Calciomercato Bologna – Resta viva la pista Iličić, occhio anche a Lucca. Torino su Barrow

Dopo la nascita ufficiale del nuovo campionato, per le squadre di Serie A e per il Bologna è tempo di rituffarsi sul calciomercato, per continuare la programmazione in vista dell’inizio della stagione.

MERCATO IN ENTRATA – I rossoblù sono sempre a caccia di un difensore: se per Pezzella il discorso è quasi chiuso, l’ultimo nome per il reparto arretrato è quello di Malick Thiaw, di proprietà dello Schalke 04: il costo del suo cartellino è di circa 7 milioni, l’operazione è difficile ma non impossibile. Molto dipenderà dal futuro di Lovato che, secondo Gianluca Di Marzio, è finito con prepotenza nel mirino della Salernitana; si complica anche la pista che porta a Cambiaso: l’esterno del Genoa è conteso tra Juventus e Inter, e l’opzione Bologna sarebbe possibile soltanto in caso di affondo da parte dei neroazzurri, che darebbero il via libera per il prestito in Emilia. Sartori, inoltre, studia ancora i piani per la fascia sinistra: come riportato da “Stadio”, interessa Josh Doig dell’Hibernian, l’alternativa è Doron Leidener dell’Hapoel Tel Aviv. Per quanto riguarda il centrocampo occhio a Martins Pereira dello Young Boys, mentre interessa anche Maggiore che però è seguito anche dalla Sampdoria. In attacco resta viva la pista che porta a Josip Ilicic: l’Atalanta sarebbe favorevole ad una sua partenza, manca il sì dello sloveno. Per il reparto arretrato occhio anche a Lorenzo Lucca, che sarebbe un’ottima alternativa ad Arnautovic.

MERCATO IN USCITA – Aaron Hickey resta nel mirino dell’Arsenal, ma per lasciar partire il terzino serve l’offerta giusta. Lo stesso discorso vale per Svanberg: lo svedese non rinnoverà il contratto, il Southampton ha offerto circa 6 milioni di euro ma il Bologna ne chiede 10. Non sono sicuri della permanenza nemmeno Orsolini e Barrow: se per il primo non sono arrivate ancora offerte, per il gambiano ci sarebbe il vivo interesse del Torino, con la società granata che avrebbe offerto per il suo cartellino circa 10 milioni di euro, come riportato da “Repubblica”. 

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