena gli entusiasmi: dopo tre anni in MLS manca ritmo e mentalità. Servirà tempo e lavoro per rivederlo decisivo dal primo minuto.
“Riportare i piedi per terra” è forse uno dei compiti più complessi di un allenatore di calcio. Soprattutto quando l’entusiasmo prende il sopravvento. In settimana, tanto si è scritto sulla possibilità che Italiano concedesse a Federico Bernardeschi il palcoscenico di San Sito come prima da titolare in rossoblù.
Ma è stato lo stesso mister di Karlsruhe a ripotare tutti, appunto, coi piedi per terra. Per giocare titolare, salvo sorprese che appartengono al campo della pre-tattica, Bernardeschi ha bisogno di qualche settimana in più di lavoro. Il motivo? Semplice, tre anni dall’altra parte del mondo nella modesta MLS, soprattutto nel pieno della carriera agonistica (Federico aveva 28 anni quando ha deciso di trasferirsi a Toronto) fanno la differenza.
Manca il ritmo
Vincenzo Italiano è stato chiarissimo su Bernardeschi: «Arriva da 3 anni di un calcio diverso, lo sa anche lui. Pronti, via, e ha testato tutto ciò che si era forse dimenticato, del calcio italiano. La Roma, il Como, tutte squadre con allenatori preparati con un nuovo modo di ragionare, lui deve fare uno switch seguendo ritmi e velocità che forse si è dimenticato. Lui è cresciuto di condizione e il suo mancino ci aiuterà tantissimo quando servirà. Quando tornerà a ragionare da giocatore italiano, tornerà a essere quello che ha vinto coppe, scudetto e un Europeo».
La condizione c’è, ma manca il resto, ma il ritmo, il sacrificio e probabilmente quella dose di attenzione che forse nel “soccer” non era richiesta”. La condizione fisicità, nonostante l’infortunio in amichevole, è cresciuta dice Italiano, ma la sensazione è che il tecnico non sia completamente soddisfatto della sua applicazione. «Quando tornerà a ragionare da giocatore italiano, tornerà a essere quello che ha vinto coppe, scudetto e un Europeo», una chiosa pesante che di fatto esclude Berna dalla contesa di questa sera. Almeno dall’inizio. E fa capire quanto sia diverso giocare dall’inizio e subentrare. Insomma, bisognerà attendere per vedere un Bernardeschi performante dal primo minuto, serve la condizione mentale che, per ora, Italiano ha sottolineato non esserci. Ed è forse il passo più complesso da fare, e bisogna credere e dare fiducia all’ex viola senza illudersi troppo.
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