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Bologna, Nervo: «Impossibile non vendere Ndoye. Ma ci sono le premesse per fare bene»
Dopo l’addio dell’esterno svizzero in Premier League, L’ex esterno rossoblù rassicura i tifosi: cessione inevitabile, ma con Sartori e i nuovi acquisti, il Bologna può puntare alla continuità e a un’altra grande stagione.
I giorni dopo una cessione importante sono sempre i più difficile per i tifosi. Quella di Dan Ndoye dal Bologna al Nottingham Forest non fa eccezione. E se non bastano i 42 milioni più bonus sborsati dagli inglesi per rasserenare sul futuro del Bologna, ci prova un grande ex come Carlo Nervo.
L’ex bandiera del club rossoblù ha parlato oggi a Il Resto del Carlino. E in una lunga intervista ha fatto il punto della situazione in casa felsinea, partendo proprio dalla cessione dello svizzero. Carlo Nervo non ha dubbi: «Sa ala ad ala (come si chiamavano allora) l’operazione è un affare per il calciatore e per il Bologna. E per tutto il resto c’è… il Cobra!».
Cessioni pesanti
Nervo, pur dispiaciuto da tifoso rossoblù, fa i conti con la realtà del Bologna e conferma: «Da tifoso mi dispiace che sia andato via, perché nell’ultimo anno è cresciuto tantissimo e ritengo che abbia ancora margini di miglioramento. Ma a quelle cifre, in termini di cartellino e di ingaggio, è un’operazione che si doveva fare. Di sicuro Sartori saprà come rimpiazzarlo».
Il grande problema nella testa del tifoso è che oltre a Ndoye ha visto già andar via anche Beukema. Una perdita importante, ma Nervo minimizza ricordando la campagna di calciomercato del 2024 del Bologna: «Un anno fa in questi giorni si facevano gli stessi ragionamenti, sembrava che senza Calafiori e Zirkzee il Bologna non potesse giocare a calcio. E invece è venuta fuori un’altra grande stagione, che con la vittoria della Coppa Italia è entrata nella storia».
Tutto in mano a Sartori
Il tifoso oggi è dispiaciuto e forse vede tutto nero. Ma già in passato a Bologna, e ancor di più a Bergamo con la Dea, Giovanni Sartori alle cessioni ha fatto corrispondere acquisti che poi si sono rivelati ancora più importanti: motivo per cui non c’è da preoccuparsi: «L’Atalanta, con Sartori, lo ha fatto per anni e guardate dov’è. Lo ha fatto anche adesso con Retegui: capocannoniere della serie A, attaccante titolare della nazionale, eppure di fronte a un’offerta mostruosa ha fatto le valigie».
Lo stesso Retegui, la scorsa estate, era stato preso per rimpiazzare chi si era fatto male (Scamacca, ndr). Quello che con ta non è quello che perdi, ma come lo sostituisci. Da questo punto di vista Nervo è molto chiaro su ciò che deve fare il Bologna: «Al posto di Ndoye serve un giocatore di livello. Del resto dopo aver incassato tanti soldi che fanno, se li tengono tutti? Non credo proprio. Certo, un po’ di soldi si, è giusto che Saputo non li reinvesta dopo tutti quelli che ha messo in questi dieci anni».
L’esperienza
I primi colpi della campagna di calciomercato estiva sono stati due giocatori italiani e molto esperti: Immobile e Bernardeschi. L’ex ala ha chiare le cose che potrebbero dare: «Meno freschezza e più esperienza: ma parliamo di due grandi giocatori». In particolare, Carlo spera in Immobile: «Ciro non cerca riscatto: ha segnato tanto anche in Turchia, deve solo continuare a fare quello che sa».
Nervo, peraltro, è stato testimone da vicino dell’arrivo di un altro grande bomber che a Bologna ha poi trovato una seconda giovinezza: Beppe Signori. Ecco i suoi ricordi: «Mi bastarono due allenamenti per vedere che, davanti alla porta, Beppe aveva un altro piede».
Le aspettative dell’annata del Bologna
Perciò per Nervo non ci sono dubbi su quali saranno gli obiettivi del Bologna: «Dopo due annate pazzesche la parola chiave dev’essere continuità. Le premesse ci sono tutte: Italiano ha dimostrato di saper far crescere i calciatori e Sartori trasforma in oro tutto quello che tocca».
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Doc
31 Luglio 2025 at 7:42
ma impossibile cosa?? non stiamo parlando di Ronaldo. Il Bologna l’anno scorso aveva il 15esimo monte ingaggi della serie A. É chiaro che se hai un tetto salariale di 2 mln i giocatori buoni non li terrai mai, é inutile continuare a dire che vuoi consolidarti nelle coppe e nei primi posti. Siamo rimasti una squadra il cui obiettivo é rimanere in serie A. Poi abbiamo avuto una stagione da Champions e una in cui si é vinta la Coppa Italia. Assolutamente casuali ed utili a Saputo a vendere i migliori giocatori. Purtroppo i tifosi rossoblu, sempre molto poco competenti di calcio, non lo hanno capito e continuano ad abbonarsi, cosa che incentiva il presidente a fare sempre più cassa.