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Chiedi chi era Helmut Haller – 11 ott

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Per apostrofare una canzone de Gli Stadio, intitolata “Chiedi chi erano i Beatles”, abbiamo deciso di intitolare questo pezzo così. Nella canzone si gioca sul fatto che anche se si chiede ad un 15enne che non ha vissuto in prima persona i Beatles, oggi li conosce per l’importanza che hanno avuto all’interno del panorama musicale. E stessa cosa potrebbe accadere con Haller, se lo si chiede ad un tifoso rossoblu che, pur non avendo vissuto gli anni del tedesco a Bologna, saprà rispondere perfettamente alla domanda su di lui. Perché in fondo Helmut Haller è stata e continua ad essere una bandiera del Bologna. Era nell’undici di quel meraviglioso Bologna che conquistò l’ultimo scudetto. Un undici che si recita a memoria, come le poesie che si imparavano sui banchi di scuola, perché in fondo si trattava proprio di poesia, calcistica ma pur sempre poesia. Una forma di opera d’arte scritta dal presidente Dall’Ara e diretta a meraviglia da Fulvio Bernardini. Ha giocato 180 partite e segnato 48 goal in rossoblu. Le sue abilità nel dribbling e una visione di gioco fuori dal comune lo hanno reso uno dei giocatori più forti nel ruolo di mezzala. Anche se conferire un ruolo a Haller, non è proprio impresa facile, perche il tedesco svariava un po’ ovunque, forte di quella libertà che gli concedeva Bernardini. Il ciuffo biondo, una caratteristica che lo rendeva inconfondibile quando scendeva su quel prato verde sul quale sapeva infiammare i tifosi con le sue giocate. Diceva di lui Renato Dall’Ara (riportato da Filippo Manaresi) : “Vale tre volte Sívori, perché Sívori ha il sinistro, Haller ha due piedi. E poi ha un presidente come me”. Lo andò a prendere Dall’Ara, di persona, su consiglio di Sansone. Il presidente si era innamorato di quel tedesco che sapeva dare del tu, ma un tu molto ma molto colloquiale, al pallone.  Peccato che, poi, il rapporto con Nielsen, mai del tutto idilliaco, si sia incrinato del tutto, visto che i due costituivano una delle coppie più belle, se non la più bella del campionato quando scendevano in campo.

Se ne è andato l’11 ottobre di 3 anni fa Helmut. Un personaggi cosi, proprio come i Beatles della canzone, non si dimentica. È impossibile scordare chi ha contribuito a rendere leggendaria quella squadra dell’ultimo scudetto. Impossibile dimenticare un giocatore così con la sua classe e il suo carisma. Era soprannominato “Il panzer”, un giocatore incredibile che a volte si è lasciato catturare da alcuni vizi fuori dal campo. Un giocatore di un calcio che non c’è più e che, a guardare quello di oggi appare lontanissimo. Haller e Nielsen, dicevamo: i due si sono ritrovati quest’estate e chi sa cosa si sono detti. Magari hanno fatto pace davanti a un buon piatto, visto che entrambi erano amanti della buona cucina. E magari a quella tavola c’erano anche Bulgarelli, Bernardini, Tazio Roversi e il presidente Dall’Ara. Il presidente circondato dai suoi ragazzi, purtroppo in un posto lontano da noi, ma non potrebbe esserci immagine migliore per chiudere questo articolo.

Foto:tuttocalciatori.net

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