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Nel caos milionario della Serie A, il Bologna resta lucido

A metà di questo calciomercato estivo, troviamo la Serie A seconda per spesa, solo dietro la Premier: il questo contesto ecco Bologna.

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Entrata in campo del Bologna-Milan
Stadio Dall'Ara (© Damiano Fiorentini)

A metà luglio, la Serie A ha già messo sul piatto oltre 500 milioni di euro in un mercato che, per una volta, sembra voler restare agganciato ai colossi europei. Certo, la Premier League vola su un altro pianeta con 1,53 miliardi spesi, ma il secondo posto continentale dell’Italia — davanti alla Bundesliga e alla Liga — segna una controtendenza incoraggiante.

Guardando le classifiche dei trasferimenti più costosi stilate da Transfermarkt, colpisce come la Serie A stia cercando un nuovo equilibrio: da una parte gli investimenti su giovani di prospettiva, dall’altra il riscatto di profili consolidati. E qui si inserisce anche il discorso sul Bologna.

Vitík e Casale: i rinforzi da metà calciomercato

Il primo nome che salta all’occhio è quello di Martin Vitík, difensore centrale ceco, acquistato dal Bologna per 11 milioni di euro. Un colpo non solo tecnico ma anche simbolico: Vitík è quel tipo di profilo su cui il club può costruire le proprie fortune future: giovane, internazionale, ancora da esplodere ma con un potenziale evidente, soprattutto agli occhi della dirigenza rossoblù.

L’altro investimento importante è stato il riscatto di Nicolò Casale per 6,5 milioni. Una cifra che sembra quasi contenuta per un difensore che, sotto la guida di Italiano, ha potuto ritrovare – in alcuni momenti del campionato – la brillantezza dei tempi della Lazio. Con lui e Vitík, il Bologna ridisegna la sua difesa puntando su fisicità, anticipo e qualità in impostazione.

Calciomercato: in una Serie A che spende tanto, Bologna sceglie

Nella classifica generale dei trasferimenti più costosi (escludendo i riscatti), il Bologna non figura tra i top spender. Eppure, nel contesto dei riscatti, la presenza di Casale lo colloca tra i 15 affari più rilevanti della Serie A, segno che il club non si è tirato indietro quando si è trattato di consolidare la propria rosa.

La strategia è chiara: evitare l’ansia del colpo mediatico, privilegiare la continuità e puntare su giocatori che possano integrarsi subito nel sistema di gioco. E se da un lato le squadre italiane hanno investito su giocatori come Nico González (28,1M), Kossounou (20M) o Samardzic (14,8M), il Bologna preferisce consolidare una struttura già solida.

Serie A competitiva, ma a quale prezzo?

La crescita della spesa nel mercato estivo 2025 riflette una nuova ambizione della Serie A, che vuole solo esserci nell’élite europea, ma esserne protagonista. Ora, la vera domanda è: questa spesa porterà risultati concreti?

La sfida sarà capire quali club riusciranno a tradurre l’investimento in continuità e soprattutto valore sportivo. In questo senso, il Bologna, oggi, forte di una qualificazione europea e di una nuova guida tecnica, è pronto a fare un altro passo.

Forse non vedremo un rossoblù in cima alle classifiche di Transfermarkt per quanto riguarda le entrate, ma potremmo presto rivederne qualcuno, come già successo in quest’ultima stagione, in cima alle statistiche in campo. E alla fine, è lì che si gioca la partita più importante.

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