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Bologna FC

Il punto di Bettu 26/08/2013

Pubblicato

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Napoli-Bologna

 

Come volevasi dimostrare.

Il Bologna inizia nel peggiore nei modi il proprio campionato incassando una sonora sconfitta contro il Napoli per 3-0. Riaprire questa rubrica in un modo peggiore di così non si poteva.

Chiariamo subito una cosa. Contro un avversario che gioca in casa e che quest’anno sarà probabilmente la vera insidia alla Juventus per la lotta allo scudetto, ci sta perdere 3-0. Quello che non ci sta affatto è il modo con cui ciò è stato conseguito. Analizziamo perciò meglio la partita.

Pioli e Benitez schierano entrambi lo stesso modulo, ossia il 4-2-3-1.

Nel Napoli, come avevamo preannunciato nella rubrica “l’altro spogliatoio”, Britos ha vinto il ballottaggio con Cannavaro, mentre il trio dietro ad Higuain era composto da Callejon, Hamsik e Pandev, preferito ad Insigne.

Nel Bologna, invece, Cech ha preso subito il posto dell’infortunato Morleo e i tre trequartisti erano Konè, Lazaros e Diamanti, ruotanti dietro a Bianchi.

La prima azione pericolosa della partita fa già capire che aria sarebbe tirata.

Higuain sfonda dalla destra, serve Hamsik indisturbato in mezzo all’area (purtroppo non sarà la prima volta) che grazie a un rimpallo vinto serve Callejon, il quale al volo colpisce in pieno il palo facendo tremare Curci.

Konè subito dopo dalla distanza effettua il primo dei due tiri in porta della partita rossoblu; Reina si fa trovare pronto.

Dopo di che è solo Napoli. Punizione di Callejon e per la seconda volta Hamsik si ritrova a staccare tutto solo in mezzo all’area di testa, con la fortuna che non angola la traiettoria per cui Curci blocca il pallone.

Che siano servite da lezione queste due azioni pericolose partenopee? Mocche.

Pandev apre sulla destra per Hamsik. “Tanto lo slovacco è tristo, non marchiamolo che tanto non è buono”, pensa Garics che lo lascia stoppare liberamente palla in mezzo all’area.

Chissà se oltre le nuove regole sul fuorigioco, siano state promulgate anche norme che determinano di mantenere una distanza di3 metridall’avversario anche ad azione in corso.

Fatto sta che lo sloveno conclude verso la porta, Curci respinge come può e Callejon tutto solo (Garics ha forviato tutti spiegando le nuove regole sulla distanza da mantenere) segna il gol più facile del mondo.

Stavolta la lezione l’avranno capita? Saranno più attenti la prossima volta?

Prima della fine del primo tempo Zuniga serve di nuovo, lo stesso Hamsik in mezzo all’area a cui Garics in virtù delle nuove norme è ovviamente a3 metri.

Lo slovacco felicemente incredulo mette a sedere Curci e da posizione seppur defilata, ma comunque a porta sguarnita, mette dentro il 2-0 al46’, riuscendo anche a far allungare la gamba a Natali, movimento che dal difensore ex Fiorentina non si vedeva dal 2003.

E non raccontiamoci, caro Pioli, che il raddoppio alla fine del primo tempo ha tagliato le gambe al Bologna.

Il Bologna le gambe, la testa e tutto ciò con cui si deve giocare a calcio non l’ha mai utilizzato.

A inizio ripresa Pioli prova la carta Moscardelli per un Lazaros terrificante.

Lo stesso Mosca e Diamanti provano più volte il passaggio corto da calcio d’angolo, quando finalmente capiscono che forse è il caso di crossare direttamente in area, non hanno nemmeno il tempo di osservare la direzione della palla, che il Napoli è già dall’altra parte con Callejon che solo davanti a Curci chiude troppo la conclusione.

Higuain dopo poco dà l’illusione del gol su una punizione che stava per sorprendere Curci sul proprio palo; in poche parole dal primo al secondo tempo non è cambiato assolutamente nulla. Solo una buona azione da parte del Bologna che vede Della Rocca verticalizzare per Moscardelli che di tacco serve Bianchi e fa il movimento del dai e vai, l’ex torinese però conclude da solo di sinistro alto sulla traversa.

Arriva anche il 3-0 napoletano con Hamsik che da fuori area sfrutta un ottimo passaggio all’indietro di Pandev sul quale Khrin si avventa con la sua solita caparbietà e velocità, tanto che Pioli ha proposto di farlo competere contro Usain Bolt. Ah no, forse suderebbe troppo. Poi se si sbucciasse un ginocchio…idea bocciata, per carità!

Konè alla fine prova ancora una volta da fuori il gol della bandiera trovando però la respinta di Reina.

Finalmente De Marco fischia ponendo fine alla sofferenza di tutti i tifosi rossoblu che stavano guardando la partita.

Il “come volevasi dimostrare” con cui ho aperto l’articolo non è casuale.

Era ovvio pensare che andasse a finire così per un’unica semplice ragione.

Nel calcio i problemi che si vedono sul campo nascono spesso dall’alto, dalla società.

Il Bologna raggiunti due anni fa i 51 punti non ha mica pensato, come forse sarebbe logico pensare, di costruire su quella squadra una promettente base per il futuro.

Ha smantellato completamente, anno dopo anno, quella squadra, senza ovviamente compensare in acquisti il deficit tecnico che si era creato con le cessioni.

Già l’anno scorso si sono fatti 7 punti in meno, finendo con un totale di 44, rispetto ai 51 dell’anno precedente.

Visto il peggioramento si è pensato bene di vendere ancora (o di non trattenere giocatori a dire della società già trattenuti) calciatori come Gilardino e Taider.

E’ logico quindi aspettarsi prestazioni come quelle di ieri. Da 44 punti fate i conti voi di dove possiamo arrivare.

“Ah ma la società non ha i soldi”. Bene, non è mica una colpa (anche se lo diventa quando si rifiuta di passare la mano a gente più facoltosa).

Visto che non si hanno soldi ci si circonda di gente che di calcio qualcosa ne capisca. Per esempio, gente che ha preso un certo Taider a 300.000 €, che oggi vale 12 milioni.

Se oltre a non avere i soldi, si lascia fare la squadra a persone incompetenti per svolgere questo compito, è ovvio che si vada a finire così. Come volevasi dimostrare.

Il Bologna è una squadra che non ha degli esterni capaci e dopo molti anni non si è ancora posto fine a questo problema.

Il Bologna è una squadra che non ha un regista.

Come si pensa di fare gioco in queste situazioni?

Ci si affida dunque unicamente a Diamanti, dal quale non ci si può aspettare una partita strepitosa ogni domenica.

A questo punto mi fanno solo stizzire le dichiarazioni dei calciatori e dell’allenatore che vogliono arrivare noni, vogliono arrivare a sinistra della classifica, vogliono migliorare il piazzamento dell’anno scorso, sono stanchi di sentire parlare di salvezza.

Caro Pioli, se sei stanco di sentire parlar di salvezza ti rivolgi ai tuoi superiori chiedendoli spiegazioni.

State coi piedi per terra pensando a salvarvi, che già sarebbe un miracolo; perché quando sei spanizzo, come si dice a Bologna, è la volta buona che vai giù.

E’ vero che è la prima di campionato e che di fronte c’era il Napoli. L’anno scorso abbiamo fatto una simile figura contro il Chievo.

Piccolo particolare. Dopo quella sfida fu preso Gilardino, giocatore che ha contribuito pesantemente al raggiungimento della salvezza.

Quest’anno non mi sembra ci sia la voglia di acquistare un giocatore così importante.

 

Pagelle

 

Curci 4: respinge in mezzo all’area, cosa che tecnicamente non si dovrebbe mai fare, il tiro di Hamsik in occasione del primo gol. Va giù sempre su Hamsik facendogli realizzare il secondo (anche se non è sua la maggior responsabilità). Inoltre, non si fa trovare affatto reattivo in altre situazioni specialmente quando impiega mezz’ora per bloccare un pallone che gli viene sottratto e messo in rete. Fortunatamente per lui era fuorigioco.

 

Garics 3: sono stanco di vederlo. Posso dirlo? Basta! Già quando arrivò, insieme a Khrin, li bollai come “tristi”, andando controcorrente rispetto all’opinione generale. Credo che dopo la partita di ieri, anche per chi come ultimo rilancio diceva che era un buon difensore, tutto sia molto chiaro.

 

Antonsson e Natali 3,5: metto insieme due giocatori, come mai ho fatto, perché stavolta è proprio il duo che hanno composto il fulcro del discorso. Una coppia piantata, lenta, di marmo; assolutamente disastrosa e per cui inadatta a giocare insieme.

 

Cech 4,5: speriamo non sia il vero Cech, perché se è quello visto ieri c’è da piangere in greco aramaico. Si fa sempre superare in difesa, i controlli della palla sono pessimi. A lui, almeno, do sicuramente più scusanti rispetto agli altri per ovvi motivi, anche se di solito quando una sa giocare, lo dimostra ovunque.

 

Khrin 3: idem per Garics. Dobbiamo ancora vederlo lui qua? Dobbiamo starlo ad aspettare dopo 3 anni che lo facciamo giocare ed è sempre così? Uno dei centrocampisti più scarsi che abbia mai visto. Lento, impreciso, svogliato, poco cattivo. Come botto alla chiusura del mercato vogliamo chiedere all’Inter l’altra metà?

 

Della Rocca 5+: uno dei meno peggio, nel senso che sbaglia poco quando è chiamato in causa, ma comunque non sufficiente.

 

Lazaros 3: irriconoscibile rispetto alle ultime partite dell’anno scorso. Attenzione, io ero uno di quelli che dopo il gol contro la Fiorentina dicevo di stare calmi coi giudizi e infatti lo criticai molto per le successive partite al derby dell’Appennino. Però nelle ultime partite del campionato mi aveva convinto, giocando da vero esterno, puntando l’uomo, andando sul fondo, tirando e crossando. Ieri ha giocato a sinistra e questo sicuramente non lo aiuta, ma non si può affatto giustificare così la sua disastrosa prestazione.

 

Diamanti 4,5: impreciso e frettoloso pure lui e se non c’è lui, non c’è tutta la squadra. A fine gara invoca rinforzi, chissà se per Guaraldi è natale.

 

Konè 5: gli unici due tiri in porta della partita sono i suoi, ma molte altre volte è confusionario come spesso gli capita e impreciso. Attenzione anche per lui a non farsi ingannare dai gol dell’anno scorso.

 

Bianchi 5: ci prova, si sbatte correndo e zompando a destra e sinistra riuscendo anche a mettere giù qualche pallone. Altri che semmai Gilardino (il paragone è d’obbligo) avrebbe protetto, lui non ce la fa. Sul 2-0 poteva restituire il pallone a Moscardelli che sarebbe andato in porta. Comunque praticamente mai servito.

 

 

Moscardelli 6: quantomeno quando entra si vede che ha voglia, corre, si batte per la squadra provando anche qualche colpo. In una partita così, fattori come questi che dovrebbero essere considerati normali per ogni calciatore, non sono da dare per scontato.

 

Crespo 6+: va a ricoprire il ruolo di terzino sinistro, ossia non il suo. Lo fa però egregiamente, tenendo bene la posizione e attaccando discretamente la profondità. A parte il fatto che si poteva far giocare lui al posto dell’appena arrivato Cech, speriamo che Pioli lo proponga al posto del solito irritante Garics.

 

 

Pioli 5: sbaglia molto anche lui, anche se ha come giustificazione i diversi infortuni di diversi titolari. La squadra però è quella lì, quella per la quale speriamo si sia arrabbiato con la presidenza; perché se restasse la medesima quest’anno dovrebbe compiere veramente un miracolo per salvarsi.

 

Voto al Bologna: 4.

 

Come chiosa finale, ma non affatto di poca importanza, volevo menzionare quei ragazzi straordinari che hanno fatto600 chilometriall’andata e 600 al ritorno (con il lunedì lavorativo che incombeva) per seguire la loro squadra del cuore, spendendo soldi, energie e tempo prezioso per venire ripagati così.

Tifosi che di sicuro meritano di più.

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