Bologna FC
Bologna, dietro ogni numero c’è una storia
I numeri di maglia del Bologna non sono solo cifre: dietro ogni scelta ci sono storie, emozioni e simboli che parlano ai tifosi. Ecco come.
I numeri sulle maglie non sono mai solo cifre: spesso raccontano storie e tradizioni che i tifosi imparano ad associare a quei dati giocatori. Alcuni, ormai, sono diventati icone, soprattutto a Bologna. È il caso del 17 di Ciro Immobile, lasciato libero da El Azzouzi: un numero che l’attaccante porta con sé sin dai tempi di Pescara, scelto come dedica alla moglie Jessica, nata proprio il 17. Con quella maglia sulle spalle lo abbiamo visto esultare a lungo, sia con la Lazio che con il Besiktas.
C’è poi chi ambisce a trasformare il proprio numero in leggenda. Federico Bernardeschi, ad esempio, ha scelto la 10, un simbolo che lui stesso ha definito “storico e da onorare”, con la responsabilità che ne consegue.
Bologna e i numeri di maglia: tra tradizione e nuove storie
La nuova maglia home del Bologna 2025/26 (© Bologna FC 1909 via Facebook)
Altri, invece, sono già punti fermi: il 7 di Orsolini, l’8 di Remo Freuler, il 19 del capitano Ferguson, il 26 di Lucumi, il 29 dell’inesauribile De Silvestri e il 22 di Lykogiannis. Numeri che i tifosi hanno già visto brillare nella notte di Roma, nella finale di Coppa Italia.
Tra i pali, l’1 rimane a Skorupski, che ha accantonato la sua storica 28 per indossare di nuovo la cifra più classica per un portiere. Storia particolare, invece, quella di Ravaglia, che ha lasciato il 34 per prendersi il 13: non una scelta casuale, ma un tributo ad Andrea Tattini, conosciuto da tutti come “Tatto”, figura indimenticabile dello sport bolognese scomparso di recente e legato alla sua famiglia.
Curiosità anche per i nuovi arrivi: il norvegese Heggem, primo del suo Paese a vestire la maglia del Bologna, giocherà con la 14, la stessa portata al West Bromwich Albion. Il ceco Vitik rimarrà altrettanto fedele al suo 41, numero che lo accompagna fin dagli anni allo Sparta Praga.
Infine, c’è l’80 di Fabbian, che resta in attesa di abbracciare un nuovo numero a lui particolarmente caro: l’11, amato da tutta la tifoseria rossoblù.
Fonte: Il Resto del Carlino
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