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Il Resto del Carlino – Mattia Bani: dopo tanta gavetta è arrivato il suo momento

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Quando si pronuncia la parola gavetta non si può pensare alla tenacia di questo ragazzo, che dall’Audax Rufina, la squadra del suo paese, ha scalato le vette del calcio. A sedici anni Mattia giocava in serie D nella Fortis Juventus. Il primo salto lo ha fatto solo due anni dopo, quando il Genoa lo ha comprato. Da fiorentino, l’ha viola lo ha solo sfiorata, facendo un provino in cui l’allora diesse Corvino lo scartò. Da lì è tornato a farsi le ossa in D, alla Reggiana, quando in panchina militava l’ex bolognese Zauli. Seguirono tre stagioni in Serie B con la Pro Vercelli, poi il grande salto al Chievo e il sogno della A che si avvera. Domani a Cagliari Mattia riabbraccerà Rolando Maran, l’ex pilota del Chievo il 15 gennaio 2018 lo fece esordire nella massima serie.

 

Umile, mai una parola di troppo e sempre con i piedi per terra. Il manifesto del Bani-pensiero è un concentrato di sane ambizioni. A furia di migliorare e andare avanti si può perfino panchinare il titolare designato del ruolo: Stefano Denswill resta a guardare da tre partite. Ci sarà spazio per entrambi. 

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