Bologna FC
Rowe, la scommessa che deve guadagnarsi Bologna
Un investimento record, una nuova sfida e un sogno chiamato Serie A: Rowe si prepara a scrivere il suo nuovo capitolo a Bologna.
Da Londra a Bologna, passando per Norwich e Marsiglia: la parabola di Jonathan Rowe sembra il viaggio di un giovane calciatore che non si accontenta mai. Un anno fa il New York Times lo aveva raccontato come il ragazzo capace di trasformarsi da promessa dimenticata in eroe sotto il cielo francese. Poi però la scintilla con il Marsiglia si è spenta troppo presto. Oggi la sua storia ricomincia in Emilia, con addosso la maglia rossoblù e il desiderio di lasciare finalmente un’impronta stabile.
Rowe e i test di Italiano

Jonathan Rowe, nel riscaldamento di Bologna-Como (Bologna FC 1909)
A Casteldebole lo osservano attentamente perché Vincenzo Italiano non è un allenatore che concede favori: chi vuole spazio deve guadagnarselo con sudore e disciplina. Rowe ha davanti a sé poco più di una settimana per convincerlo a concedergli almeno un debutto contro il Milan, magari entrando a partita in corso in uno scenario affascinante come San Siro.
Un investimento record e un obiettivo chiaro
Acquistato per quasi 20 milioni, cifra record per il Bologna, l’esterno inglese porta sulle spalle un’etichetta: quella del sostituto di Ndoye. Ma la sua ambizione va ben oltre. Non si limita a riempire un vuoto, vuole diventare un protagonista, un punto fermo sulla corsia sinistra e contribuire a rendere il progetto rossoblù ancora più competitivo: «Sono un uomo a cui piacciono le sfide».
Il nuovo inizio di Rowe a Bologna
La Bottega dei Talenti – Jonathan Rowe (© 1000Cuorirossoblù)
La sua identità calcistica è fatta di velocità, energia, imprevedibilità. Qualità che aveva iniziato a coltivare con De Zerbi al Marsiglia, dove aveva imparato soprattutto l’importanza della mentalità: restare lucidi nelle vittorie come nelle difficoltà. Una lezione non sempre seguita alla lettera, visto che in Francia non sono mancati momenti burrascosi, come il discusso scontro fisico con Rabiot, oggi centrocampista del Milan e suo futuro avversario.
Nato a Londra da genitori giamaicani, cresciuto nelle giovanili del Norwich, Rowe porta con sé una determinazione che lo accompagna sin dall’infanzia. «Lì sono diventato uomo – racconta – e sarò sempre riconoscente a chi mi ha dato fiducia». Oggi quella stessa convinzione la porta a Bologna, città che spera possa diventare la cornice della sua consacrazione.
Sfrontato quanto basta, sicuro delle proprie scelte, Rowe non teme la pressione.
Fonte: Giorgio, Burreddu, La Gazzetta del Sport
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