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Bologna FC

La Bellissima stagione del Bologna F.C. 1909 Femminile

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L’ingresso della prima squadra femminile nel Bologna F.C. 1909 S.p.A. era stato segnato da una stagione meravigliosa, che aveva portato una rosa giovanissima (l’età media attorno ai 20 anni) e inesperta a un passo dalla promozione in Serie B, un obiettivo insperato e impensabile a inizio stagione. Obiettivo centrato alla grande pochi anni dopo, cioè nella stagione appena conclusa. Obiettivo mai troppo nascosto dal responsabile Gianni Fruzzetti e in fondo, nemmeno dall’allenatore Simone Bragantini, che hanno lavorato molto bene assieme alle ragazze per ottenere qualcosa che comunque non è mai facile da raggiungere: la vittoria di un campionato.

A una settimana dalla chiusura del Campionato vinto dalle rossoblù, cerchiamo di fare un po’ il punto e inquadrare meglio una stagione strepitosa, il cui perimetro forse non è chiaro a tutti i tifosi.

La vittoria della Serie C 2022/23

In questo 2022/23, la rosa era decisamente competitiva, con giocatrici di alto livello, e i risultati si sono visti. Dopo lo 0-0 di inizio stagione contro il Centro Storico Lebowski, in campionato sono arrivate 25 vittorie consecutive e la matematica promozione a quattro giornate dal termine. La prima sconfitta nel Girone B della Serie C è maturata a Venezia, la settimana dopo aver conquistato il primato e la promozione alla Serie B in modo matematico. Alla penultima giornata è arrivato il secondo pareggio stagionale, che ha così fissato a 27 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta il ruolino del Bologna F.C. 1909 in questa stagione davvero strepitosa.

Potrebbe sembrare una passeggiata, vista così, ma non lo è stata. Non lo è stata perché il Meran Women ha lottato fino a quando ha potuto, non riuscendo però a tenere l’incredibile ritmo delle rossoblù e chiudendo secondo con 4 pareggi e 4 sconfitte, un ruolino comunque niente male. Ma allo stesso tempo, anche il Lumezzane (terzo) e Vicenza e Venezia (quarta e quinta) avevano una rosa interessante, capace di competere a buoni livelli.

Non solo. In effetti, gli addetti ai lavori parlavano di una squadra fuori dal podio del Girone B, come ricordato anche dal coordinatore Fruzzetti una volta chiusa la corsa alla vetta, perché eccezion fatta di giocatrici come Gelmetti, Colombo, De Biase o Arcamone, si riteneva che la rosa avesse troppa poca esperienza della categoria per puntare alla vetta. Anche per via delle rivali. Il Venezia, ad esempio, ha investito molto di più tenendo conto delle tante ragazze in convitto, il Vicenza arrivava da un buon secondo posto della stagione precedente. Il Lumezzane, oltre all’allenatrice, era stata costruita con una quindicina di ex Cortefranca, il cui titolo di Serie B, l’estate scorsa, è stato venduto al Genoa. E il Meran Woman, laureatosi seconda forza del campionato, è nato solo a inizio stagione ma raggruppando tante protagoniste che già avevano vissuto palcoscenici importanti.

Quattro squadre che ai nastri di partenza, erano viste un gradino sopra quella rossoblù. Ecco quindi che il Bologna, con alle spalle una salvezza arrivata all’ultima giornata e uno sfoltimento della rosa non indifferente, con ben nove innesti nel mercato estivo che ha portato una chiara difficoltà di amalgama è riuscito in quella che è una vera impresa sportiva.

Miglior attacco e miglior difesa

Ma le imprese si compiono quando tutto fila nel verso giusto, oltre che quando si ha una squadra altamente competitiva, e così con un’età media comunque non elevata di 21.2 anni, con un misto di giovani molto interessanti e alcune giocatrici più esperte come Martina Gelmetti, il Bologna ha letteralmente dominato il campionato.

È abbastanza impressionante, oltre al numero delle vittorie già citato, anche il dato sulle reti: 114 segnate e 26 subite. Il miglior attacco e la miglior difesa del Girone B, con Meran e Lumezzane arrivate solo rispettivamente a 104 e 103 gol realizzati e il Vicenza arrivato a 28 concessi. Ma non basta, perché il Bologna è stato il miglior attacco di tutta la Serie C a livello italiano e, sebbene non sia stata anche la miglior difesa in assoluto, è la formazione che ha avuto la miglior differenza reti (88) di tutta la Serie C femminile. Per una sola realizzazione non è stato eguagliato il record dell’Apulia Trani, stabilito un anno fa con 115 reti.

Le protagoniste sono state quindi soprattutto, ma chiaramente non solo, le attaccanti. E non sarebbe stato possibile altrimenti, con Martina Gelmetti capace di segnare 39 reti tra campionato e Coppa Italia, seguita da capitan Marylin Antolini (20 reti) e con il supporto di Valentina Colombo (13 reti), che sebbene abbia segnato meno del previsto ha svolto un lavoro eccellente, così come Zala Kustrin, che arrivata a stagione in corso ha sfiorato la doppia cifra segnando 9 reti, mantenendo per altro una media realizzativa impressionante: un gol ogni 82 minuti giocati. E purtroppo Zala è stata martoriata da una serie di infortuni, altrimenti si sarebbe forse potuto battere il record dell’Apulia Trani.

Nota negativa? La Coppa Italia

Se proprio si deve trovare una nota negativa, bisogna parlare della Coppa Italia, iniziata con una sconfitta contro il Riccione poi battuto nella gara di ritorno, continuata con una vittoria contro la Jesina e finita con la sconfitta contro Venezia nei Quarti di Finale. Due sconfitte in quattro gare disputate, per il Bologna di questa stagione sono effettivamente qualcosa di fuori dal normale, ma come detto società, staff tecnico e giocatrici erano concentrati al massimo per conquistare la Serie B, e così è finita che la Coppa Italia è stata sacrificata sull’altare delle priorità, tenendo conto anche di un momento in cui vi erano varie atlete non al 100% della forma, se non addirittura infortunate.

Ora, dopo il meritato giro d’onore al Renato Dall’Ara prima di Bologna-Napoli, le rossoblù ricaricheranno le pile per la prossima stagione, in cui saranno attese da una nuova sfida. E viene difficile pensare che a questo punto la società si accontenti solamente di combattere per la salvezza nella prossima Serie B 2023/2024. Ma intanto il Bologna Femminile è a un solo gradino di distanza dal professionismo.

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