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Bologna FC

Il punto di Bettu 15/04/2013

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Palermo-Bologna

 

Il Bologna non soccombe e resiste. Dopo Udine, un’altra trasferta senza la disponibilità di due perni come Perez e Diamanti, ma un altro pareggio agguantato.

Il Bologna era ed è ormai salvo, mentre il Palermo aveva tutte le motivazioni della vita per vincere.

Giocava inoltre tra le mura amiche, con 30.000 tifosi al seguito.

Fattori che avrebbero dovuto giovare alla vittoria del Palermo, che però, per meriti del Bologna non è arrivata.

L’inizio comunque era stato tutto fuorchè incoraggiante. Ilicic effettua un buon uno due con Miccoli, il quale gli tocca il pallone appena ricevuto con lo sloveno che telecomanda un bellissimo tiro mancino a giro sul quale Curci non può arrivare.

Il finale pareva già scritto e il prologo sembrava lo stesso degli scorsi quattro anni in cui il Bologna è sempre uscito sconfitto dal Barbera.

I bastoni fra le ruote per i rosanero ci hanno pensato a metterli proprio gli stessi giocatori di Sannino, quando al16’Donati ha effettuato un retropassaggio a Sorrentino, il quale ha clamorosamente scagliato il pallone anche forse a causa della consapevolezza che il passaggio di Donati fosse volontario. Fatto sta che Gabbiadini, qual più facile gioco da ragazzi, non poteva far altro che approfittarne segnando il gol dell’1-1.

Il Palermo ha subito il colpo, procedendo con un ritmo meno sostenuto. Miccoli e Ilicic ci hanno riprovato da fuori, ma Curci ha ben bloccato i loro tiri.

Il Bologna si difendeva d’altro canto con ordine cercando di far male in contropiede.

Al37’Konè è uscito lasciando il posto a una mezzala sicuramente più propria di quel ruolo, Guarente.

La prima frazione si è quindi conclusa in parità, con un Palermo molto attivo e dinamico, ma che ha pagato la papera di Sorrentino.

Tornati in campo, il ritmo era più o meno quello del primo tempo. Ad attaccare era il Palermo, con un Bologna chiuso bene, attento in fase difensiva e pronto a ripartire in contropiede.

Al54’è sceso l’autore del gol Ilicic lasciando posto al giovane Dybala, mentre 10 minuti più tardi è entrato Pasquato per un Lazaros ancora troppo poco incisivo, anzi spesso è risultato impreciso.

Pioli con questo cambio ha fatto subentrare un giocare di grande classe capace di tener palla, creare la superiorità numerica con qualche dribbling ed essere pericoloso nel tiro da fuori.

Proprio Pasquato infatti stava per siglare un gol capolavoro. Su un bel cross di Garics, unica cosa buona realizzata ieri dall’austriaco, Pasquato ha colpito di esterno sinistro al volo dando a molti l’illusione del gol quando invece la palla era terminata di poco fuori.

La buona tecnica di Pasquato e Guarente ha comunque contribuito a rendere il Bologna più ordinato nei passaggi e nel fare girare palla.

Gilardino ha inseguito smorzato troppo il tiro su un bel cross dal fondo, mentre il Palermo continuava a fare la partita senza però riuscire a rendersi più di tanto pericoloso.

L’arbitro Doveri, che nel primo tempo aveva usato un uguale metro di giudizio ammonendo per simulazione sia Konè che Ilicic, non si è fatto condizionare dal clima rovente (letteralmente parlando, ma soprattutto per quanto riguarda lo spirito che regnava nello stadio).

Prima ha lasciato correre quando effettivamente, forse, non c’erano gli estremi per il rigore su Gilardino, caduto al momento dell’impatto con la palla.

Dopo di che ha applicato ancora una volta lo stesso metro di giudizio non concedendo due penalty inesistenti, ma purtroppo a volte dati, su Kurtic per un contatto (se di contatto possiamo parlare) con Taider e sul volo d’angelo di Barreto proprio nel finale.

Giudico per cui abbastanza positiva la prestazione della terna arbitrale, tenendo anche conto dell’atmosfera regnante e della partita impegnativa da arbitrare.

L’ultimo cambio per Pioli è stato quello di Sorensen per Gabbiadini, trasformando l’assetto tattico della squadra in un 3-5-1-1 con Pasquato alle spalle di Gilardino.

Nonostante diversi calci d’angolo e una punizione deviata in angolo ad extratime largamente scaduto, il Palermo non è riuscito a trovare il gol del vantaggio.

Il Bologna ha così dimostrato carattere, voglia e determinazione, non concedendo nulla a una squadra con motivazioni ben diverse.

Le assenze di Perez e Diamanti sono state sormontate da una prestazione attenta e ordinata, meritevole di un bel puntaccio portato a casa, puntaccio che avvicina ancor più i rossoblu alla fatidica quota 40 punti.

 

Pagelle

 

Curci 6,5: incolpevole sul gol di Ilicic, mentre dopo effettua sempre buone uscite bloccando il pallone con sicurezza.

 

Garics 5: perde tantissimi palloni, non arriva mai sul fondo per crossare e dalla sua parte Garcia ha sempre trovato troppo spazio. Fortuna che era diffidato e salterà la prossima. Ah, ma chi c’è al suo posto? Motta? Auguri eh. Viva Zanzato.

 

Antonsson 6: in alcune situazioni si rivela fondamentale, mentre in altre perde la concentrazione rischiando qualcosa di troppo.

 

Cherubin 6,5: prestazione molto solida e attenta di un centrale italiano sempre più in miglioramento.

 

Morleo 5,5: non controlla due facili palloni lasciandoli andare in fallo laterale. E’ impreciso in altre circostanze, anche se quantomeno ci mette sempre tanta grinta e dinamismo. Migliora leggermente nella ripresa.

 

Taider 7: impressionante per corsa e impegno fino all’ultimo secondo. Non è sempre preciso coi piedi, ma il suo apporto in fase di quantità è straordinario.

 

Khrin 5,5: sempre troppo lento e macchinoso nel costruire l’azione e nel far ripartire un contropiede. Si salva recuperando qualche pallone in fase difensiva.

 

Konè 5,5: troppo confusionario nei pochi minuti in cui sta in campo.

 

Lazaros 5,5: secondo me un’altra prova insufficiente caratterizzata da molteplici imprecisioni in una prova ancora troppo incolore.

 

Gabbiadini 6,5: ha la fortuna e il merito di trovarsi lì quando Sorrentino sbaglia clamorosamente. Sigla il gol del pareggio e si muove anche abbastanza bene, soprattutto nel primo tempo.

 

Gilardino 5,5: già gli arrivano pochi palloni di solito, figuriamoci senza Diamanti. Si nota un po’ di più quando entra Pasquato, il quale lo serve un po’ più spesso anche su una bella palla dal fondo che però Gilardino non riesce ad imprimergli forza.

 

 

Guarente 6,5: giocatore costantemente in crescita. Ha le potenzialità per tornare una mezzala vera, dotata di buoni tempi di inserimento e capacità di interdizione.

 

Pasquato 6,5: mette un po’ di brio a un attacco rossoblu fino ad allora troppo spento. Salta l’uomo con buoni dribbling e costringe Morganella a non spingersi così tanto in avanti come faceva con l’ex Modena in panchina.

 

Sorensen 6: allontana bene di testa alcune palle buttate nella mischia dai giocatori di Sannino, contribuendo alla resistenza messa in atto dalla retroguardia felsinea.

 

 

Pioli 6,5: senza Perez e Diamanti, mette in campo una squadra ordinata e ben organizzata per resistere alla furia palermitana. Ha ragione nel dire che nel girone d’andata una partita del genere si sarebbe persa. Il merito del miglioramento è in primis lui.

 

Voto al Bologna: 6,5.

 

 

Domenica si potrebbe già festeggiare in casa una matematica salvezza tanto desiderata, continuando dopo di essa ad impegnarsi per programmare il futuro della prossima stagione (sulla quale ci sono ingenti nubi nere) e a giocare per fare il maggior numero di punti anche nell’attuale stagione.

Sempre, forza Bologna!

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