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Bologna FC

Bfc vs Haifa Apoel 2 a 1 – 23 lug

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Solo una cosa non ci torna: il termine “amichevole”. Perchè se è vero come è vero che non c’erano i tre punti in gioco, chissà cosa ci dovremo aspettare quando le partite avranno invece qualcosa in palio. Per questo chiedere alla caviglia di Daniele Gastaldello che a fine primo tempo ha dovuto lasciare il terreno di gioco e le cui condizioni dovranno essere verificate da lunedì in poi. Tornando alla gara, il Bologna ha dovuto impegnarsi e non poco per piegare le velleità dei giocatori israeliani, permettendo così a Roberto Donadoni di verificare lo stato dell’arte della sua truppa. 
 
Il primo tempo ha proposto un quartetto d’attacco suggestivo: Di Francesco, Verdi Rizzo e Brienza, con i tre “piccoletti” che si sono cercati e hanno prodotto diverse pericolose occasioni, senza trovare la stoccata vincente. Sull’altra parte della barricata, gli israeliani, mai pericolosi durante tutti i 90 minuti, trovano, casualmente,  il vantaggio con Adilson, in contropiede, liberato da un movimento errato di Cherubin che sbaglia a salire e regala una nitida occasione che l’attaccante dell’Apoel non sbaglia. I falli degli avversari si contano col pallottoliere: Gastaldello è quelle che ne fa le spese maggiori, sostituito a fine del primo tempo da Rossettini. Un Bologna vivace, manovriero con buone giocate fino alla trequarti: manca il cinismo di un bomber vero, ma per il resto ci sono buone indicazioni. Inizio secondo tempo e il Bologna trova il pareggio, sull’ennesima azione di un ispirato Verdi: rigore per un fallo di mano che Taider trasforma. Gli ultimi 30 minuti sono un assolo rossoblù, ma il gol del 2 a 1 nasce da un tiro da fuori area di Donsah, deviato di quel tanto da mettere fuori causa il portiere avversario.  Bene il debutto di Krejci: che Bigon abbia lavorato bene è più che una sensazione.
 
Donadoni ha lasciato la Laranz Arena con un mezzo sorriso: buone le trame e l’intesa, bene la ricerca di un gioco veloce e con la palla a terra, dove la tecnica di molti attori rossoblù esaltano questo tipo di impostazione tattica. A sopperire la mancanza di una punta, nel primo tempo, il mister felsineo prova Verdi come “falso nueve” e possiamo onestamente dire che l’esperimento ci sembra riuscito: questo ragazzo andrà seguito con attenzione perchè potrà dare molto soddisfazioni alla causa.  Ci soffermiamo sulla coppia di centrali di centrocampo, visto il 4 2 3 1 provato in questi ultimi giorni: meglio la coppia del secondo tempo Donsah- Pulgar che quella del primo Taider-Crisetig, ma l’intesa deve ancora crescere in entrambi i casi. Oggi si replica con il Terek Grozny e, a proposito di centrocampo, c’è tanta curiosità per il debutto di Nagy, che dovrebbe, in tutto e per tutto, sostituire Diawara. Se questo debutto avrà il risultato che ci aspettiamo, crediamo che possano mancare solo due pedine al mosaico di Donadoni: un forte trequartista e una buona punta, che permetta a Mattia Destro di tirare, di quando in quando, il fiato.
 
 
Il tabellino di Bologna-Hapoel Haifa 2-1
 
BOLOGNA (4-2-3-1): Da Costa (73′ Sarr); Krafth (61′ Mbaye), Gastaldello (46′ Rossettini), Cherubin (73′ Silvestro), Masina (46′ Boldor); Taider (61′ Pulgar), Crisetig (61′ Donsah); Di Francesco (61′ Krejci), Brienza (73′ Calabrese), Rizzo (73′ Mounier); Verdi (67′ Floccari). All. Donadoni.
HAPOEL (4-4-2): Petrus, Sardal, Ofek, Haim, Nissim (65′ Gal); Hesam, De Paula (40′ Rotem), Dorra, Maxim; Golan, Adilson (65′ Maaran). All. Cohem.
Arbitro: Detta.
Reti: al 34′ Adilson (H), al 52′ rig. Taider (B), all’83′ Donsah
Note: 700 spettatori circa.
 
 
 
 
 

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