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Calciomercato Bologna e il -10%: un bilancio che nasconde un segreto

Dopo le cessioni di Beukema e Ndoye, il valore della rosa cala. Ma intanto il Bologna incassa: non è un ridimensionamento, è un altro atto del progetto.

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Vincenzo Italiano e la dirigenza del Bologna (© Bologna FC 1909)
Vincenzo Italiano e la dirigenza del Bologna (© Bologna FC 1909)

Il primo mese di calciomercato ha fatto suonare qualche campanello d’allarme per chi guarda solo i numeri. Secondo Transfermarkt, il Bologna è una delle poche squadre di Serie A ad aver registrato un calo nel valore della rosa: -10%, per un totale attuale di €277 milioni. Un dato che, però, va letto nel contesto corretto. Il club rossoblù ha infatti venduto due pedine fondamentali per il progetto tecnico dello scorso anno: Dan Ndoye e Sam Beukema. Due cessioni che, per quanto impattanti sul piano sportivo, raccontano una storia di competenza, intuizione e sostenibilità.

Calciomercato Bologna: l’arte di trasformare plusvalenza in valore

Quando il Bologna li ha acquistati, Ndoye e Beukema non erano nomi da copertina. Il primo, esterno esplosivo ma ancora da formare tatticamente; il secondo, difensore di temperamento con margini di crescita. Eppure, sotto la guida di Thiago Motta prima e Vincenzo Italiano ora, con la gestione sportiva di Giovanni Sartori, sono diventati titolari solidi, pronti per il loro salto. Il Bologna li ha ceduti a condizioni molto favorevoli per il club, generando plusvalenze importanti, perché entrambi erano arrivati con ingaggi e cartellini relativamente contenuti.

Queste operazioni hanno inciso sul valore della rosa attuale, sì. Ma al tempo stesso, hanno portato risorse fresche nelle casse della società, offrendo al Bologna l’opportunità di reinvestire in modo mirato e ambiziosol, come da manuale rossoblù.

Un calo temporaneo, non strutturale

Guardando alla classifica del valore delle rose, il Bologna si trova oggi dietro a Fiorentina, Roma e Lazio, e persino con il Como alle spalle. Ma questo dato fotografa l’immediato, non il potenziale. Perché i soldi incassati con le ultime cessioni possono essere reinvestiti per colmare – e superare – quel -10%. La vera forza del club, ormai consolidata, è nella capacità di scovare nuovi talenti, come già fatto in passato con Zirkzee, Calafiori, e gli stessi Ndoye e Beukema.

Il calciomercato e la fiducia in Sartori: il ciclo è appena ripartito

È naturale che una rosa perda valore quando vengono ceduti due titolari. Ma se la storia recente del Bologna ci insegna qualcosa, è che dove uno va via, un altro arriva e cresce. Giovanni Sartori ha dimostrato, con i fatti, di saper costruire squadre competitive partendo da intuizioni sottovalutate. Il mercato non è ancora chiuso, e c’è fiducia che i prossimi innesti seguiranno quella linea verde e ambiziosa che ha già portato il Bologna in Champions League.

L’incasso ottenuto dalle cessioni recenti, unito alla strategia sostenibile del club, è la base per un nuovo salto di qualità. Il valore della rosa, oggi in calo, potrebbe già risalire con i prossimi colpi in entrata. E nel frattempo, i tifosi possono guardare con orgoglio ai risultati ottenuti e con ottimismo a ciò che verrà.

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3 Commenti

1 Commento

  1. Al

    3 Agosto 2025 at 19:35

    Complimenti, superati anche dalla mezza fallita Lezietta.

    • Erio Corbelli

      8 Novembre 2025 at 20:35

      vale meno al momento avendo venduto DUE BIG, ma i conti di fanno a fine annata.

  2. Mg

    3 Agosto 2025 at 21:27

    Ma lo hai letto l’articolo?

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