Bologna FC
E se il Bologna giocasse a due in attacco?
Con l’arrivo di Immobile, Italiano sarà pronto a tenere in panchina due punte su tre oppure potrebbe ragionare su un nuovo modulo?
La stagione del Bologna comincia questa sera e i riflettori del tifo rossoblù sono inevitabilmente puntati sui volti nuovi dalle parti di Casteldebole. Su tutti non può non spiccare la curiosità legata a Ciro Immobile, il volto del calciomercato estivo del club.
L’attaccante ha infiammato non solo la piazza ma anche i suoi tanti estimatori in giro per l’Italia. Quel “Fantallenatori sono tornato” come commento social al suo annuncio ufficiale sta scatenando i sogni di chiunque ha potuto godere dei suoi gol, tifoso e “fantallenatore” che fosse.
A questo punto, con Immobile abile e arruolabile, Italiano dovrà fare i conti con una poltrona per tre in avanti. O forse no?
E se il Bologna cambiasse modulo?
Idea affascinante quanto stramba, almeno a dirsi anzi forse solo a dirsi. L’idea che il tecnico rossoblù non voglia tenere in panchina contemporaneamente due giocatori tra Dallinga, Castro e Immobile non pare così azzardata considerando il talento a disposizione.
Lo scenario aprirebbe, quindi, a un cambio di modulo. Il passaggio alle due punte, si intenda bene, dall’inizio non a gara in corso, prevederebbe un centrocampo ridisegnato.
Un Bologna che passa al 4-4-2? Certamente è lo scacchiere più indicato tenendo ferma la difesa a quattro, ad oggi difficile da rivoluzionare pensando a mercato ed interpreti già in rosa.

Ciro Immobile (© Bologna FC 1909)
Quali interpreti in campo?
Confermata la linea a quattro nelle retrovie, il difficile viene in mezzo al campo se Italiano volesse giocarsi dal 1′ un di queste combinazioni: Immobile-Castro, Castro-Dallinga o Immobile-Dallinga.
Schierandosi a quattro, in mediana Ferguson e Freuler si adatterebbero quasi naturalmente. Sugli esterni Orsolini e Ndoye (con asterisco sullo svizzero) completerebbero il reparto e con loro l’abbondanza di scelte di cui oggi la rosa dispone e un Bernardeschi pronto ad unirsi al gruppo. I loro compiti potrebbero leggermente cambiare e forse non tutti sono ali pure ma la grande novità sarebbe la rinuncia al trequartista.
Chi non ne gioverebbe, l’unico forse a non giovarne è proprio il “10” inteso come posizionamento. Proprio lì Italiano si è re-inventato Odgaard e ha trovato in Fabbian un’ottima alternativa.
Tra quattro giorni tutta la truppa salirà a Valles e lo staff tecnico comincerà, pian piano, a farsi un’idea del Bologna che sarà, a una o due punte. La sensazione è che già dalle prime amichevoli qualche esperimento si potrà vedere e chissà che non rappresenti il preludio a un cambio di modulo vero e proprio. Ipotesi oggi, realtà tra un mesetto?
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