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Il Corriere di Bologna – La cura per il Coronavirus potrebbe arrivare tra qualche mese

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Fiere Healthcare

 

 

Il Coronavirus sta continuando a seminare dolore e morti in tutto il nostro paese. Alcuni sostengono che ”è come essere in guerra, una guerra tecnologica moderna”. La situazione, in particolare in Emilia-Romagna, è grave.
Si sta cercando di avere una possibile cura contro questo virus e la si sta cercando di avere il prima possibile.

A Casalecchio vi è la sede del consorzio interuniversitario Cineca, dove il supercomputer per la ricerca scientifica Marconi (inaugurato nel 2016), il migliore in Italia per potenza di calcolo, sta combattendo per cercare una cura a questo virus.
I risultati ottenuti fino ad oggi fanno ben sperare: sono state trovate le prime 40 molecole che potrebbero fermare il Coronavirus.
Queste molecole sono state trovate mediante specifici calcoli matematici. Queste sostanze dovranno essere poi analizzate in laboratorio, per capire quale di queste è la migliore per combattere il Covid-19. Quando sarà stata trovata, bisognerà sintetizzarla. Per fare tutto ciò, tuttavia, potrebbero volerci ancora mesi, si pensa che la cura potrebbe essere pronta per la seconda metà dell’anno.

Il Cineca di Casalecchio è impegnato nel progetto Exscalate4Cov finanziato dall’Unione Europea, insieme allo Spallanzani di Roma, al Politecnico di Milano e altre istituzioni.
Alla guida di questo importante progetto ci sono Dompè farmaceutici. L’obiettivo di questo progetto di ricerca è quello di trovare, nel minor tempo possibile, il miglior farmaco per combattere il Coronavirus. Inoltre, stanno cercando anche delle molecole per prevenire dei contagi futuri.
-” Per analizzare una molecola, di solito, ci vogliono 4 mesi’, ma il supercomputer che abbiamo qui ci permette di farlo in 50 millisecondi’- ha spiegato il direttore del Cineca Vannozzi. Questo per dare l’idea della potenza di questo computer.
Così, in circa un mese di lavoro, è stata analizzata metà dell’archivio di 500 miliardi di molecole da cui si sta cercando di estrapolare quella migliore per sconfiggere il Covid-19. Per ora ne sono state individuate 40 potenzialmente in grado di uccidere il virus. La strada, quindi, è quella giusta.

Ora la palla passa in mano agli altri istituti di ricerca, che prima dovranno confermare il risultato e poi dovranno fare una valutazione sulle molecole che daranno un esito positivo. Solo allora si potrà iniziare a sperimentare sull’uomo. 
Nel frattempo, il Cineca non si ferma e continua ad analizzare le restanti molecole dell’archivio.
Dobbiamo essere orgogliosi di avere nella nostra città un istituto di tale importanza e competenza. Siamo sulla giusta strada.

(Fonte: Il Corriere di Bologna – Andreina Baccaro)

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