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Bologna-Torino 0-0: Il Bologna da 1 a 10

Il Bologna non ha superato il Torino: analizziamo il match grazie alle 10 statistiche chiave

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Il Bologna da 1 a 10 (© 1000cuorirossoblu)
Il Bologna da 1 a 10 (© 1000cuorirossoblu)

Altro match, altro pareggio per un Bologna che non ha saputo ingranare le marce alte. Un pò di stanchezza fisica e mentale, specialmente visto quanto successo a Firenze, dev’essere rimasta nei serbatoi dei giocatori, e lo si è visto durante tutto l’incontro. Lo 0-0 non fa veramente male a nessuno? Vediamo che cosa ci dicono le statistiche.

1- Grande occasione del match

In una partita statica e piuttosto lenta, c’è stata una sola grande occasione, peraltro in favore del Torino, aiutato da un errore di Vitik nella gestione del pallone. Uscire dal campo con il 71% di possesso palla ma senza alcuna chance dev’essere un monito per fare di meglio nelle prossime gare. Detto che un periodo no può arrivare in qualsiasi momento, e l’avvio stagionale dei rossoblu è stato comunque di gran qualità.

2- Le parate di Skorupski

Ancora una volta spettatore non pagante, Lukasz può rifiatare dopo due mesi di grande livello. Speriamo che le energie risparmiate ieri possano aiutarlo quando servirà avere quel qualcosa in più.

3- I duelli di Orsolini

Non riesce a incidere, per una volta. Tenta un paio di dribbling, niente, cerca di aiutare i compagni ad avvicinarsi al gol, niente. E così, in poco tempo, si spegne, lasciando il campo con appena tre contrasti tentati.

Benjamin Dominguez, in gol contro l'Empoli (© Bologna FC 1909)

Benjamin Dominguez (© Bologna FC 1909)

4- I passaggi tentati da Dominguez

In una gara complicata per mille ragioni, dal mismatch fisico all’abitudine perduta di spaccare le gare, Benja prova a metterci del suo. Spesso triplicato, si nota quanto sia temuto e tenuto sott’occhio, ragione per cui ha perso parecchi palloni. Però, per garra e intraprendenza, oltre a quel paio di ottime giocate portate a termine, non possiamo che promuoverlo. Unico spunto: quando il pressing subito è così attento e numeroso, cambiare gioco potrebbe regalare praterie ai compagni. Lui, in questo, non riesce. Ma, giocando, riguadagnerà il feeling con le gare, tornando il talento che abbiamo ammirato durante la passata stagione.

5- Gli agganci falliti da Odgaard

Non è il solito Jens, e lo si nota anche da una delle cose che sa fare meglio quando deve sovvertire un’azione. Vederlo sbagliare cinque tocchi in un match è merce rara. Ma, venendo da un infortunio, che ci dovremmo aspettare?

6- I lanci di Ferguson

Lewis ci prova, ma la sua prestazione da play basso è troppo lenta per impensierire il Toro. Dove serviva rapidità, lui non è riuscito a guidare i compagni verso uno sviluppo capace di colpire nel segno: non una gara malvagia, ma può fare molto di meglio.

7- I contrasti di Zortea

Va bene ma non benissimo, citando il rapper Shade, perché Nadir in fase difensiva non ha commesso errori gravi, ma il suo acquisto prometteva qualcosa in più. E’ vero che gioca in una posizione diversa rispetto a quella di Cagliari, però anche quando tira dalla distanza fatica ad incidere, mentre in manovra rischia di pestare i piedi all’esterno. E’ questione di chimica: con un pò di pazienza arriverà anche Zortea.

8- Punti di distanza tra il Bologna e la prossima avversaria

Non c’è tempo per fermarsi: i rossoblu devono subito rialzarsi e convincere contro un club ostico come il Parma, che lo scorso anno ha creato parecchi problemi a Italiano. Il sesto posto è onore e responsabilità, ma deve anche spronare i ragazzi a superarsi in un momento meno brillante.

Charalampos Lykogiannis (© Bologna FC 1909)

Charalampos Lykogiannis (© Bologna FC 1909)

9- I lanci di Lykogiannis

Forse, ieri, è stato il migliore in campo. Di sicuro, tra gli undici titolari, il più intraprendente. Averlo in questo stato di forma è un sintomo della bontà del gruppo squadra, in cui anche le riserve vivono a cuor leggero i minuti passati in panchina e sanno metterci del proprio quando chiamate in causa.

10- Le palle perse da Bernardeschi

Il solito Berna, che fa rumore, giusto per citare Diodato e una canzone che ha pure vinto il Festival di Sanremo. Nel bene, spesso, e nel male, meno di prima ma comunque in maniera pericolosa, il toscano rischia la giocata, mettendo diversi palloni interessanti sulla testa o sui piedi dei compagni. Viene cercato, ci prova e vuole sbloccarsi, tant’è che quando esce tutti si accorgono di questo silenzio innaturale, quasi pacato, di una gara senza onde. Fede, d’altronde, la vive così, sempre sulla cresta, mai banale, anche quando c’è da prendersi un rischio. L’impressione è che manchi un guizzo, una rete, e che lui lo sappia, perché la cerca anche abbastanza spesso. Solo che c’è sempre qualcosa di mezzo: ieri era un super Paleari, ma domani chissà…

Fonte: Sofascore

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1 Commento

1 Commento

  1. Massimo Forni

    30 Ottobre 2025 at 20:09

    Si.Un altro pareggio ma il Bologna è una gran bella squadra. Con la Fiorentina il punto…? è stato il var. A cosa serve se non segnala il fallo su Bernardeschi.Con il Torino chiuso come si tempi di Trapattoni. Con i piedi buoni dei giocatori del Bologna. Il gioco per superare questi catenacci, è giocare alla Scacchi. Velocizzare il gioco di prima, e ogni giocatore senza palla,deve muoversi per mettere in condizione il compagno con la palla, di passarla anche senza guardalo.

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