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CorrBo – Grassi affonda il Bologna, il derby va alla SPAL – 4 Mar

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Foto de La Stampa


Perdere questo derby brucia, terribilmente. La sconfitta contro la SPAL assume i contorni di un’impresa, poiché era davvero difficile pensare ad una sconfitta in quel di Ferrara, sconfitta che porta le firme di Roberto Donadoni e Luca Gotti, oltre a quelle di tutta la squadra. Scelte sbagliate già dal primo minuto, con la decisione di schierare un Poli ancora in condizioni precarie (subito sostituito) e di uno Dzemaili a corto di carburante già da qualche partita. L’errore più grosso però è stato approcciare la gara come la classica gita del sabato al centro commerciale, non considerando che Semplici ha dato un’identità ai biancazzuri, facendoli diventare squadra ruvida e che sfrutta il gioco in verticale alla continua ricerca di Antenucci, perno della manovra offensiva. Una tattica che per certi versi ha funzionato, procurando agli estensi il vantaggio numerico dopo l’espulsione di Gonzalez al minuto undici della gara, ma che deriva da uno spirito troppo molle dei rossoblù, con un pallone perso malamente da Helander in mezzo al campo. Ed allora no, questo atteggiamento non ci sta, per rispetto di chi investe nella realtà felsinea cioè Joey Saputo (presente ieri in tribuna) e per i tifosi, presenti anche ieri in massa per assistere alla gara sotto un diluvio torrenziale. Bisogna considerare però che il Bologna dopo l’espulsione ha ritrovato la mentalità giusta per affrontare la gara, concedendo lo stesso troppi spazi agli avversari e che ad inizio ripresa hanno punito i felsinei con il match winner di Grassi. Un goal al quale avrebbe potuto rispondere Mattia Destro, che però spedisce tra le nubi scure grondanti pioggia il pallone celestiaco scodellato nel mezzo da un positivo Orsolini, rete che avrebbe decretato il pareggio allo scadere da parte dei rossoblù. Donadoni aveva avvertito i suoi che la gara sarebbe stata combattuta, la squadra sembrerebbe aver fatto orecchie da mercante, a discapito dei tifosi rossoblù, che hanno pagato per vedere uno spettacolo assolutamente non degno del prezzo del biglietto, dovendo poi subire la derisione del popolo spallino, in aggiunta alla delusione di vedere la stessa squadra abulica da più di un anno e mezzo. D’altro canto in una società dove si usano sempre toni sommessi è difficile che possa crescere un Bologna in grado di fare la voce grossa in campo.
(Fonte: Il Corriere di Bologna; articolo di Claudio Beneforti)

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