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In & Out – Barrow: In, ma è l’ultima chance

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crediti immagine: Damiano Fiorentini - 1000 Cuori Rossoblu


Manca poco ormai alla fine di questa infinita ed estenuante sessione di calciomercato estivo. L’analisi di In & Out continua e oggi parliamo di uno di quei giocatori più controversi e discussi della rosa del Bologna, Musa Barrow.

Il giocatore nazionale gambiano sbarca sotto le Due Torri dopo la vittoria per 2-1 del Bologna in casa contro l’Atalanta (Mihajlović e Sabatini ammetteranno di essersi convinti delle potenzialità del giocatore a seguito di quella partita) con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Esordisce con la maglia rossoblù nel pareggio interno contro il Verona e sigla il suo primo gol nella trasferta vittoriosa contro la Spal. Ma è nella partita contro la Roma che i tifosi rossoblù si innamorano di lui grazie ad una doppietta che permette alla squadra di Mihajlović di sbancare l’Olimpico per 3-2. Nonostante lo stop obbligato a causa del Covid-19, Barrow continua a segnare a raffica e mette a segno quattro reti in quattro partite consecutive tra Sampdoria, Cagliari, Inter e Sassuolo. Va a segno nuovamente nel pareggio contro il Napoli e mette la firma nella sudata vittoria contro il Lecce. La prima metà di stagione è, quindi, estremamente positiva per il giovane talento ex Atalanta. La seconda stagione non rispetta pienamente le attese nonostante comunque gli 8 gol e i 10 assist tra campionato e Coppa Italia, con Barrow che viene spesso criticato per la poca grinta e la poca adattabilità all’interno del pacchetto offensivo nel ruolo di prima punta. La passata stagione è stata altrettanto discontinua, con diversi alti e bassi del giocatore gambiano, che ha collezionato 6 gol e 7 assist in 35 partite (compresa la Coppa Italia). Il cambio di modulo non lo ha di certo aiutato, complice anche una forma fisica non sempre ottimale e una grinta e determinazione troppo spesso deficitarie. L’esperienza in più che positiva in Coppa d’Africa (2 gol e 2 assist) si pensava potesse ridare nuova linfa al numero 99 rossoblù, ma Barrow sigla un solo gol nel girone di ritorno, all’ultima giornata contro il Genoa già retrocesso in serie B. All’alba della nuova stagione, Barrow non è sicuro al 100% di rimanere a Bologna, così come il Bologna non lo ritiene affatto incedibile. Con il cambio di modulo (Mihajlović sembra sempre più propenso a mantenere il 3-4-1-2) e il conseguente minutaggio sempre più scarso vista la folta concorrenza in avanti, il gambiano potrebbe anche decidere di cambiare aria.

Le qualità tecniche sono evidenti, il talento anche. Manca però una componente fondamentale che, con il passare delle partite, è sempre stata più deficitaria: la motivazione. Il carattere schivo prende spesso il sopravvento sul giocatore che, in campo, non riesce sempre ad esprimersi come vorrebbe rimanendo prigioniero della sua stessa timidezza. E A Casteldebole Sartori e Di Vaio dovranno valutare attentamente il da farsi, consci dell’investimento fatto sul giocatore (circa 19 milioni di euro per il riscatto) e delle diverse squadre che puntano il calciatore per rinforzare l’attacco (una fra tutte il Torino che vorrebbe inserire Izzo nell’affare). Si ha la sensazione che l’avventura di Barrow con il Bologna, qualora i rossoblù decidessero di non cedere il giocatore, possa continuare solo a patto che l’ex Atalanta torni ai livelli del passato, e che, in caso contrario, le strade si possano separare anche in considerazione della scadenza del contratto nel giugno del 2024. 

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