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Il Resto del Carlino – Il Bologna punta sulla “panchina”

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Il tour de force che accompagnerà la corrente stagione verso la fine renderà fondamentale l’apporto dei giocatori in panchina. Condizione fisica da ritrovare, partite ravvicinate e caldo vanno a braccetto con il concetto di turnover: lo sanno i tifosi, lo sanno i giocatori, lo sanno gli allenatori. Se n’è accorto da tempo anche l’IFAB (International Football Association Board) che, a tal proposito, ha innalzato il numero delle sostituzioni a partita in corso da tre a cinque; un cambiamento significativo, per alleggerire gli effetti dei ritmi forsennati imposti dalle circostanze.

Per quanto riguarda il Bologna, problemi di numero e di alternative non ce ne sono (al netto degli infortuni, ndr). Le risorse sono numerose, specialmente tra centrocampo e attacco; all’atto pratico però, analizzando le prime 26 giornate di campionato, emerge che i felsinei sono tra le squadre che hanno attinto meno minuti dalla propria panchina. Con 1485 minuti complessivi totalizzati dai subentrati, i rossoblù si piazzano al quindicesimo posto di questa speciale classifica, al di sopra soltanto di Sassuolo, Fiorentina, Cagliari, Udinese ed Inter.

Ma c’è un altro dato che deve dare la scossa ai tanti giocatori rimasti parzialmente nell’ombra fino ad ora: il Bologna è una delle squadre che fin qui ha trovato meno gol dalla panchina. Si segnalano soltanto le reti di Skov Olsen nella rimonta di Napoli e di Barrow nel trionfante derby con la Spal; Inter e la stessa Spal le uniche ad aver fatto peggio, in una graduatoria che vede quella macchina da gol dell’Atalanta al primo posto con ben 14 centri.

Insomma, per andare a mille bisogna che vadano a mille anche le riserve. Sarà compito di quest’ultime farsi carico di maggiori responsabilità durante queste ultime 12 partite. Ma Sinisa lo sa bene e ci sta già lavorando.

Fonte: Massimo Vitali – Il Resto del Carlino

 

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