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Bologna

Buon Compleanno “STADIO” – 31 ott

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Lo Stadio di Bologna

compie oggi 90 anni.

 

Ad inizio 1925 Leandro Arpinati, segretario federale del Fascio di Bologna, lancia una sottoscrizione pubblica per reperire i fondi necessari alla costruzione di un grande impianto polisportivo. Chiede alle aziende bolognesi di ogni settore un versamento “volontario” di almeno 1000 lire; inoltre ottiene dal governo 1 milione di lire, mentre il PNF (Partito nazionale fascista) ne devolve la bellezza di 3 milioni. Per dovere di cronaca va ricordato che il Municipio di Bologna non fu minimamente coinvolto nel progetto. Trovati i “contanti”, il 12 giugno 1925 il re Vittorio Emanuele III, posò la prima pietra dell’impianto.

Due anni dopo, esattamente il 31 ottobre 1926 Mussolini, entrato allo stadio a cavallo, seguito da un corteo di gerarchi e vestito con l’alta uniforme di generale della Milizia lo inaugura, con un solenne discorso, davanti a oltre centomila persone (dati tratti dalla stampa dell’epoca) della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale.

Va ricordato che la cerimonia di inaugurazione del Littoriale si tiene a lavori non ancora ultimati. Le foto ufficiali, logicamente, non mostrano le parti incomplete. Le caratteristiche tecniche, in particolare l’uso del calcestruzzo armato, ne fanno una delle più ardite costruzioni d’Europa. L’impianto polisportivo, oltre allo stadio dotato di pista per l’atletica, ospita campi di tennis e due piscine. Quella coperta, la prima in Italia, riscaldata d’inverno, e la grande piscina scoperta, ambedue hanno pochi eguali nell’Italia dell’epoca. Il progetto del grande complesso polisportivo è dell’ing. Umberto Costanzini, ingegnere capo dell’Ufficio tecnico della Casa del Fascio; un ruolo importante viene svolto anche dall’architetto Giulio Ulisse Arata, specialmente per la parte architettonica.

Il 29 maggio 1927, con la disputa di un incontro amichevole fra le nazionali di Italia e Spagna lo Stadio, denominato “Littoriale”, venne inaugurato ufficialmente. Gli azzurri si imposero per 2-0 alle Furie Rosse, tra cui giocava in porta Ricardo Zamora.

Ecco il tabellino della partita:

ITALIA-SPAGNA 2-0

Reti: 31 Baloncieri, 50’ aut. Prats.

ITALIA: Gianni (Bologna) 1, Bellini (Inter) 6, Caligaris (Casale) 26, Genovesi (Bologna) 6, Bernardini (Inter) 12, Giordani (Bologna) 1, Munerati (Juventus) 2, Baloncieri (Torino) 29 (cap.), Libonatti (Torino) 5, Della Valle (Bologna) 16, Levratto (Genoa) 15. Ct: Rangone.

SPAGNA: Zamora, A. Olaso, Zaldua, Prats, Gamborena, Peña, Sagarzazu, L. Regueiro, Yermo, Echeveste, L. Olaso. Commissione tecnica.

Arbitro: Rous (Inghilterra).

 

Il Bologna F.C. ne entra in possesso pochi giorni dopo, in occasione della sesta partita del girone finale del Campionato Divisione Nazionale, Lega Nord il 6 giugno 1927 ospitando il Genoa centrando la sua prima vittoria.

Ecco il tabellino della partita:

BOLOGNA-GENOA 1-0

Rete: Martelli I 65’.

BOLOGNA: Gianni, Borgato, Gasperi, Genovesi, Baldi, Giordani, Martelli I, Pozzi, Della Valle III, Perin, Muzzioli. – All. Felsner.

GENOA: De Prà, Moruzzi, De Vecchi, Barbieri, Burlando, Ferro, Gastaldi, Valentino, Levratto, Narizzano, Rosso. – All. Garbutt.

Arbitro: Asei di Torino

 

Nell’ottobre 1929 l’impianto fu completato con l’inaugurazione della torre di Maratona, progettata da Giulio Ulisse Arata. Alta 42 metri, con una base quadrata di 42 metri per lato, aveva in cima al pennone una Vittoria alata con fascio littorio, opera dello scultore Giuseppe Graziosi, scultore modenese e professore all’Accademia di Firenze. Poco meno di un anno dopo il Bologna giocava la sua prima partita notturna in Italia: il 19 giugno 1930 veniva sperimentato l’impianto di illuminazione all’avanguardia dello stadio Littoriale con l’amichevole Bologna-Casale (incasso a beneficio del Cimitero Monumentale del Grappa). In occasione della trentatreesima giornata di Serie A il 5 giugno 1932, al Littoriale, venne giocata la prima notturna in assoluto del campionato italiano; i rossoblù ospitavano ancora il Casale e si aggiudicarono la contesa per 4 a 2

Con la ripresa postbellica l’impianto venne ribattezzato Comunale. La prima partita giocata allo stadio col nuovo nome fu il derby con il Modena: era il 14 ottobre 1945, prima giornata della Serie A (per la precisione del Campionato Alta Italia); la partita finì 2-2. Il 3 giugno 1984, in occasione del ventennale della scomparsa di Renato Dall’Ara, prima della partita Bologna-Trento 1-0 con rete di Facchini (che avrebbe sancito il pronto ritorno in Serie B), l’impianto veniva intitolato alla memoria del mitico presidente, con la collocazione di un busto realizzato da uno scultore d’eccezione, l’ex rossoblù Paolo Todeschini. Lo stadio sarebbe stato poi profondamente ristrutturato in vista dei Mondiali del 1990, con interventi peraltro condizionati al vincolo chela Sovrintendenzadelle Belle Arti fissò sull’impianto, considerato monumento nazionale.

 

Lamberto Bertozzi

dida foto: 

In apertura articolo – 1926: Una veduta dello stadio Littoriale eseguita dalla zona che, molti anni dopo, diventerà Piazza della Pace.

In chiusura articolo – 1926: Veduta aerea del Littoriale realizzata a cura del Ministero dell’Aereonautica.

 

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