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L’altro spogliatoio: Italiano cambia uomini, ma non la tattica del suo Spezia

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Appuntamento alle 17.30 su RaiPlay, continua l’avventura in Coppa Italia del Bologna di Mihajlovic. Di fronte una delle sorprese della Serie A 20/21, lo Spezia guidato da Vincenzo Italiano. I rossoblù sembrano voler puntare forte sulla Coppa Italia, mentre lo Spezia sembra meno intenzionato a usare le proprie energie nella competizione nazionale.

Non vedremo dunque lo Spezia di queste prime 8 giornate, o perlomeno non lo vedremo nei suoi elementi cardine, visto che sui 36 giocatori della rosa, il tecnico bianconero ha già fatto ricorso a oltre 30 di questi elementi. Per questo potrà anche spaziare nel turnover; non vedremo dunque protagonisti di questo primo scorcio di stagione come Pobega, Nzola, Farias e anche Galabinov, fermo ai box per un problema fisico.

COME GIOCA LO SPEZIA? – Al netto del massiccio, anzi quasi totale turnover, il canovaccio della formazione ligure dovrebbe essere il medesimo. Italiano schiera il suo Spezia con un 4-3-3 piuttosto classico, col quale non rinuncia a giocare. Infatti, lo Spezia è piuttosto abile nel gestire il possesso del pallone e spostare velocemente il fronte del gioco da un lato all’altro, sfruttando le sue ali a piacimento. Il reparto ali infatti è piuttosto folto e tutti hanno caratteristiche molto simili: dribbling, capacità di andare al tiro e altruismo. Non è un caso quindi che molti dei gol dello Spezia nascano dalle invenzioni dei suoi laterali offensivi.
Tuttavia, non sempre vengono finalizzate dal centravanti. Galabinov e Nzola hanno sicuramente dimostrato di essere anche prolifici all’occorrenza, ma anche gli inserimenti di centrocampisti come Pobega
, Maggiore e Bartolomei, hanno portato diversi grattacapi alle retroguardie avversarie: chiedete alla Juventus!
Di questi difficilmente vedremo qualcuno. In avanti ci sarà l’occasione di vedere Roberto Piccoli, talento della primavera dell’Atalanta, bravo a finalizzare, ma anche a fare a sportellate per tenere alta la squadra, insomma la perfetta alternativa ai due centravanti sopraccitati. Sulle ali invece riposo per Farias, al suo posto agirà l’ex Fiorentina Agudelo. Mentre dall’altra parte potrebbe essere confermo Agudelo, anche se la possibilità di dare minuti a Mastinu, di rientro da un infortunio, potrebbe spingere il turnover pesante.

CENTROCAMPO E DIFESA – A centrocampo il turnover dovrebbe essere integrale. Rispetto a Ricci, Pobega, Maggiore e Bartolomei, che si sono scambiati i posti recentemente, possibile l’impiego di Deiola, e Agoumé, mentre tra il ballottaggio potrebbe essere tra Mora e Acampora. Caratteristiche immutate però, perché Deiola ha le abilità per inserirsi in area di rigore e finalizzare, mentre Agoumé può gestire i ritmi della squadra come ben fatto finora da Ricci.
Anche in difesa tante alternative, ma un unico modo di giocare. Difesa aggressiva a mettere pressione all’attacco avversario, finanche a giocare molto sul fuorigioco. Modi di interpretare il gioco che tuttavia non impediscono allo Spezia di soffrire quando necessario. Da ottima neopromossa, la squadra di Italiano, su input del suo tecnico, alza e abbassa il baricentro a seconda delle situazioni e tutti i difensori sembrano recepire tranquillamente i cambi repentini di atteggiamento. Dietro, dunque, se anche non ci sarà capitan Claudio Terzi, vecchia conoscenza rossoblù, o Martin Erlic, nel mirino del Bologna da gennaio dello scorso anno, ci saranno più probabilmente l’ex Samp Chabot, insieme a Marchizza (anche lui accostato in passato al Bologna), Ismajli e Mattiello, tutti perfettamente a conoscenza del sistema bianconero, grazie al diffuso utilizzo di tutti gli elementi della rosa fatto da Italiano.

Insomma, pur non vedendo un 11 titolare, lo Spezia di questo pomeriggio sarà già una versione sperimentale di ciò che il Bologna si vedrà davanti il prossimo 16 dicembre in campionato.

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