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Bologna

CorrBo – La strada per il successo – 28 Feb

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Foto di Alessandro Sgarzi


Disparità di crescita, con un progetto tecnico-tattico di spessore ma che ha portato ad avere giocatori in netto miglioramento ed altri che hanno smarrito la retta via. Attualmente è questa la situazione del Bologna, squadra che nonostante abbia incamerato una discreta quantità di punti, continua a non avere un’identità ben precisa (complici i numerosi cambi di modulo e di interpreti da parte di Donadoni). Le note liete in stagione però non mancano, una su tutte Pulgar: il cileno a parte qualche comportamento sopra le righe, ha dimostrato un atteggiamento sul rettangolo verde degno di un veterano e che lo ha reso perno imprescindibile della mediana rossoblù. Un altro giocatore che non ha tradito le aspettative è di certo Simone Verdi: dopo l’ottima annata appena trascorsa, il fantasista di Broni si sta ripetendo anche nella stagione corrente, tanto da aver attirato su di sé gli occhi di svariate squadre importanti. Spostandoci sul lato “montagne russe”, Destro nonostante il rapporto non idilliaco col tecnico di Cisano Bergamasco, ha dimostrato di essere giocatore importante per la rosa felsinea, con un exploit di tutto rispetto negli ultimi tre mesi, nonostante lo scarso impiego. Giungendo alle dolenti note, Donsah e Masina hanno disatteso le aspettative: il ghanese ha ben figurato quando impiegato dalla panchina, non fornendo però particolari garanzie data la sua discontinuità; l’esterno di Galliera invece nonostante sia frequentemente impiegato, non ha dimostrato una crescita costante, anzi. Ma ci sono anche elementi della rosa che sono un’incognita: Di Francesco di certo non manca sul piano dell’impegno, ma sembra che la sua crescita abbia subito una brusca battuta d’arresto, non è noto però se ciò sia dovuto all’impiego in molteplici moduli di gioco che ne hanno confuso l’identità sul terreno di gioco, oppure ad un suo aspetto caratteriale. Una cosa certa c’è: questo Bologna vince ma non emoziona. Ed allora per aiutare il progetto e la crescita dei singoli è necessario aumentare il tasso tecnico della squadra, oltre al carico di lavoro settimanale.
(Fonte: Il Corriere di Bologna; articolo di Alessandro Mossini)

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