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Bologna, l’esordio è un vizio rossoblù?

Sconfitta con la Roma e partenza in salita: per il Bologna non è una novità alla prima giornata di Serie A, ma è questo ciò che conta?

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I rossoblù sotto il settore ospiti dopo Udinese-Bologna (©Bologna FC 1909)
I rossoblù sotto il settore ospiti dopo Udinese-Bologna (©Bologna FC 1909)

La stagione 2025/26 del Bologna si è aperta con una sconfitta. A Roma, sabato 23 agosto, è bastato un gol giallorosso per confermare un trend che inizia a sembrare più di una casualità. La squadra di Italiano, infatti, è incappata nella quarta sconfitta consecutiva in campionato tra fine 2024/25 e inizio 2025/26. Un dato che potrebbe far storcere il naso, ma che racconta solo una parte della storia.

Bologna, maledizione della prima giornata?

Uno sguardo alle statistiche di Transfermarkt aiuta a capire che il Bologna fatica storicamente ad approcciare il debutto. Nelle ultime dieci stagioni di Serie A, i rossoblù hanno raccolto in media appena 0,9 punti alla prima giornata, quartultimo dato del campionato. Mentre le grandi — Juventus (2,5), Inter, Milan e Napoli (2,2) — partono a razzo, i felsinei tendono a scivolare in avvio. E non si tratta solo di questa stagione: anche l’anno scorso, il 2024/25, il Bologna aveva cominciato con un pareggio e subito dopo una sconfitta.

Ma poi cambia la musica in Serie A

Eppure, se ci fermassimo qui, non racconteremmo la verità a 360 gradi. Perché il Bologna ci ha abituati a un copione diverso: partire piano, quasi col freno a mano tirato, e poi accendere i motori quando la stagione entra nel vivo. Proprio nel 2024/25, dopo un inizio complicato, la squadra è stata capace di scrivere una delle pagine più belle della sua storia recente: la Coppa Italia vinta e una qualificazione europea centrata con carattere.
Insomma, sembra quasi che il Bologna abbia bisogno di inciampare all’inizio per poi costruire qualcosa di grande. Non un vizio da giustificare, ma una tendenza che — se confermata — potrebbe di nuovo trasformarsi in virtù lungo il percorso.

L’opera che nasce dagli errori

Chi ben comincia è a metà dell’opera
Dice il proverbio. Ma il Bologna, negli ultimi anni, sembra averne riscritto il senso: non importa tanto come cominci, ciò che conta è la bellezza dell’opera finale. E quando i rossoblù riescono a trovare ritmo, la loro stagione diventa spesso sorprendente.
La sfida per Italiano, allora, non è solo evitare i passi falsi, ma trasformare questa caratteristica in una forza: partire più consapevoli, senza aspettare l’autunno per esprimere il meglio.

La sconfitta di Roma segna un avvio difficile, ma non una condanna. La storia recente insegna che il Bologna sa rialzarsi e costruire stagioni memorabili proprio dopo partenze così. Se il copione non cambia, il meglio deve ancora venire.

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