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Gli Avversari del Bfc: Torino- 19 Gen

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PROSSIMI AVVERSARI DEL BOLOGNA FC 1909

TORINO

Il Girone di Ritorno è iniziato positivamente per il Bologna di Donadoni, l’importante e ritrovato successo in casa del Crotone (da salvare il risultato, meno la prestazione- specialmente il pt molto deludente- ma in questi casi bene così) consente alla compagine felsinea di allungare le distanze dalla zona che scotta, considerando anche la gara da recuperare (Bologna- Milan), e agganciare in classifica il Genoa a 23 punti. I Rossoblu ospiteranno domenica ore 15.00 il Torino, una classica del Calcio Italiano, granata col 4° migliore attacco del Campionato, dietro a Napoli, Roma e Juventus con 38 reti, più del doppio di quelli realizzati dal Bologna, di cui 15 in trasferta, una squadra che è partita con il chiaro intento di centrare la qualificazione europea. Il Torino è da considerare una squadra “casalinga”, sul campo amico ha raccolto le migliori soddisfazioni, mentre è in trasferta che il suo cammino balbetta: 2 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte, per questo motivo il percorso dei granata deve migliorare fuori casa per centrare l’obiettivo Europa, molto complicato. Mister Mihajlovic, ex Bologna, sta portando avanti il concetto tattico studiato, provato, in estate e successivamente consolidato in questa prima parte di stagione, ovvero il 4-3-3. Un sistema di gioco ideale per la rosa a disposizione, idoneo per sviluppare- e così sfruttare le qualità tecniche degli attaccanti- la fase di attacco. Questo modulo tattico garantisce molto spazio sul fronte offensivo in quanto essendoci una sola punta centrale, l’ex Albinoleffe Belotti ( che si sta confermando ad alti livelli a suon di reti, 14 in Campionato di cui 3 contro il Bologna all’andata, e prestazioni, ma che sarà assente contro i felsinei causa squalifica), possono avvenire inserimenti e tagli da parte dei centrocampisti e degli attaccanti. Gli spazi a fianco della punta centrale devono essere sfruttati con corse di smarcamento in diagonale e in verticale, sempre tenendo in grande considerazione l’importanza dei tempi. Tutta la fase d’attacco si basa sulla combinazione dei movimenti dei tre attaccanti che generano situazioni offensive. Molto importante e delicato è il ruolo che ricopre il centrocampista centrale, l’ex Pavia Valdifiori ( che non c’era ancora all’andata, giocò Vives in quel ruolo, ingaggiato poco dopo dal Napoli), davanti alla difesa, è utile per uscire con il gioco corto e palla a terra, deve saper dare i tempi di manovra e fungere da vero regista, difficilmente entra in zona gol ed è utile a protezione della difesa in fase di copertura. Gli interni di centrocampo che giocano a “tutto campo”. La loro caratteristica principale è la capacità di saper svolgere bene sia la fase difensiva che offensiva. Soprattutto in fase d’attacco devono essere bravi ad inserirsi nelle “sponde” della punta centrale, comunque, nello spazio creato dal taglio dei rispettivi attaccanti esterni (nel Torino prima di tutto Falque e Ljaijc, ma da non dimenticare la giovane promessa Lucas Boyè, ex River Plate attaccante polivalente che si sta adattando come attaccante esterno, e Martinez). Centrocampisti interni che solitamente sono Benassi o Acquah, che però solitamente non parte da titolare ed ora via con la Nazionale del Ghana per disputare la Coppa Africa (a dx), e uno tra Baselli o il nigeriano Obi (a sx). Dietro nella difesa a 4 i più impiegati sono Rossettini, altro ex Bologna, e Castan come centrali, il promettente Barreca a sx e Zappacosta a dx, le altre soluzioni cui può disporre il tecnico serbo sono De Silvestri, Moretti (che ha giocato titolare contro il Milan nell’ultimo impegno con la fascia da capitano), altro ex Rossoblu, mentre per infortuni vari hanno avuto pochissimo spazio Molinaro, Avelar ed Ajeti (gli ex Frosinone e Cagliari nemmeno una presenza), a difendere i pali l’inglese Hart, che non era ancora stato ingaggiato per la gara di andata, pali difesi da Padelli allora. Oltre al cannoniere della Nazionale Azzurra Belotti, hanno realizzato diverse reti anche gli attaccanti esterni Falque, 8 gol per l’ex Bari, e Ljaijc con 5 ( i centrocampisti Benassi ben 5 e Baselli 4!) elementi molto incisivi per quello che concerne pure l’assist vincente, anche se ultimamente c’è stata la sensazione che, escludendo Belotti- sempre tanto generoso a battersi su tutto il fronte d’attacco e a fare a sportellate contro i difensori avversari- il Torino abbia perso in parte quella capacità di essere efficace che aveva mostrato precedentemente: l’ultima rete di un giocatore dal centrocampo in avanti – escludendo il rigore di Falque contro il Napoli – fu la doppietta dello stesso ex Genoa a fine Novembre, nella vittoria contro il Chievo di Maran. Da allora i granata pagano prestazioni non all’altezza e cali individuali, anche se nell’ultima partita in casa contro il Milan i granata sono tornati a giocare, per lunghi tratti, su livelli importanti: già al 30’pt potevano essere 3-0 se Ljaijc non si fosse fatto parere il rigore da Donnarumma, da quel momento è salito in cattedra il Milan che successivamente ha rimontato conquistando un pareggio insperato. Primi 15 minuti della ripresa dove il Toro ha patito molto, in conclusione una prova in cui è emerso l’immaturità di diversi interpreti, l’incapacità di gestione della gara, un pareggio che sa di amaro.

Nel preciso momento in cui l’articolo è stato scritto, il Torino ha acquisito Iturbe (entrato contro il Milan subito dopo il 2-2 ed impiegato a sx in un 4-2-3-1 ridisegnato dal tecnico serbo, ma la prova dell’ex Verona è deludente) dalla Roma con contratto a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2017, con il diritto di opzione per l’acquisizione dei diritti a titolo definitivo. Con lo stesso club capitolino la società piemontese ha perfezionato l’acquisizione a titolo definitivo di Iago Falque, riscattato per 7 mln con mesi di anticipo. In più è arrivato sotto la Mole l’esperto difensore centrale brasiliano Carlao (’86) a titolo definitivo dall’Apoel Nicosia. Ha lasciato il Torino il difensore Bovo per accasarsi al Pescara, sono in uscita il venezuelano ex Young Boys Josef Martinez, su cui il Bologna ha espresso interesse, il giovane talento Aramu e Vives, questi tre giocatori non sono stati convocati per la partita contro il Milan.

Il Bologna ha il dovere di riscattare l’umiliante, infausta, partita dell’andata, una ferita che sanguina ancora, i Rossoblu devono cercare di dare continuità alla vittoria di Crotone e magari riuscire a disputare una prestazione più convincente, non sarà certo compito agevole contro un Torino, superiore in tutti i reparti (resta da capire chi prenderà il posto di Belotti nel centro dell’attacco: se l’esperto Maxi Lopez, che lo sostituì a gara in corso in Torino-Cagliari e giocò al suo posto in Atalanta-Torino del Settembre scorso quando “il gallo” era assente per infortunio, o il promettente Boyè, entrambi ancora a secco in Campionato), che è capace di trovare la via della rete con regolarità su quasi tutti i campi.

MARCO MAGLI

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