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Inside the club – Celta Vigo, un club “reale”

Dal Siglo de Oro al Celta Vigo: storia di un club nato sul terreno della Galizia, che, dopo anni di silenzio, sale finalmente sui grandi palcoscenici

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Il Celta Vigo festeggia la vittoria contro il Real Madrid (© rccelta.es)
Il Celta Vigo festeggia la vittoria contro il Real Madrid (© rccelta.es)

Un club d’élite, fondato sui valori e sui principi della regione della Galizia, situata a nord-ovest della penisola iberica. È la storia del Celta Vigo, dei suoi colori e del suo stemma societario, intriso di cultura e tradizione locale. Conosciamo meglio il prossimo avversario del Bologna!

La storia del Celta Vigo

Un club “reale”

Nel pieno del Siglo de Oro, periodo di massimo splendore artistico della Spagna risalente al diciassettesimo secolo, chi voleva appartenere all’élite dell’Impero doveva far parte dell’Ordine di Santiago: un ordine militare e religioso, nato per proteggere i pellegrini del cammino di Santiago. La cattedrale di Santiago si trova in Galizia, a nord-ovest della penisola iberica, dove la croce è il simbolo identitaria della regione. Un luogo in cui il calcio è il principale mezzo utilizzato per rivendicare le proprie differenze, come fece il Celta Vigo. Nato nel 1923 come la più ambiziosa delle squadre galiziane, il club voleva raccogliere tifosi non solo locali, ma di tutta la regione.

Così, dopo un esordio in rosso, i colori della squadra diventano bianco e celeste, come la bandiera della regione. Stessa cosa vale per il simbolo: viene scelta la croce di Santiago e dietro a questa decisione si nasconde persino una leggenda. La possibilità di usare la croce, infatti, sarebbe stata messa in palio in un’amichevole contro il Deportivo La Coruña, storico rivale della regione, e che il Celta, avendo vinto, avrebbe potuto fare della croce il suo stemma societario.

Lo stemma del Celta Vigo (© 1000cuorirossoblù)

Lo stemma del Celta Vigo (© 1000cuorirossoblù)

Luce e buio

Troppo grande per la seconda divisione, troppo precario per affermarsi in Liga. Per un lungo periodo sarà questa la massima del Celta Vigo, fino agli anni Novanta, quando il club conosce il suo periodo migliore. La squadra diventa la sesta forza della nazione e viene soprannominata EuroCelta dalla stampa spagnola. È così che nel 2003 il Celta Vigo conquista il quarto posto in classifica e si qualifica, per la prima volta nella sua storia, in Champions League. Tutto, però, si trasforma in un brevissimo sogno: l’anno successivo scivola nuovamente in seconda divisione e gli anni successivi sono un altalena di risultati. Nel 2012 la squadra risale in Liga e da allora milita stabilmente nella massima serie.

Nel 2017 il Celta Vigo si qualifica in Europa League, dove arriva in semifinale per la prima volta nella storia, ma viene eliminato per mano del Manchester United. Stessa fine anche in Coppa del Re, dove elimina il Real Madrid, ma cade in semifinale contro l’Alavés.

L’allenatore: Claudio Giláldez

L’attuale allenatore del Celta Vigo è Claudio Giláldez, cresciuto professionalmente nelle giovanili dello stesso club. Nel 2024 viene promosso ad allenare la prima squadra, in sostituzione all’esonerato Benítez, e trascina i ragazzi dalla 16° alla 13° posizione. La scorsa stagione ha chiuso il campionato al 7° posto, portando il club in Europa League 8 anni dopo l’ultima volta. Al momento, il Celta Vigo è 10° in classifica con 19 punti e può vantare dell’ultima prestigiosissima vittoria contro il Real Madrid per 0-2.

Il Celta Vigo festeggia la vittoria contro il Real Madrid (© rccelta.es)

Il Celta Vigo festeggia la vittoria contro il Real Madrid (© rccelta.es)

Lo stadio del Celta Vigo: Estadio Balaídos

Lo stadio del club è l’Estadio Balaídos dal 1928. La struttura, situata a Vigo, accoglie 24.800 spettatori e nel 1982 ha ospitato il Campionato del Mondo.

 

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