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Il volo di Dan: dal cuore rossoblù alle luci di Nottingham

Dan Ndoye lascia il Bologna e vola al Nottingham Forest: affare da 42 milioni. Tutti i dettagli di una cessione lampo e da record. Ma cosa resta, ora?

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Dan Ndoye è uno degli ex giocatori del Bologna impegnati in Europa League (© Bologna FC 1909)
Dan Ndoye al termine di Atalanta-Bologna (© Bologna FC)

Dan Ndoye lo aveva chiarito da tempo a Bologna, magari sottovoce, ma con la determinazione di chi ha un obiettivo preciso in mente: giocare in Premier League. Non era solo un sogno personale. E quel momento è finalmente arrivato. Il Nottingham Forest ha affondato il colpo decisivo, chiudendo l’affare con il Bologna e accogliendo l’esterno svizzero tra le sue fila.

L’accordo è di quelli importanti: circa 42 milioni di euro più bonus, con l’aggiunta di una clausola del 20% sulla futura rivendita. Un dettaglio non da poco, considerato che in caso di mancato trasferimento entro un determinato periodo, quel 20% si tradurrà automaticamente in 7 milioni garantiti. Un’operazione da manuale anche per le casse rossoblù.

Per Ndoye, un contratto non da poco: quattro anni più opzione per il quinto, con uno stipendio da 5 milioni netti a stagione. Un salto incredibile rispetto ai 900 mila euro percepiti a Bologna. Ma chi lo conosce bene sa che la cifra non cambierà la sua etica del lavoro. Dan non è tipo da sedersi sugli allori.

Dan Ndoye: un professionista fino all’ultimo minuto

Lo ha dimostrato fino all’ultimo giorno. Dopo un infortunio lampo nella prima amichevole estiva, è tornato in campo nel triangolare contro il Sudtirol, pur sapendo che l’accordo col Nottingham era ormai a un passo. Poteva risparmiarsi, evitare rischi. Invece ha voluto esserci. Per lui. Per la squadra. Per rispetto di quella maglia che lo ha accolto e fatto crescere.

Il Bologna, dal canto suo, non è rimasto impassibile. L’amministratore delegato Claudio Fenucci ci ha provato fino alla fine: un colloquio, qualche spiraglio, ma Ndoye sembrerebbe stato chiaro. Se fosse arrivata l’offerta giusta, nessun ostacolo. Lo stesso giocatore, a gennaio, aveva rifiutato il Napoli proprio per finire la stagione sotto le Due Torri. Una scelta che ha pagato, e come: suo il gol decisivo nella finale di Coppa Italia contro il Milan, in una notte che Bologna non dimenticherà mai.

E ora l’incognita Lucumí: resistere o cedere?

L’addio dello svizzero lascia un vuoto pesante. È il secondo big a fare le valigie quest’estate, e in città si inizia a percepire un certo malumore. Anche perché sul taccuino delle pretendenti adesso è finito pure Jhon Lucumí, centrale colombiano nel mirino del Sunderland.

E qui si apre un nuovo fronte: trattenere il difensore, legato da un contratto in scadenza, o accontentarlo qualora decidesse di partire? Fenucci starebbe lavorando al rinnovo con adeguamento dell’ingaggio, ma la trattativa è tutt’altro che semplice. Se Lucumí dovesse dire no, per il Bologna si tratterebbe dell’ennesimo bivio scomodo, forse il più delicato dell’estate.

Quel che è certo è che Ndoye non verrà dimenticato facilmente. Ha lasciato un segno, in campo e fuori. Ha scritto un pezzo di storia recente del Bologna. E ora, con la maglia del Nottingham, proverà a scriverne un’altra, a suon di corsa, talento e professionalità. Qualità che, ovunque andrà, non gli mancheranno mai.

Fonte: Stadio

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