Bologna FC
Bologna, a Lecce tanti passi indietro (Repubblica)
Gli emiliani hanno offerto una prestazione ben peggiore al “Via del Mare”: il club felsineo ha fatto fatica in ogni reparto, concedendo molto al Salento, ma ha trovato il pari solo con un po’ di fortuna. Il ritorno al gol di Odgaard unica nota veramente positiva in una serata grigia.
Se un paragone si può fare con la sconfitta di Birmingham, contro l’Aston Villa, si può certamente dire che la prestazione del Bologna in Inghilterra è stata meglio della prestazione che è valsa un punto a Lecce. Insomma, un’insufficienza piena per i rossoblù che devono leccarsi le ferite perché i passi indietro sono assortiti.
In difesa, a centrocampo, davanti, il Bologna a Lecce ha faticato maledettamente in tutto. Eppure, con l’insufficienza piena praticamente di tutti i giocatori in campo, i rossoblù hanno comunque trovato temporaneamente il modo di rimontarla. E, quasi, portavano a casa i tre punti, grazie soltanto alla maggiore qualità della rosa.
Pigro e fortunato
I rossoblù sono stati pigri, hanno prestato il fianco all’energia del Lecce che, ai punti, avrebbero meritato ben più del Bologna: tre legno e due gol. I salentini arrivavano più facilmente della formazione emiliana al tiro e alla fine le statistiche dicono che la squadra di Vincenzo Italiano non avrebbero meritato nulla di più di quanto avuto anzi. I giallorossi di Eusebio Di Francesco avevano ben più energie della squadra di Italiano. Non solo fisiche, ma anche mentali. Avevano il furore agonistico che è mancato alla squadra del tecnico siciliano. A cui è mancato tutto e ha rimontato solo con un po’ di fortuna (la deviazione sul tiro di Odgaard) e l’ingenuità di Kouassi.
Poche note positive
Cercare note positive nella serata in cui il Bologna in difesa ha ballato la tarantella salentina è difficile, difficilissimo. Il tabellino suggerisce che la nota positiva che si porta via dal “Via del Mare” il Bologna è il ritorno al gol di Jens Odgaard. E poco altro, qualche spunto di Rowe e l’energia di Moro. Gli altri sono tutti bocciati: male Lucumí, indeciso Heggem, Miranda non è più lui, Orsolini si è visto solo per battere il calcio di rigore. Ma la lista sarebbe ancora lunghissima. Serve ritrovare la voglia di fare bene sempre, la grinta del Bologna di Italiano. Quello vero.
(fonte: Emilio Marrese, Repubblica)
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