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L’altro spogliatoio: la Roma di Paulo Fonseca

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fonte immagine: Twitter ufficiale AS Roma


La Serie A arriva nel suo momento più caldo a ridosso della sosta natalizia. Dopo la fase a gironi delle Coppe Europee, ora il campionato subirà un’accelerata che porterà le 20 squadre a giocare 4 partite, compresa quella di oggi, nel giro di due settimane. Per il Bologna il primo ostacolo è la Roma di Paulo Fonseca.

RICORDI E MOMENTO – Negli ultimi due anni le sfide tra Bologna e Roma hanno regalato alcune gioie ai rossoblù. Il Bologna ha avuto la meglio sui giallorossi per due volte nelle ultime due stagioni, una volta in casa sotto la guida di Pippo Inzaghi e un’altra volta all’Olimpico, lo scorso anno.
Il momento delle due squadre, invece, non è molto diverso. Il Bologna ha perso contro l’Inter appena una settimana, mentre la Roma ha trovato solo un deludente 0-0 contro il Sassuolo. La prestazione però non è mancata, diversamente dalla pesante sconfitta di Napoli.

COME GIOCA LA ROMA? – I giallorossi di Fonseca, nonostante gli ultimi risultati negativi, sono tra le squadre che hanno mostrato una miglior qualità di gioco. Orfani di Smalling da diverso tempo, i capitolini si sono contraddistinti per aver trovato la quadra con un modulo sperimentato solo qualche volta nella stagione scorsa. Il 3-4-3 preparato da Fonseca ha fatto della Roma una compagine solida e molto pericolosa davanti. Il problema dei giallorossi sarà domani l’assenza di un uomo fondamentale come Pedro, essenziale finora per i meccanismi offensivi.

NON POSSESSO – La Roma con la difesa a 3 cerca perlopiù di anticipare, gli attaccanti avversari, tuttavia non sempre questa situazione ha buon esito, così i 3 centrali della Roma si abbassano e coprono creando densità nella parte centrale del campo e nell’area di rigore. In non possesso la difesa della Roma diventa a 5, mentre a centrocampo i due mediani vengono supportati dalle due ali offensive. In non possesso, dunque, si difendono con tanti uomini e due linee strette, una da 5 e una da 4. In questo meccanismo, il centravanti, che oggi dovrebbe essere Dzeko, nella fase di non possesso è più passivo del resto della squadra.

IN POSSESSO – In realtà la Roma di Fonseca è una squadra proattiva. I giallorossi preferiscono infatti avere spesso il controllo del gioco. Il portoghese grazie al nuovo sistema di gioco ha messo a punto un ottimo sistema di possesso palla in difesa. I tre centrali hanno acquisito in questi mesi una buona capacità di palleggio, aiutati spesso dalla presenza di un mediano adattato come Cristante, e dall’utilizzo del movimento della salida lavolpiana, nel quale uno dei due mediani si abbassa per favorire l’uscita del pallone dalla difesa.
In avanti, la fase offensiva dipende molto dai movimenti del centravanti, è l’attaccante di riferimento a muoversi per creare gli spazi alle due ali per inserirsi centralmente. Mkhitaryan è l’uomo più pericoloso in questo frangente, l’armeno si inserisce sempre efficacemente e in questo avvio di stagione ha trovato continuità sia in fase realizzativa, che in fase di rifinitura. L’altro esterno, Pedro, oggi assente solitamente preferisce ricevere palla sulla trequarti e cercare la conclusione. Oggi però sarà il turno di Carles Perez, che sostituirà il connazionale. Il giovane ex Barcellona ha caratteristiche simile al compagno più esperto, tuttavia non ha le stesse conoscenza tattiche e l’esperienza.
Il Bologna dovrà fare attenzione sulle corsie esterne, i movimenti ad accentrarsi delle due ali, favoriscono le sovrapposizioni degli esterni di centrocampo. In particolare, Spinazzola, riportato a fare l’esterno a tutta fascia, sembra essere tornato l’esterno guizzante e pericoloso dei tempi di Bergamo.

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