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Giaccherini: “Qui con grande entusiasmo e voglia di rimettermi in gioco. Darò il massimo per questa maglia” – 2 set

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Ieri Panteleo Corvino ha fatto il punto sul mercato del Bologna oggi, sempre a Casteldebole, è stato presentato Emanuele Giaccherini. L’ex giocatore del Sunderland è apparso subito motivato dalle prime parole, ha sposato il progetto rossoblu anche per riconque

Giaccherini è stato presentato da Claudio Fenucci, quest’ultimo presente a Milano con Corvino per l’ultimo giorno di calciomercato. Queste le parole dell’ad: “Sul mercato non credo di dover aggiungere molto, visto che ieri Pantaleo Corvino vi ha già spiegato tutto. Aggiungo solo una cosa: a nome di tutti siamo molto soddisfatti del lavoro svolto, abbiamo costruito una formazione competitiva per raggiungere il nostro obiettivo, una formazione che può ben figurare in Serie A raggiungendo quel consolidamento che tutti ci auguriamo avvenga. Abbiamo anche gettato le basi per il futuro, per obiettivi sempre più ambiziosi, creando un gruppo in cui c’è il giusto mix tra giocatori giovani ed esperti. Abbiamo preso giocatori importanti come lo stesso Emanuele che ha fatto anche un importante sforzo economico per venire a Bologna, rispetto a quanto percepiva in Inghilterra. Anche noi, come lui abbiamo fatto uno sforzo importante, poi è stato bravissimo Corvino a provarci fino all’ultimo”.

Queste, invece, le parole di Giaccherini: “Torno in Italia con grande entusiasmo, sono felice di essere qui a Bologna. Ho voglia di rimettermi in gioco e farò di tutto per questa squadra e questi colori. Quando il mio agente mi ha detto che c’era la possibilità di venire a Bologna, ho subito detto di si, per la storia del club e perché questa è una società importantissima con grandi ambizioni. Corvino mi voleva già qualche anno fa (come raccontato dallo stesso direttore ieri in conferenza stampa. Si parla dei tempi di Firenze, ndr) ma poi non se ne fece nulla . Con lui ho sempre avuto un ottimo rapporto, non mi ha dovuto convincere anche perché lui voleva me ed io volevo il Bologna”.

Sull’esperienza in Inghilterra e sulla Nazionale: “È stata un’esperienza bellissima, la rifarei immediatamente e la consiglio anche ai miei colleghi. Lì sono cresciuto molto come calciatore, anche se è un calcio totalmente diverso dal nostro. Nel secondo anno ho patito gli infortuni, è stato un anno difficile, ma ora sto bene anche grazie ad una buona preparazione. Sulle dichiarazioni di Advocaat (“è un giocatore forte ma non per l’Inghilterra”, ndr)? Ho parlato con il mister ed è stata proprio quella la scintilla che ha fatto si che andassi via. Non ero parte del progetto, ma è molto difficile arrivare in Premier e fare subito bene. Al mio primo anno c’ero riuscito poi gli infortuni mi hanno frenato. La Nazionale? Ogni giocatore sogna di vestire la maglia azzurra. A Coverciano ci son stato e so cosa voglia dire indossarla, ma prima di tutto devo pensare a fare bene con il Bologna, sperando che poi arrivi la chiamata del ct. Non ho sentito Conte, ma lui mi conosce e devo dimostrargli di essere tornato”.

Non è mancata anche una domanda su quel rifiuto fatto al Bologna quando indossava la maglia del Cesena: “Al Cesena ho vissuto tre anni importanti. Siamo arrivati in Serie A partendo dalla C, ma quello è il passato, adesso il presente è il Bologna . Nella vita si può cambiare idea e farò il massimo per questa maglia”.

Poi altre considerazioni sulla squadra: “Ho esperienza e con altri giocatori come Gastaldello, Brienza, o lo stesso Destro, possiamo essere d’aiuto e d’esempio ai giovani che ci sono in rosa. Ci prenderemo le nostre responsabilità e nei momenti difficili dovremo esssere bravi a portare i giovani nella direzione giusta. Bologna ha attraversato momenti difficili negli ultimi anni, poi grazie al lavoro di questa società è riusicto a tornare in Serie A ed ora è una delle realtà più solide dal punto di vista finanziario. Ho visto la gara cpn il Sassuolo, la squadra è giovane ma ha anche giocatori esperti, il nostro campionato inizia domenica prossima contro la Samp. C’è molto da lavorare, ma ci sono le basi per una salvezza tranquilla”.

Sul ruolo e il numero: “Il mio ruolo naturale è quello di esterno in un ipotetico 4-3-3, ma sono a disposizione del mister e sono pronto anche a giocare come mezzala se lui vuole, anche se mi ha già comunicato che mi farà giocare come esterno sinistro. Perché il 17? Il mio numero è sempre stato il 23, ma avendolo Brienza ho scelto questo”.

A chiusura della conferenza  Claudio Fenucci riprende la parola per comunicare le scelte fatte dalla società sulla lista da consegnare alla Lega: “Le nostre scelte sono legate alla presenza di più calòciatori nello stesso ruolo. Così facendo permettiamo a Delio Rossi di lavorare in maniera più serenza. Nella lista non ci sono Cacia e Ceccarelli e spero che con il mercato di Gennaio si riesca a trovare una collocazione per questi due giocatori”.


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