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Corriere di Bologna – Quanto vale il taglio degli stipendi per i rossoblù?

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In un clima di incertezza, il Bologna riparte a pieno regime. Come riportato da Alessandro Mossini sulle colonne del “Corriere di Bologna”, a seguito della negatività al terzo giro di tamponi, da domani i rossoblù riprenderanno gli allenamenti con contrasti e partitelle come nell’era pre-coronavirus. Settimana cruciale non solo per l’attività sportiva, ma anche per il taglio degli stipendi, discorso rimasto in standby nell’ultimo periodo. Sull’onda delle polemiche sollevate dall’Assocalciatori, il Bologna ha in programma il pagamento delle mensilità di marzo, aprile e maggio, di cui però, ad eccezione dell’ultima, la FIGC non ne ritiene necessario l’adempimento ai fini dell’iscrizione al prossimo campionato. Se ciò dovesse accadere, ci sarebbe più tempo per trovare un accordo che, nella mente della dirigenza felsinea, si concretizzerebbe con il pagamento di due terzi del trimestre, facendo risparmiare alle casse rossoblù tra i 4 e i 5 milioni di euro. Una situazione in cui si dovrà trovare sì un accordo per la totalità dei giocatori, ma che avrà la necessità di essere adattato caso per caso, rimodulando gli ingaggi e, eventualmente, distribuendoli anche nella prossima stagione. Una decisione da prendere nei prossimi giorni, per chiudere al meglio questo campionato e iniziare a programmare al meglio il prossimo.

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