Bologna FC
Verso Bologna-Genoa, Patrone: «Per il Grifone l’obiettivo è la salvezza. Mi aspetto una sfida aperta»
Il collega della testata genoana ci porta dentro questo inizio di annata della formazione ligure, con un occhio sempre attento al futuro della società del Grifone
Bologna e Genoa si ritrovano pochi mesi dopo la sfida di fine campionato, quando i rossoblù liguri si imposero sulla formazione felsinea ancora festante per la conquista della Coppa Italia. Due squadre diverse negli uomini, ma ancora molto simili al passato anche per via della continuità tecnica in panchina.
Per parlare della gara e dell’inizio della stagione del Genoa, in vista della sfida con il Bologna, abbiamo intervisto Francesco Patrone di PianetaGenoa.
Come è andato questo avvio di stagione del Genoa?
«Sicuramente. Ma le prime tre partite con Lecce, Juventus e Como sono tre gare molto diverse tra loro. Coi salentini lo 0-0 è scaturito dalla condizione della squadra di Di Francesco, sempre prontissima in avvio di stagione, salvo cedere alla distanza. Per cui è stato difficile giocare. Con la Juve è arrivata una sconfitta immeritata, perché il Genoa anche nel finale ha colpito la traversa con Masini. Mentre, col Como è arrivato pareggio nel finale in cui, paradossalmente, il Genoa aveva giocato meglio al primo tempo. Difficile fare un sunto con così poche gare».
La sensazione è che l’attacco sia un po’ spuntato…
«Sì, qualcuno dice che con l’addio di Pinamonti e l’arrivo di Colombo non c’è stata un’adeguata sostituzione. Il fatto è che la prima punta nel Genoa di Vieira fa tanto gioco di sponda, spalle alla porta. Il gol arriverà. Quindi, io penso che sia necessario avere fiducia in Colombo. Poi Vieira sta lavorando per ridare fiducia a Vitinha».
In compenso, è stata aumentata la qualità sulla trequarti con gli arrivi, tra gli altri di Stanciu e Carboni.
«Sì, si è lavorato in questo senso. Poi ci sono Malinovskyi che sta tornando da un gravissimo infortunio, Messias che spesso incappa in stop fisici ma è un giocatore di qualità ma domani dovrebbe essere della gara, lo stesso Ellertsson, che è appena arrivato ma sta facendo bene in avanti. E poi ci sono giocatori come Venturino, che hanno un anno in più di esperienza…».
La ripartenza da Vieira ha dato maggiore consapevolezza.
«Sì, per lui si era parlato di Inter. Ma alla fine è rimasto e per quel che si è visto lo scorso anno bisogna essere contenti. Sicuramente poter avere una continuità in panchina è molto importante».
Che obiettivi a il Genoa a breve e lungo termine?
«In questa stagione, servirà la salvezza. È l’obiettivo che ha chiesto e presentato il presidente alla piazza qualche giorno fa: la salvezza, i 40 punti, da raggiungere il prima possibile. A lungo termine, come annunciato, già all’atto dell’acquisto l’obiettivo è sistemare i conti. Quest’anno sono stati abbassati costi di gestione, pur vedendo solo De Winter tra “i big”».
Venendo a domani, che sfida ti aspetti tra Genoa e Bologna?
«Come l’anno scorso, pur in situazioni diverse, né per l’una né per l’altra si tratta di una sfida dentro o fuori. L’anno scorso venne fuori una gara aperta, anche perché forse il Bologna era reduce dai festeggiamenti della Coppa Italia e il Genoa era già salvo. Anche domani, mi aspetto una gara giocata a viso aperto».
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