Bologna FC
EDITORIALE – Sto con Corvino e vi spiego il perché – 1 ago
Siamo ad agosto manca un mese alla chiusura del calcio mercato e il Bologna è “in ritardo” sulla tabella di marcia. Non sono mie parole, sono quelle del direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino che ieri a Casteldebole ha fatto il punto sul mercato, non senza prima fare una sorta di mea culpa. Si è assunto le sue colpe, Corvino, un uomo che quando c’era da mettere la faccia in carriera lo ha sempre fatto. Non si è mai nascosto, non si è mai tirato indietro e ieri in conferenza ha fatto lo stesso.
Impeccabile l’analisi sul calciomercato che il Bologna ha fatto fin qui: nessuna parola fuori posto, nessuna falsa promessa, solo la consapevolezza che c’è ancora tanto, tantissimo da fare. Non dimentichiamo però che sono arrivati giocatori come Mirante, Rossettini, Crisetig, Rizzo e altri due di esperienza come Brighi e Brienza. Poco? Indubbiamente si e su questo non serve fare ipocrisia. Ci si aspettava di più dal Bologna sul mercato, ma non dimentichiamo che questo è l’anno zero, quello della ricostruzione della società e dell’ immagine del Bologna che negli ultimi anni era stata offuscata da personaggi, ahinoi, noti. E allora se sul mercato c’è ancora tanto da fare, sono del parere che il giudizio di questa sessione possa essere espresso solo ed esclusivamente il 31 agosto, quando sapremo se i 5 obiettivi primari di cui ha parlato ieri il Direttore, saranno stati centrati o meno. Non mi sento di esprimere un giudizio sull’operato di Corvino prima che chiuda l’Ata hotel l’ultimo giorno di mercato. Capisco la delusione per una campagna acquisti che stenta a decollare, ma dall’altra non posso non evidenziare l’esperienza di Corvino in materia di calciomercato. Un uomo indecifrabile che riesce a depistare sulle trattative come solo i grandi DS sanno fare. Sta gettando le basi per il futuro senza sperperare i soldi ma gestendo al meglio le risorse, evitando di concentrarle tutte su un solo giocatore. Quel “siamo il Bologna e meritiamo rispetto” fa riflettere e fa capire quanto il direttore si senta parte di questa società. Quintero non arriva? Certo, dispiace ma una società cambia le carte in tavola e Corvino non si piega a queste cose che mancano di rispetto anche al Bologna. Defrel non arriva? Il giocatore non era convinto e solo chi è convinto e motivato può indossare la maglia rossoblu. Parole e pensieri di Pantaleo Corvino che hanno ricordato un po’ la “zona pensatoio” che il DS usò parlando di Ilicic a Gennaio. Corvino ha le idee chiare, non fatevi ingannare: pianificazione a lungo termine sfruttando le risorse a disposizione senza sperperarle, rispetto della società Bologna FC e convinzione dei giocatori a sposare il progetto. Se manca una di queste tre caratteristiche la trattativa non puo andare in porto. Poi ripeto, perché non voglio che venga frainteso, sul mercato c’è tantissimo da fare e di certo non bastano i giocatori arrivati fino ad ora, ma i rossoblu sono in buone mani e bisogna fidarsi di Corvino. Non dimentichiamoci che a Gennaio il direttore non era all’Ata hotel, era in un albergo vicino e si assisteva ad un andirivieni di procuratori che arrivavano li per parlare con lui. In quella sessione si è capito che qualcosa, per fortuna, era cambiato e si stava cercando di create un’immagine nuova della società rossoblu che tornava ad essere protagonista anche sul mercato.
Sto con Corvino perchè è un uomo mercato che ha tanta esperienza nel settore, sto con lui perchè le dichiarazioni di ieri sulla tutela dell’immagine della società sono di quelle che provengono da chi vuole salvaguardare e fare l’interesse del Bologna. Sto con lui perché sfoltire una rosa come quella dei rossoblu tra Gennaio e questa sessione, con dei veri e propri capolavori di mercato, non è assolutamente cosa facile. Sto con lui perché so come si muove nell’ambiente e per questo ho piena fiducia e allora…lasciamolo lavorare in pace e poi giudichiamo il suo operato, ma non prima della chiusura di questa sessione, il 31 agosto. Ricordatevi che “nel calciomercato ci sono tre fasi” e stiamo arrivando nella terza quella in cui si torna sugli obiettivi primari…
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Siamo ad agosto manca un mese alla chiusura del calcio mercato e il Bologna è “in ritardo” sulla tabella di marcia. Non sono mie parole, sono quelle del direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino che ieri a Casteldebole ha fatto il punto sul mercato, non senza prima fare una sorta di mea culpa. Si è assunto le sue colpe, Corvino, un uomo che quando c’era da mettere la faccia in carriera lo ha sempre fatto. Non si è mai nascosto, non si è mai tirato indietro e ieri in conferenza ha fatto lo stesso.