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Inside the club – Stoccarda: l’epopea dei biancorossi
VfB Stuttgart, storia di tradizioni e passione: dalla nascita ad oggi, tra stelle del passato, tifoseria, mascotte e l’ascesa in Bundesliga. Ecco chi affronterà il Bologna!
Una storia calcistica affascinante che ebbe origine all’interno dell’hotel Concordia di Cannstatt, città nel distretto di Stoccarda. Era il 9 settembre 1893 quando veniva fondato il Stuttgart FV 93, poi incorporato con il Kronen-Club Cannstatt il 2 aprile 1912 e rinominato Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893. Conosciamo meglio la storia del club che sabato 9 alle ore 17:00 affronterà il Bologna.
La nascita dello Stoccarda
Nata dalla fusione di due società, il VfB Stuttgart muove i suoi primi passi grazie a studenti provenienti dalle classi medie che hanno appreso il calcio e il rugby grazie ad alcuni espatriati inglesi. Originariamente, lo Stoccarda giocava con maglia bianca e pantaloncini neri, prima di adottare i colori ufficiali: il bianco e il rosso, con la caratteristica fascia orizzontale che ancora oggi fa da protagonista nelle uniformi. Per questo motivo, i giocatori della squadra vengono chiamati Die Roten, i rossi, in opposizione ai rivali locali dello Stuttgarten Kickers, i blu.
A completare i caratteristici colori, il simbolo dello Stoccarda che raffigura uno scudo d’oro con tre corna nere, completato con l’iconico lettering “VfB” creato da Hermann Stammler. Il calciatore amava collezionare opere d’arte e decise di trasformare le lettere del club in un ornamento del tutto caratteristico.
Lo stemma del VfB Stuttgart (© 1000Cuorirossoblù)
Lo Stoccarda ha anche una mascotte ufficiale: il coccodrillo Fritzle, apparso per la prima volta in una foto di squadra nella stagione 1992/93. Il suo nome venne scelto il 6 giugno 1993 tramite un voto telefonico sullo show televisivo Sport im Dritten e da allora è una presenza irrinunciabile durante le partite.
Il coccodrillo Fritzle, mascotte ufficiale dello Stoccarda (© VfB Stuttgart)
Lo stadio: MHPArena
Inaugurato nel 1933 con il nome di Stuttgarter Kampfbahn, la MHPArena è lo stadio in cui lo Stoccarda gioca le partite casalinghe. Nel corso degli anni ha cambiato diverse volte la sua denominazione: nel 1949 venne chiamato Neckarstadion dal nome del fiume Neckar, che scorre accanto alla struttura, poi nel 2008 prese il nome di Mercedes-Benz Arena. Solo il 1° luglio 2023 è diventato MHPArena, complesso ristrutturato all’inglese, senza pista d’atletica e totalmente coperto, capace di ospitare 60.000 tifosi.
La MHPArena, stadio dello Stoccarda (© VfB Stuttgart)
Lo stadio dello Stoccarda ha ospitato diversi incontri simbolici, come alcune partite del campionato del mondo del 2006, ma anche i campionati europei e mondiali di atletica leggera negli anni 80′ e 90′ (prima che venisse eliminata la pista). Curioso osservare come lo stesso stadio ospitò anche le partite di baseball dei soldati americani durante la Seconda Guerra Mondiale e la prima partita della Nazionale tedesca dopo il crollo del Muro di Berlino, nonché la prima partita della Germania unita.
I giocatori del VfB Stuttgart si allenano presso il NeckarPark, la più grande area eventi di Stoccarda. Essa ospita un’impressionante varietà di sport, cultura e turismo su un totale di 55 ettari. Sono presenti: il centro di allenamento del club, la MHPArena, la Porsche Arena, il museo della Mercedes-Benz e altro ancora.

NeckarPark, area in cui sono situati la MHPArena e il centro d’allenamento dello Stoccarda (© Stuttgart.de)
La tifoseria: Die Schwaben
I tifosi dello Stoccarda sono noti come Die Schwaben proprio da Schwaben, regione dello Swabia in cui è situata la città di Stoccarda. L’iconica curva dei tifosi è la Cannstatter Kurve, rifugio dei più ferventi, in cui spesso prendono vita coreografie mozzafiato. Ogni partita casalinga dello Stoccarda è preceduta dal raduno dei tifosi nei pub e nelle piazze, poi un corteo che si dirige verso lo stadio tra cori e fumogeni.
L’ultima straordinaria coreografia realizzata dai tifosi dello Stoccarda risale alla finale per la Coppa di Germania all’Olympiastadion di Berlino. “Des glaubsch au koim, mit’m Pokal wiedr hoim” che tradotto significa “Credo che torneremo a casa con il trofeo” recitava lo striscione presente in curva, colorata da bandiere.
La coreografia dello Stoccarda durante la finale della Coppa di Germania (© VfB Stuttgart)
La società e l’allenatore: l’epopea di Sebastian Hoeneß
Il presidente del VfB Stuttgart è Dietmar Allgaier dal 1° agosto 2024, mentre l’amministratore delegato della società è Alexander Wehrle. Il direttore sportivo è Fabian Wohlgemuth, mentre l’allenatore è Sebastian Hoeneß dal 2023 e ha un contratto valido fino al 2027. Il mister è più che un semplice figlio d’arte: Sebastian è il figlio del centravanti Dieter Hoeneß, che dal 1979 al 1987 ha guidato il Bayern Monaco a suon di gol.
La storia d’amore di Sebastian Hoeneß con lo Stoccarda nasce in modo rocambolesco. La squadra era sempre più vicina alla retrocessione, quando il 3 aprile 2023 arriva un nuovo allenatore. Da quel momento in poi, i biancorossi perdono una sola partita e lo spareggio contro l’Amburgo sa di pura formalità. Lo Stoccarda è salvo, ma l’ascesa è solo all’inizio. La stagione successiva i biancorossi scalano la classifica di Bundesliga, vittoria dopo vittoria, conquistano il 2° posto in campionato dietro solo al Bayern Monaco, 21 anni dopo l’ultima volta, conquistando la storica Champions League. La scorsa e ultima stagione lo Stoccarda ha chiuso in 9° posizione, ma tenendo tra le mani la Coppa di Germania per la quarta volta nella storia del club e qualificandosi così per l’Europa League. Un epopea curiosa, molto simile, a tratti uguale, a quella vissuta dal Bologna.
Lo Stoccarda alza la Coppa di Germania (DFB-Pokal) nel 2025 (© VfB Stuttgart)
La carriera di Sebastian Hoeneß ha visto anche un’altra maglia bianca e rossa: quella del Bayern Monaco. Dal 2017 al 2019 ha allenato le giovanili, mentre nella stagione 2019/20 ha guidato il Bayern Monaco II, squadra riserve del club. Prima di arrivare a Stoccarda ha allenato anche l’Hoffenheim, conquistando il 9° posto in Bundesliga.
Stelle del passato: i grandi volti passati da Stoccarda
Il primo degli indimenticabili è Robert Schlienz, centrocampista che perse il braccio sinistro in un incidente automobilistico, ma che continuò a giocare. Con i biancorossi conquistò il titolo nazionale nel 1950 e 1952 della Oberliga Süd, una delle allora cinque massime divisioni del campionato tedesco.
Tra i nomi più recenti troviamo Fredi Bobic. Approdato allo Stoccarda nel 1994, è stato uno dei principali protagonisti degli anni d’oro del club e parte del magico trio con Giovane Elber e Krasimir Balakov. Nella stagione 1994/95 segna un gol in ognuna delle prime cinque giornate di campionato, stabilendo il primato di partite consecutive con reti segnate per un esordiente in Bundesliga. Con i colori biancorossi vince una Coppa di Germania nel 1996/97.
Terzo e ultimo, ma non per importanza, Mario Gómez García. Emerso dal vivaio del VfB Stuttgart, l’attaccante classe 85′ fu decisivo nella vittoria della Bundesliga nella stagione 2006/07, anno in cui è stato anche nominato calciatore tedesco dell’anno.
Palmarès del VfB Stuttgart
Lo Stoccarda ha vinto 2 volte la Coppa Intertoto UEFA (2000, 2002), 4 Coppe di Germania (1954, 1958, 1997, 2025), 1 Supercoppa di Germania (1992) e 5 volte il titolo in Bundesliga (1950, 1952, 1984, 1992, 2007).
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