Bologna, cosa aspettarsi dal match contro l’Empoli?

Una settimana che difficilmente verrà dimenticata tanto presto dai tifosi del Bologna. La prima vittoria in Champions League, al Dall’Ara, in rimonta: lo ha detto lo stesso Vincenzo Italiano, è stato come aver vinto uno scontro a eliminazione diretta. Ma, come ci insegna il calcio, quello è già passato. Domani tornano i Rossoblù e lo faranno nell’anticipo serale: alle 20:45, sabato, sarà Empoli-Bologna.

Come arrivano i Rossoblù a questo match che nasconde non poche insidie? Con il vento in poppa, di certo, per gli ultimi risultati, ma con un Orsolini in meno e una fatica che inevitabilmente potrebbe presentare il conto, giocando ogni tre giorni. Servirà ancora la mano del mister, quindi. Cosa aspettarsi dal match del Castellani?

Empoli-Bologna, più importante del Dortmund

Un sottotitolo provocatorio? Forse, ma per l’economia di quel che sarà, non siamo distanti dalla realtà. Il Bologna necessitava di trovare la prima vittoria in Champions League: per un riconoscimento personale, visto il gioco espresso finora, ma anche per il proprio morale. È arrivata comunque la matematica eliminazione, ma nessuno ci pensa più. Tre punti con un peso specifico diverso sono quelli che cercano i Rossoblù in Empoli-Bologna. La squadra di D’Aversa è una delle squadre che più hanno messo in difficoltà gli avversari fino a questo punto del campionato: al di là dei risultati, l’Empoli se l’è quasi sempre giocata con tutti.

Jens Odgaard (© Damiano Fiorentini)

Proprio per questo motivo, il Bologna dovrà sfoderare le sue migliori armi per una trasferta che tutto fuorché da prendere sottogamba. In questa stagione, però, Italiano e i suoi ragazzi hanno dimostrato di giocarsela nel proprio modo con tutti: al di là delle defezioni, e al di là dell’avversario. I Rossoblù vanno incontro a un calendario che si potrebbe dire favorevole, vista la “caratura” degli avversari nelle prossime giornate. Ecco perché il grado di errore si abbassa al minimo, se si vuole portare avanti il proprio obiettivo, e cioè l’Europa. Il Bologna sa di non poter sbagliare, perché è importante rimanere a contatto con quelle zone: un passo falso potrebbe lasciarti indietro, in ogni momento. E il Bologna non ne vuole sapere.

Un ritmo da imporre, un ritmo da Champions

Ci rifacciamo, ancora una volta, alle parole di Vincenzo Italiano. Nella conferenza stampa pre-Dortmund, sia il mister e sia Riccardo Orsolini avevano sottolineato come la competizione europea potesse lasciare molto ai Rossoblù, al di là dei soli risultati. E il Bologna lo ha già dimostrato: è tutta una questione di ritmo. Lo stesso che ha imparato a “subire” negli scorsi mesi in Champions League, ha saputo portarlo nelle partite di campionato, portando a casa prestazioni, gol e punti proprio alzando il livello. Ed Empoli-Bologna, per i Rossoblù, dovrà essere un banco di prova anche sotto questo punto di vista. Perché i Rossoblù devono fare la partita, per portarla a casa.

Consapevolezza. Una parola che abbiamo utilizzato molto negli scorsi mesi, soprattutto nei momenti più altalenanti dei Rossoblù. Ma ora, ormai, la consapevolezza nei propri mezzi il Bologna la ha, e la prova è arrivata martedì sera al Dall’Ara. Il Bologna sa di essere diventato, in campionato, una cosiddetta “grande”: chiunque affronti i Rossoblù, lo fa con il rispetto e anche il timore che si riserva a chi può portarsi a casa il risultato alla propria maniera. E il Bologna sa di dover fare esattamente questo: vincere, citando Lucio Dalla, “per poter riderci sopra, per continuare a sperare”.

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